28/08/18

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bloccata tra il regno dei morti e dei vivi
ho sospesi con i morti
e difficoltà con i vivi

bloccata tra due paesi
in bilico tra due slang
se rimango qui
perderò l’ottobrata monticiana
e gli ultimi anni dei saggi
se torno alla città dei nasoni
alla vita mia che mai gli racconto più?
la mia vita
la vita mia
ma in parole povere?
ricordo quando ancora dicevo
- la mia vita
quando ancora dormivo mangiavo parlavo cantavo uscivo ragionavo discutevo
ma in apnea e sott’acqua
ho provato a prendere una boccata d’aria
lontano
e
l’amore
inopportuno
mi è venuto a scovare
per sedurmi sfacciato
per menarmi i suoi pugni in testa
urlarmi contro la faccia
ghiacciarmi i piedi
lasciarmi scalza e infreddolita
incazzata
sul ciglio di una strada di montagna e a picco sull’oceano
l’oceano
appunto
no il meditterraneo
l’oceano e la sua immensità
tremavo dinnanzi alla natura
grande immensa spietata
cos’era … lo spleen?
non ricordo
non ricordo
non ricordo
nulla
tutti i libri
gli studi
tutto quel che mi hanno insegnato
la scuola
poi il liceo
poi l’università
bruciato
polverizzato
sono come un binario lasciato a metà tra due paesi
i lavori interrotti
il ferro ormai arrugginito
i treni corrono veloci sui binari nuovi e fiammanti
qui solo erbaccie e zanzare
e a volte un vociare di una cornacchia

bloccata tra due città
amori affetti paure segreti ricordi morti
-roma londra
-londra roma
e quando si morirà allora lì si
saranno cazzi

nessuno è felice
accanto a me
nemmeno io sono felice
accanto a me

non ho fatto felice la luna
non faccio felice il sole
che siano le stelle avverse
o soltanto stupide parole
?



(london 28.8.18)

09/08/18

ritiro del silenzio: giorno 1





non si parla
ma si può scrivere

al momento mi secca molto essere atea

arrivo all’abbazia di Quarr (figlio di Knorr e fratello di Marrs… ecc..) con i seguenti:

1 bus da caledonian road
1 bus da holborn
treno da victoria station
traghetto per isola di wight
bus di linea dal pazzo costo di £ 2.50

la targa dai caratteri d’oro verso l’abbazia annuncia vocazioni e conversioni

serena ma con il mio doloretto fisso alla spalla sinistra
mi accingo a percorrere il mio nuovo sentiero

alla fine del sentiero ecco l’enorme abbazia del 1100
c’è un bel sole
alberi e piante dappertutto
entro timorosa e in punta di piedi dalla porticina che conduce alla chiesa
vuota
il silenzio e il fresco mi avvolgono
mollo il trolley di macigno che mi trascino dietro
per non rovinare la magia
e mi siedo
forse dovrei pregare

dal nulla appare un monaco alto e magro
si inchina
muove le labbra
dice una preghiera (credo)
torna indietro e io (che non conosco ancora le regole)
mi avvicino timidamente
-cerco Father Nicholas
please

sparisce come una lucertola nella crepa del muro
torna e annuncia che father Nicholas mi accoglierà dopo il quinto canto della giornata

di lì a poco compaiono i 9 monaci che abitano l’abazzia
si dispongono in due file
una di fronte all’altra
e attaccano i canti gregoriani

io cerco di seguire da un grosso libro rosso
ma aimè il gregoriano è ancora tabù per me

dopo il canto escono uno dopo l’altro da una porticina e in silenzio
la porticina dopo poco si riapre e appare Father Nicholas
sulla 70ina o forse poco più
ha una faccia simpatica e anche familiare
si mette a sistemare i libri per il canto delle 5
aprendoli alla pagina corrispondente al Vespers
così che noi ospiti possiamo seguire

mi fa poi cenno di seguirlo
fa l’elegante gesto di portare la mia valigia
provo ad insistere che è molto pesante e che non voglio che si stanchi ma lui è determinato:
rimane infatti bloccato sul manico non riuscendo ad alzarla nemmeno
mi fa:
spesso le persone dicono per educazione che la valigia è pesante
ma nel tuo caso
è vero

gliela tolgo velocemente di mano accennando un sorriso di vergogna
mi vergogno di essere così poco benedettina e poco monacale (ma maniacale)
da averla riempita di cose effimere e che non servono a nulla tipo

scarpe
magliette
un push up
libri
idratanti e scrub
gallette di riso
pinzette per le sopracciglia

mi mostra l’unica sala dell’abbazia dove è ammesso parlare
-chatting room-
e mi fa accomodare per un colloquio
sono io invece a fare domande a lui

-quando ha avuto la vocazione?
-le è consentito lasciare l’abbazia?
-è lei a dettare le regole?
-posso prenotare una session spirituale individuale?
-are you happy?
e last but not least

-c’è il wi fi?

F. N. è molto simpatico e si vede che ha fatto di voto di silenzio
perchè non se la finisce di chiacchierare
ha studiato a londra (che detesta) al king’s college
poi si è innamorato dell’isola e di questo posto e ha fatto “domanda”..
mi racconta un pò di storia del posto
mi chiede se a londra frequento la chiesa italiana
….

sono incuriosita dai libri della biblioteca che sembra parecchio fornita
e vengo a sapere di un curioso episodio capitato di recente
uno degli ospiti avrebbe portato (e lasciato) all’abbazia alcuni novelle pornografiche

Nicholas continua:
lo ha sicuramente fatto per provare a scioccarci
ma non c’è nulla al mondo che possa scioccare un monaco!
ne abbiamo sicuramente già sentite di tutti i colori (nel confessionale)

mi fa strada trascinandosi dietro il mio trolley di marmo verso la mia “cella”
naturalmente è il numero ONE
è deliziosa e essenziale tutto in legno con una foto di cristo sul caminetto
un crocefisso sul comodino e un bagno gigante doppio di casa mia a londra
sull’ampia scrivania c’è il programma della giornata
7 preghiere al giorno
la prima alle 5.30 del mattino
ma lui è esonerato da quella del mattino perchè soffre di epilessia e prende farmaci molto pesanti
che quindi lo fanno dormire molto

che coincidenza
li prendo anche io

colazione alle 7.30
pranzo all’1
cena alle 19

i monaci consumano i loro pasti frugali in un bellissimo e ampio refettorio
al quale però io non avrò accesso
infatti per me è già apparecchiato in una sala contigua
dove consumerò i miei pasti con l’unica altra ospite femminile dell’abbazia

ci rimango male: non sono ammessa perchè non monaco o perchè non uomo? cioè perchè donna??!!!

Father Nicholas prende tempo
ed io
troppo contenta per lanciarmi in una polemica con un adorabile monaco che vive in povertà e in silenzio

dopo la piacevole passeggiata e chiacchierata all’interno dei giardini dell’abbazia
scopro che hanno un “tea shop and farm shop”
tavoli nel giardino e un bar/cafè che vende prodotti del loro orto e cider dell’abbazia
mi casca l’occhi su delle strane buste trasparenti con piccoli tracioletti marroni
F.N. mi consiglia: non mangiare quelli
sono il mangiare per i maiali: i bambini li comprano per lanciarglieli

ok
ma tutto il resto sembra delizioso e se i pasti al convento sono troppo “humble”
una capatina al tea shop non me la toglie nè cristo nè la madonna
ops

mi mostra orgoglioso l’orto
e i tre alveari di cui si vanta chiarendomi
I’m a beekeper

in mezzo ad alberi secolari mi mostra il pollaio
si tratta di polli che i monaci hanno comprato da allevamenti spietati e a schiera
dove i polli appena compiuti 18 mesi
e dopo esser stati usati e maltrattati per le produzioni industriali
vengono uccisi
il pollaio dei monaci è praticamente una specie di “rehab” per polletti abusati

oltre l’orto dell’abbazia
c’è un altro orto curato da disabili e handicappati
vengono una volta a settimana a lavorare la terra
dato che ‘l’austerity” ha tagliato i fondi per molte attività ricreative

uno spazio immenso lì è dedicato ai maiali
poi c’è un piccola mostra dedicata alla storia dell’abbazia
un orologio gigante segna e spiega le 7 preghiere quotidiane

c’è anche uno spazio espositivo per artisti locali e artigiani
F.N. mi confessa che comprerebbe alcune foto o quel quadro
ma non dispone di soldi
quindi nulla!

mentre torniamo verso il monastero azzardo di nuovo:
-potrebbe darmi la password del wi fi magari?
….
fa una faccia di disapprovazione
e io mi gioco la carta italianissima della madre:
ma la prego… mia madre è molto anziana e preoccupata
non posso lasciarla senza notizie!

farà un’eccezione
ma non senza disapprovazione

la password






il wi fi è acceso dalle 10.45 alle 7.45 di sera
poi basta

alle 5 seguo diligente il canto dei

seguo con interesse le onde delle note
e ripenso che una volta a settimana viene un’insegnante di canto
(di settant’anni)
all’abbazia di Quarr
ad insegnare canto ai monaci
non deve essere molto brava

entro nello scarno e incantevole cimitero accanto all’abbazia:
solo croci in pietra e nomi
la gola mi si stringe
gli occhi si bagnano
ma no: dio non mi avrà
sai che novità








(isola di Wight 6.8.2018)

08/08/18

a.m.a.i.l.p.r.o.s.s.i.m.o.t.u.o.c.o.m.e.t.e.s.t.e.s.s.o.


ritiro del silenzio: giorno 2




sono ridotta all’osso
eppure non mi manca nulla

certo
la cena monacale è stato un affronto
il castigo dopo un capriccio

2/3 foglie di insalata scondite (e non c’è traccia di olio o aceto nell’arco di 10 miglia)
mele tagliate a fettine con una salsa bianca sospetto maionese
una poltiglia tagliata a scaglie che si dà l’aria da formaggio
1 uovo sodo

meno male che ho le mie gallette di riso nascoste in camera

la mattina mi rifaccio però
mi sveglio con una fame mortale
dopo la colazione monacale
scappo dai frugali monaci e trovo rifugio al tea shop di fronte all’abbazia
mi servono una colazione che mi rimette al mondo
cappuccino gigante
scones con crema e marmellata alle fragole
certo
sono meno vicina a dio
ma anche all’omicidio di massa

la giornata scorre tranquilla
ho dormito 10 ore  di seguito dopo il compline

“un’esercitazione quotidiana all’arte di morire”
il dormire come una preparazione alla morte
con sveglia alle 7.25
giusto in tempo per la colazione alle 7.30

i monaci offrono i “divine service”
per ben 7 volte al giorno
io ne riesco a seguire 6
e mi sembra già un miracolo

è fantastico il rigore e la dedizione di questi monaci dai capelli bianchi
7 volte al giorno eseguono canti e inni gregoriani
come rain or come shine
alcuni si cantano seduti
altri in piedi
altri ancora piegando il solo capo

tutti i divine service hanno protagonisti i canti (gregoriani)
su una scrivania nella chiesa sono disposti i libri con la notazione originaria
aperti alla pagina del canto corrispondente
ma
io non riesco a seguire!






dopo un paio d’ore isolata nella mia lettura di cimitero di pianoforti
interagisco con un paio di umani nella chatting room
c’è un personaggio interessante dall’inglese molto “received pronunciation”
father Nicholas ne ha tessuto le lodi descrivendolo come un importante e noto musicista in pensione
e direttore di ensemble in un college di oxford

oso interpellarlo fingendo di non sapere del suo passato
-ma lei riesce a seguire la notazione gregoriana per caso?

il gentilissimo thomas
sparisce nella chiesa e torna con uno dei libroni verdi
mi porta nella chatting room e
letteralmente
mi insegna il canto gregoriano!

la cosa più facile
chiarisce per prima cosa
è immaginare un’altra linea di pentagramma sopra alle altre
e farne così diventare 5 invece che 4
per farl somigliare il pentagramma a quello moderno con cui siamo familiari

ci sono solo due tonalità apparentemente
le indicazioni sul pentagramma sono molto scarne
canta come un angelo e non mi stupisco che sia un importante direttore musicale
ha due fili sottilissimi bianchi che gli entrano nelle orecchie
non capisco cosa siano
nonostante sia giovane
i denti sono quasi completamente mangiati e i restanti sono molto rovinati

il personaggio è notevole
sembra che si sia ritirato dalla scena musicale
e che ora sia passato da anglicano a cattolico
e che sia una specie di predicatore

dopo una mezzora
father Nicholas entra nella chatting room
nel momento in cui il gentile thomas mi sta insegnando il significato di un’indicazione sul pentagramma gregoriano
una lineetta sotto due note che secondo thomas è necessaria come indicazione di dinamica
nicholas non è affatto d’accordo
sembra ci sia una famosa disputa sull’argomento
entrambi sembrano sovraeccitati e pronti a sostenere l’opposta tesi

io sono in brodo di giuggole:
padre nicholas e thomas
stanno portando valide motivazioni a sostegno delle loro opposte visioni sulla minuscola lineetta al di sotto di due quadratini neri segnati su carta nel VIII secolo
li amo

leggo il mio libro per un paio di ore
come prevedibile mi riviene fame
il pranzo è ricco (rispetto alla cena)

deliziosa zuppa cremosa di patate e qualcos’altro che non riesco a mettere a fuoco
una splendida meat pie
patate al forno (e sulle patate che je voi dì)
fagiolini con una verdurina bianca (sospetto pallida zucchina o simil dell’orto)
acqua

blocco padre nicholas nella chatting room
-father: I got an idea
e lui
oh dear…
-ho pensato due cose
dovremmo avere delle sessions in cui impariamo il canto gregoriano in modo da potervi seguire nei canti durante i servizi
non è giusto che le donne siano separate dagli uomini durante i pasti

e lui

non incoraggiamo affatto gli ospiti ad unirsi a noi nei canti
non si tratta di cosa è giusto e cosa non lo è: è la regola

discordo
dico io
ma insisto almeno sul punto 1
lui cede per sfinimento e mi promette che vedrà cosa si può fare

-ah vorrei anche prenotare un incontro individuale spirituale
lui prende l’agenda e mi inserisce
-domani dopo i vespri alle 5.35?
-fatta

cerca di abbandonare la chatting room
ma io non ho ancora finito con lui
-le volevo ricordare come le avevo anticipato via email che io sarei vegetariana
cioè non proprio vegetariana vegetariana.. ma diciamo che preferisco evitare la carne
cioè le verdure mi piacciono moltissimo e anche il pesce non lo disdegno…
-….   va bene la inserirò nel menu vegetariano
-lei è vegetariano?
-non è ammesso: i monaci mangiano quel che gli è presentato in tavola

tra alberi secolari e alberi da frutta dalle diverse varietà di pere e mele
tra piccoli pappagalli e api
suoni di maiali lontani e di polletti abusati
ci sono anche io
che
passeggio
leggo
respiro
osservo
mi commuovo
penso
scrivo
lascio andare le spalle
prego

ogni giorno c’è qualcuno importante della mia vita
qualcuno che è andato via
qualcuno che non ho potuto o saputo salutare
qualcuno a cui chiedo perdono
qualcuno che mi vive tra le dita mentre le muovo sul piano
qualcuno che mi ha salvato con le carezze
qualcuno che mi esplode nel cuore
si
a mio modo
prego






(7.8.2018 isle of wight)

seta di sera



è sera
8
ho cenato già e atteso al compline
mi infilo lentamente nel setoso corpo di mia madre

almeno di mia madre alla mia età
all’età in cui non era ancora mia madre

sono più in carne
il pantaloni fanno fatica a raggiungere la vita
la vita fa fatica a raggiungere me

fanno resistenza sulle coscie
i cosidetti lombi
non voglio forzare nulla
ho il terrore che la delicata seta si apra sotto il gonfiore della mia carne
li tiro su dunque molto piano
trattengo la pancia
il fiato
e voilà ecco che vengono su
la camicia è all’opposto larga e ariosa
scollata con una profonda V sul davanti
pigiama non immaginabile per la vita del monastero
come forse nemmeno per una notte sensuale
come
mia madre
troppo reale per l’esistenza immateriale
troppo elegante per essere di vita reale
troppo bella anche solo per fantasticare

il suo pigiama è di una tonalità che non azzarderei mai:
color crema
sottilissime rigoline verticali fanno strada verso le rifiniture a fine tessuto
questo fine capo fa unica eccezione nel mio guardaroba pieno di stracci

indosso la sua leggiadrìa
la immagino giovane bionda magra
irragiungibile per i più
si sveglia in una casa non ammobiliata del centro
non le piace
ogni volta che chiude gli occhi e ogni volta che li riapre si chiede
avrò un figlio

i guai non le corrugano mai la fronte
la sua è una bellezza sfacciata
quella bellezza che la fa sempre sembrare felice
la bellezza che le donne invidiano
e che gli uomini sono troppo spaventati per meritare

il letto nella mia cella
morbido e caldo
la seta del pigiama di mamma scivola con nonchalance sulle lenzuola
le accarezza
sembra avvertirle
-qui sta per addormentarsi mia figlia




(isola di wight 8.8.18)

07/08/18

ritiro del silenzio: giorno 3




din don don din din din din don
le campane delle 7.15
mi alzo di scatto
con la paura
(giustificata) che mi tolgano la colazione se tardo

alle 7.29 sono già in sala

vorrei andare ad esplorare il porto e dintorni
ryde
sbrigare un paio di commissioni
il tempo è incerto pero
e ho scoperto tramite un ospite che mi pende dalle labbra
(sulla 65ina)
(vado a ruba sulla terza età)
che father nicholas va in paese con taxi per dire messa in un convento di clausura

alle 9.30 mi presento al taxi anche io
sfacciata ma sicura
please please please can you give me a lift to ryde?
il burbero Nic non risponde
imbronciato mi fa cenno di seguirlo
e io continuo
are you happy I’m joining in?
no: I’m NOT happy

amo quell’uomo
amo quel monaco
amo quel monaco di uomo

il convento di suore di clausura è un tipico esempio del
‘daje a ride’
nessuno parla
anche lì
le suore sono separate da un cancello e un muro
così che durante la messa noi non possiamo vederle
sono molto più intonate dei monaci di Quarr
padre nicholas dice la messa
per la seconda volta prendo la comunione
il corpo di cristo

mi fa effetto

chissà io a lui

mentre cerco di seguire il canto gregoriano
provo a scattare dal cellulare (in modalità mute) una foto per il blog
la superiora mi vede (non so come)
arriva come una saetta e mi ordina di spegnerlo immediatamente e metterlo via
le vorrei spiegare che è solo per fare una foto ma mi fulmina
all’uscita provo ancora a giustificarmi ma lapidaria mi fa
se ha fatto foto per favore le cancelli

-of coos sister

faccio un giro sul lungo mare
il vento nei capelli
l’odore del mare
l’inghilterra dall’altra parte
su per la via principale del paese una musica surreale ma familiare mi investe
non riesco a mettere a fuoco da dove arrivi
un mix di soul jazz funk
un violino suonato divinamente e straziante sulle sue note blues
(mai sentito un violino azzardarsi a toccare blue notes)
un ragazzo ad un angolo ad occhi chiusi suona il violino su basi musicali
scarpe da ginnastica rosso fuoco
le basi suonano benissimo
nella custodia del violino ha già raccimolato molte sterline
il ragazzo è veramente fantastico
non ho mai sentito suonare il violino così
c’è un sacco di blues ma anche di nu soul in quel modo di improvvisare
gli butto dentro tutti gli spicci che ho
lui apre gli occhi e sorride
mentre suona il pezzo seguente mi fa
do you want a coffee?

dovrei rifiutare perchè
sono in ritiro del silenzio
è quasi ora del pranzo al convento
mi ricordo di detestare i musicisti

dopo 5 tentativi a vuoto
indovina da dove vengo
poi allunga la mano e si presenta in italiano perfetto
- piacere mi chiamo davide

si china sulla custodia a terra
afferra una manciata di monete
le mette in tasca
mi offre il caffè con i soldi che gli ho appena messo nella custodia

transilvania
studiato violino classico 13 anni
poi comincia a desiderare di più
comincia ad improvvisare
poi a scrivere
poi…
e io penso… si ma quando!!?
il tipo sembra avere 25 anni al massimo
ha una luce negli occhi molto bella
e un talento sfacciato
mi sa che sto provando un sentimento che non mi piace
invidia
ricordo di quando anche io ero così legata alla musica
che tutto il resto era in secondo piano

mi fa domande
molte domande
io sono vaga nelle risposte
-insomma che cos’è che ti ha allontanato dalla musica
-cosa fai all’isola di wight
-come mai il ritiro del silenzio
…..
dice
-you wanna collaborate?
è molto sicuro di sè e va subito al punto di tutto
mi ricorda il fuoco che avevo anche io dentro per la musica
mi manca
mi avvilisco
mi fa
you’re interesting

fosse vero

io più mi conosco
più mi deludo
o mi annoio

ma non lo dico

è ora di tornare da padre nicholas
se no chi lo sente

il pranzo si svolge dopo il servizio delle 13 in chiesa
Sext
e dopo la preghiera rigorosamente in latino di fronte alla tavola apparecchiata
il pasto è sempre una sorpresa
zuppa di patate e forse ortica
un involtino gigante fatto di un buon riso speziato avvolto in una specie di cavolo viola (?)
fagiolini onnipresenti
deliziose patate dolci al forno

tutte le verdure hanno un sapore genuino di terra e verdure
vengono dall’orto dei monaci
apparentemente i condimenti sono contrari all’ordine monastico
finora mi sono accontentata del solo sale
prodotto rinomato dell’isola di wight
unico condimento consentito
ma oggi di nascosto padre Nic mi ha portato l’olio d’oliva in un bricchetto dopo la mia richiesta furtiva
alla vista dell’olio mi veniva da piangere
sottovoce:
-father: you’re the best


faccio una passeggiata attraverso un viale segreto che parte dalla cappella della meditazione
c’è una sbarra che dice
-privato-
da brava italiana
la ignoro
in fondo al viale arrivo all’oceano

penso a mio padre
oggi compie 40 più dei miei
mi manca
quando passeggio nei boschi
mi manca di più

leggo ore ed ore sul prato al sole
compro il libro di padre luke sull’abbazia di quarr
alle 5 vado ai vespri
comincio a capire
quando stare in piedi
quando dovermi sedere
quando dovermi inchinare
nel dubbio guardo il canadese

c’è un cane a cena
siede su un tappetino accanto alla padrona
nuova ospite donna al tavolo con noi
mi è antipatica
sono seccata dalla presenza della bestiolina
sto pensando a modi gentili ed inglesi per dirle

mi fa schifo dover consumare il pasto modesto con l’alito del tuo cane sotto ai piedi

ma sto diventando molto british e quindi
non
dico
proprio
nulla

a cena c’è la solita insalatina dell’orto
fresca e molto verace
e poi sorpresa sorpresa
pizza!!

dopo cena vigliaccamente approccio il povero padre Nicholas
chiedendogli se i cani sono ammessi in mensa
-non sono molto a mio agio con i cani…
-I couldn’t care less

risponde padre nicholas
(non me ne può fregà di meno)
- dal momento che quel cane è un ‘assistant dog’
e per legge la padrona lo può portare ovunque

gli ospiti del convento stanno aumentando a vista d’occhio
nella chatting room c’è un gran caos e una grande varietà di accenti

riassumo i personaggi del convento

- una donna italiana vestita da suora che importuna padre Nicholas con le richieste più bizzarre
uno chef canadese sotto droghe pesanti e coperto di tatuaggi orribili
un ex rinomato musicista di oxford e con auricolari auditivi nelle orecchie ed eccentriche scarpe laccate  (ultima frase che gli ho sentito dire prima della preghiera serale: non sono provvisto di un codice morale)
due amici sulla sessantina con personalità opposte: uno è un sottone e non riesce mai a prendere la parola - l’amico è uomo alfa catalizza le conversazioni non lasciando parlare nessuno
julia sembra una suora laica ed è molto loquace nella chatting room ma guai se sente volare una mosca a tavola
un signore canadese molto simpatico che mi dà le dritte su dove siamo nei libri gregoriani durante i servizi
nuovo arrivo: un cinquantenne con barboncino bianco che non può parlare e scrive su un foglio di carta domande inopportune e troppo straight forward a padre Nic che si spazientisce ogni due minuti
nuovo arrivo: un tipo di colore dell’oklaoma ma originario dei caraibi che mi confessa che assomiglio a una sua cara amica di … bratislava


trovate l’intruso



(isola di wight 8.8.18)

riflessioni dall’abbazia di Quarr: il profilo di gesù



.perdonerò i tuoi peccati
.trasformerò acqua in vino
.pani in pesci
.non avrai alcun dio al di fuori di me

certo sarà anche il figlio di dio
ma con spiccati tratti di narcisismo e onnipotenza

oggi ne soffriamo un pò tutti
tutti abbiamo almeno un paio di tratti narcisistici
facebook o istagram la prova e la cartina tornasole
l’individualismo sfrenato e l’interesse al sè
sordo e cieco a ogni fonte di distrazione dal sè stesso (l’altro)
selfie e status
raccontano ossessivamente di un solo limitato e ripetitivo argomento: il sè

che faccia hai oggi?
su che spiaggia stai sdraiato?
com’è il tuo umore oggi?
cosa ti ha fatto arrabbiare?
che intolleranze alimentari hai?

se si ha un talento in qualche attività o meglio ancora artistico
i tratti narcisistici sono difficilmente evitabili (o nascondibili)
e la scusa è validissima: dover pubblicizzare il proprio lavoro

forse per questo non ci facciamo troppo caso quando frasi-episodi di tal genere sono riferite a gesù
onnipotente
narcisista
che altro?
probabilmente un manipolatore
beninteso
nel senso buono del termine
figura carismatica e catalizzatrice
sapeva come parlare alla gente
e sapeva come portare la gente
di qualsiasi estrazione sociale o età
a sè
ai suoi insegnamenti
ai suoi miracoli


piuttosto belloccio e consapevole del suo fascino
smooth talker
a suo agio tra le folle e a suo agio nel parlare pubblicamente di fronte ad una platea
(possibilmente adorante)
vive in povertà ma predica valori di alta moralità
si aspetta che tutti lo seguano

insomma un uomo alfa

in altri aneddoti al contrario dà l’idea di vivere semplicemente
sempre un pò nudo o vestito di stracci
modesto nel look
barba e capelli lunghi
magro
denutrito
scalzo

insomma un hippie
o un narcisista covert

padre Nicholas ha accolto un uomo con zaino in spalla e barboncino al guinzaglio
è arrivato all’abbazia senza preavviso non ha prenotato e non può parlare
father Nicholas è scocciato
gli sta cercando dei pantaloni lunghi
perchè il visitatore ha soltanto con sè calzoncini corti
padre Nic è stressato
uno degli ospiti azzarda:
-ma nemmeno gesù portava pantaloni lunghi
pronta la risposta del guestmaster:
-non li portava a quel tempo
ma ti assicuro che li porterebbe oggi



(isola di wight 8.8.18)

06/08/18

ritiro del silenzio: 4 giorno







-session spirituale con padre nicholas-

 me ne muoio di parlare della morte

ma non riesco nemmeno a pronunciare la parola
morte

Nic come previsto mi consiglia di trovare conforto in dio
io non oso confessargli che credo all’esistenza di dio più o meno quanto credo all’esistenza di E.T.

vorrei parlare di chi ho perso lungo la strada
delle persone che non ho salutato e che vorrei stringere ancora una volta
del terrore che ho all’idea e al pensiero che le persone che amo se ne andranno
insomma roba leggerina
ma un pò le parole non vogliono uscire
un pò le lacrime cominciano a straziarmi la gola e poi le palpebre
un pò Nic attacca un bottone sulla concezione della morte e della morte come tabù nella società occidentale
io concordo su tutto devo ammettere
fino a che ritorniamo alla solita:
-solo Dio può risolvere la tua pena

eh
allora stiamo a cavallo
penso io sconfortata

-lei è proprio sicuro che dopo la morte ci sia qualcos’altro a parte vermi e umidità?
apprendo dunque che Nic trova gli atei
-irrazionali-
la loro visione della vita è totalmente infondata e assurda
(!!!!)
con quali argomentazioni gli atei spiegano la perfezione del corpo umano
dell’universo
della mente umana
delle lacrime?
se l’uomo è simile a tutti gli altri animali
come si spiegano sentimenti come l’amore o l’odio?

l’unica posizione che si sente di rispettare è quella degli agnostici
che con il loro dubitare dell’esistenza di dio
assumono un ruolo più coerente e più comprensibile rispetto alla magnificenza e perfezione non solo della terra
ma dell’uomo stesso

mi affretto a dichiarare dunque che io appartengo alla categoria degli agnostici
sperando di guadagnarmi un pò di rispetto

mi scoccia molto essere atea
padre nicholas ha il fuoco negli occhi quando parla di dio
e io ho perso quel tipo di fuoco da tempo

lunch vegetariano per me
hamburger per le altre due ospiti
pezzetti dello stesso lanciati di nascosto sotto il tavolo dalla padrona per il suo cane

io rimedio
zuppa di asparagi
zucca e patate e verza lessi
un pasticcio strano non identificabile ma contenente legumi
acqua
delizioso dolce caldo alle mele e cannella

santa lucia mi protegga la vista
come commentava sempre la mia adorata zia Mausi constatando il mio appetito già in tenera età

quello con cui vado più d’accordo è martin
l’inglese dalla ‘received pronunciation’ che mi ha insegnato il gregoriano
quello che non ha un -moral code-
e la cosa grandiosa è che si trova al monastero per diventare monaco
un futuro monaco privo di un moral code DEVE essere mio amico

il ragazzo del violino mi ha invitato a sentirlo suonare in un festival sul mare
combatto l’idea ma poi ne parlo a martin e lui mi dice
-vacci
ma il violinista mi ha scritto 12 messaggini in meno di 2 minuti
chiarendo che mi trova molto ‘lovely’
ma ha una fidanzata e bla bla..
spero io non mi faccia strane idee.. perchè lui insiste così tanto a volermi vedere ecc…. ma la ama… non vuole creare confusioni… quindi meglio che ‘hold back’ i suoi feelings per me… ecc….

-tranquillo: potrei essere tua madre

sta di fatto che trascino martin con me per evitare equivoci
ma l’isola di wight non è londra
prendiamo 2 bus e ci mettiamo non meno di 1 ora e venti a giungere a destinazione

all’andata si parla della mia crisi musicale e di vita
sul piano alto del bus n. 1 mi ritrovo a confidargli cose molto personali
grande feeling
ma in effetti è una specie di preacher
ha uno studio di registrazione a londra
con tipo 24 bassi e 10 chitarre
pianoforti e vari eventuali
mi chiede se mi va di suonare assieme e provare a metter su un progetto
faccio la vaga
e manco io so il perchè

il palco è sul mare
una folla di inglesi coatti e ubriachi
mi ricorda le folle di italiani coatti e ubriachi

il cantante-chitarrista con cui collabora il mio amico violinista è a dir poco
im
ba
ra
zza
nte

fiorello in confronto sembra keith jarrett
meno male che ogni tanto il suono idilliaco del violino
tira su il morale agli unici sobri della enorme piazza:
io e il moral-less martin

riusciamo a stare una mezz’oretta e poi mi viene il terrore di deludere padre nic
arrivando tardi per la cena
allora rischiaffo martin sul bus e ci facciamo un’altra ora e 20 minuti all’indietro
stavolta parliamo della sua esperienza con una narcisista pakistana bellissima
martin è molto intelligente
e anche molto sensibile
scorpione insomma

domani va via
e tornerà alla sua vita fatta di pochi soldi guadagnati facendo funzioni
convive con la perfida pakistana
ma sono separati in casa
un braccio è completamente tatutato con tatuaggi abbastanza inappropriati per un futuro monaco
ha una suora con mani giunte in preghiera ma con tette di fuori
l’altro braccio è molto affascinante perchè massacrato da lunghe cicatrici profonde
gliene chiedo la ragione
molto carinamente mi racconta che è stato homeless per cinque anni
vissuto in tenda
tentato di ‘deal with the stress’
ci tiene però a precisare
non ho fatto uso di droghe
sta di fatto che ha tutti i denti marci
grande contrasto con il suo perfetto inglese di oxford e le mani da pianista

gli lascio un biglietto con il mio numero
e poche righe di commiato

-you’ll make a good monk




(isle of wight 11.8.18)

05/08/18

ritiro del silenzio: giorno 5





giornata tipo

7.30     sveglia
7.31     doccia
7.32     colazione
8.00      dico goodmorning nella chatting room
9.00      Terce (servizio divino) holy mass
9-1      leggo\scrivo\passeggio\medito\faccio due giri nel cimitero parlando con i morti\importuno     ospiti dell’abbazia
1.00      Sext (servizio divino)
1.15      preghiera in latino di fronte al tavolo della mensa
1.30     lunch
2.20      None (servizio divino)
2.45-5  leggo\scrivo\prendo tea o dolcetto al tea farm-tea shop\faccio commissioni\discuto con-        contraddico-importuno-stuzzico padre Nicholas nella chatting room\ascolto dispute a         tema religioso degli altri ospiti
5.00     Vespers (servizio divino)


sa va sans dir che quando scrivo ‘servizio divino’
non intendo soltanto che mi reco in chiesa
ma anche che:

intingo due dita nell’acqua sacra all’entrata e all’uscita e le strofino dietro alle orecchie come fosse chanel n.5
mi inchino di fronte all’altare con fare disinvolto con il rischio di non alzarmi più
scelgo il libro corrispondente al servizio celebrato e lo apro al giorno giusto
prendo posto in una fila vuota per non sedermi accanto a nessuno
mi alzo quando entrano gli 8 monaci
mi siedo al penultimo verso del canto
mi rialzo alla fine del penultimo verso del canto
chino la testa quando i monaci chinano la testa
identifico la tonalità dello spartito come mi ha insegnato martin
seguo con il dito indice la notazione gregoriana e con l’occhio sinistro il testo in latino
con la mano sinistra e l’occhio destro scambio invece il segno di pace
gioco al gioco ‘trova il monaco che stona’ (aimè sono sempre più convinta che sia father Nicholas)

mentre scrivo il blog al tea shop
un signore siede di fronte al mio tavolo
ha un’aria distinta e mangia un insalata di humus
si alza per andarsene ma invece mi apostrofa

hai l’aria di qualcuno che sta cercando una parola nell’aria

è esattamente così infatti!!
sto cercando di trovare la traduzione migliore per ‘divine office’ per il mio blog
il signore è uno scrittore (ah ecco!)
ha sui 75 anni e ha girato il mondo
quando aveva 57 anni ha pensato che la sua vita era triste senza figli
ha trovato una donna più giovane
e ci ha fatto 2 figli
è felice

il secondo libro che sto divorando è illuminante
le mani della madre
è il punto di vista di uno psicanalista che racconta del conflitto donna-madre nell’esperienza della maternità
la difficoltà di trovare un equilibrio tra le due tendenze naturali tra l’essere soltanto madre madre
oppure soltanto donna tralasciando la madre
il disequilibrio crea disagi e conflitti ai figli che a seconda di quale aspetto prevalga
crescono infatti
o con un senso di soffocamento e incapacità di autoaffermarsi (da una madre-coccodrillo)
oppure con una sensazione di non esser stati ‘desiderati’ dalla madre (madre narcisistica)
è scritto da dio
molti i riferimenti a miti greci (Medea)








il buon martin è partito
ma mi lascia con un dono: la sala segreta al terzo piano del monastero
tra un’asse da stiro
una tavola da ping pong
tre quattro materassi vecchi accatastati
un pianoforte

alle 2.20 faccio sega alle None e salgo le scricchiolanti scale di legno
con il senso di colpa che mi attanaglia e la sicurezza che non avrò voglia di suonare

apro il pianoforte
poggio le mani senza pregiudizi
bianchi e neri sotto le mie carezze sono uguali
chiudo gli occhi
suono qualcosa che so a memoria
canto addirittura
ma in falsetto
qualcuno apre la porta ma non me ne accorgo nemmeno
ah è lo chef flashato che fa capolino e azzarda un
 - so beautiful…
for the record
è sotto droghe pesanti


nella chatting room vorrei finalmente scrivere il mio blog in pace
ma niente
uno degli ospiti molto giovane
che sta facendo il tirocinio per diventare prete
(al momento è vicario)
mi rivolge parola
parliamo di musica
era un chitarrista classico ma poi ha lasciato
mi fa domande dirette quindi mi tocca dire
-ero una musicista
la conversazione si sposta sulle passioni
la fine delle passioni
e dalle passioni si sposta alla fede
e a tal proposito mi confessa
-l’unica cosa che mi risulta veramente difficile è non potermi sposare e avere figli
il mio interesse cresce e in un attimo mi ritrovo a chiedere sottovoce
-ma voi preti no
ma come gestite il discorso ‘sessualità’?
very badly
al che si alza e si viene a mettere alla poltroncina accanto alla mia con un sorrisetto complice
lì capisco che devo abbandonare il laptop
e tirar fuori il taccuino dell’analista

ecco la sua travolgente avvolgente nonchè segretissima storia d’amore con
Zoe
io ho già i pop corn in mano e vedo già il momento in cui lo riporterò fedelmente nel blog
sono esaltatissima
questo qui è meglio dell’inglese oxfordiano senza moral code
è molto giovane
sui 40 anni
un bel ragazzo (per essere inglese)
sembra molto intelligente e molto contrastato
naturalmente io sono già sicura che lo riuscirò a convertire all’ateismo
e a spedirlo nelle braccia del suo grande amore
(ma a me che me ne frega poi?)
(ah si dimenticavo: sono pur sempre robin Hood)

parliamo per un’ora
tutti i dettagli e i messaggini della sua love story
si conoscono a 22 anni
lui non è realmente disponibile perchè già sta frequentando la chiesa come seminarista
sono innamorati persi ma lei non dice che vorrebbe sposarlo
lui parte per il suo seminario e si rincontrano 5 anni dopo
si rinnamorano follemente ma c’è sempre la fede tra di loro
dopo 7 anni lei si sposa con un altro
lo scorge in una chiesa mentre serve una funzione e trova il modo di mandargli una email
che lo sconvolge
si rincontrano per un caffè
lui sente di amarla ancora perdutamente
ma ora lei è sposata e ha un figlio
cominciano a scriversi sempre più di frequente e la situazione degenera proprio di recente:
vanno a letto insieme e lui ne rimane sconvolto
ora è lei che
pur riconoscendo il forte sentimento che li lega
non se la sente di lasciare e distruggere la sua famiglia

alla mia domanda come è stato fare l’amore con lei
lui:
bellissimo but ….. IT’S WRONG!
wrong per chi? chiedo io tra il naif e l’indignato
(combatto l’idea di ‘colpa’ cattolica con tutta me stessa)
-it’s wrong in front of god
è sbagliato perchè lei è sposata e ha due bambini
e io sto per diventare prete
si ma
aggiungo io uscita da un romanzo di goethe
-what about LOVE for god’s sake?!

si forma una specie di ‘love corner’
come lo definisco io quando si uniscono alla conversazione altri due ospiti
lo chef canadese sotto droghe sintetiche
il simpatico signore canadese sposato con la fede al dito
steven un giovane canadese di brighton che rifiuta ogni interpretazione elastica della fede cattolica

l’atmosfera si fa bollente
sto per avere uno scontro con quest’ultimo
il fervente steven entra a gamba tesa nel racconto del futuro prete afflitto dall’amore
decretando:
la chiesa è molto chiara su ciò che bisogna fare:
il matrimonio è per sempre
nessuno e niente deve poter distruggerlo
io (infervorata):
ah pensavo che dio predicasse l’amore
pensi che il tuo dio desideri che due persone rimangano in matrimonio anche non amandosi più e anche quando finiscono ad odiarsi?
anche quando uno dei due è innamorato di un’altra persona?
se è questo il dio al quale rivolgi le tue preghiere…

da love corner si sta velocemente trasformando in uomini e donne

abbasso dunque di colpo il tono della conversazione
e cerco di tornare civile con frasi del tipo
rispetto la tua posizione ma non la capisco nè la condivido
-I appreciate where you’re coming from but I don’t share your thought and your faith
il futuro prete si gira verso di me:
in effetti io ho parlato dei miei problemi amorosi ma non ti ho chiesto ancora le tue ‘credentials’
….

le conversazioni con gli altri ospiti
sono molto profonde e naturali
è bellissimo interagire
condividono tutti il comune amore per dio
e io?
mi continuano a chiedere di me e di Lui
io rispondo vaga
o non rispondo affatto
o dico di essere atea
o agnostica
o una blogger
…..







(isle of wight 11.8.18)

04/08/18

ritiro del silenzio: giorno 6




pranzo divino

minestrone di verdure dell’orto
sardine
patate lessate intere da aprirsi e farcire con scaglie di formaggio servite a parte che si squaglieranno lentamente sopra
insalata gigante dell’orto
mele cotte dell’orto





 

mentre siedo sulla panchina al sole
finendo il mio libro materno
arriva martin e mi dà la tremenda notizia che partirà subito dopo la messa (in cui ha il compito di maneggiare il libro sacro)
!!?!?!?
non puoi!!
non ti ho ancora convertito! …
vorrei dirgli ma invece
come ti senti?

la mia vita è un macello al momento: so soltanto che non sarò un buon prete

mi sento libera di essere sincera
sei molto ‘extreme’: contempli soltanto due ipotesi per la tua vita
o Dio o Zoe
non so se è una buona idea scegliere una vita monastica a seguito di una sofferenza d’amore
o come alternativa ad una donna
just saying….

ci abbracciamo stretti e io vivo il distacco come un piccolo abbandono
anche lui a quanto pare
perchè ci ripensa e mi abbraccia un’altra volta
ma stavolta nell’enfasi
mi dà una ginocchiata sullo stinco
e inglesemente mi fa
are you alright?
non ricordo come si dice in inglese: stavo mejo prima
(forse: I stayed better before)

curiosità:
già due uomini nel monastero decidono di prendere i voti a seguito di una cocente delusione amorosa
martin vuole diventare monaco
ian (questo il suo nome) sarà prete
ma si può essere preti o monaci in alternativa o in conseguenza di un amore deludente?
dio come una scelta di ripiego?
mmmh non la prenderebbe bene ….

prima dei Sext scambio due parole con l’ospite nuovo: è l’attore che in game of thrones interpreta La montagna
racconta che ha un gatto di nome
salvador
l’ha chiamato come il pittore dalì per via dei suoi bei baffi all’insù
deve andare a riprenderlo all’ospedale
ha una malattia al fegato che lo fa diventare tutto giallo
forse morirà forse vivrà
l’ospedale dei gatti per una settimana costa 800 sterline
ha dovuto chiedere un prestito bancario
mentire al direttore della sua banca
dire che i soldi erano per la prima rata di una macchina
altrimenti non glielo avrebbero mai concesso se avesse detto la verità
la macchina si
il gatto no

oggi julia riceve la sua ‘ceremony’
diventa ‘oblato’ dell’ordine benedettino
si impegna a vivere cioè secondo le regole del The rule
(il libro che detta le basi della vita monastica benedettina)
arrivano i suoi due figli con rispettivi consorti a seguito
father nicholas mi presenta dicendo
e lei è …. molto….. italiana
!!!!!

dopo la holy mass
julia emozionatissima firma il documento che la rende fedele alla Regola
dà un piccolo ‘party’ nella saletta dietro la chiesa
c’è addirittura del buon vino bianco e anche un prosecco
i monaci je danno giù
finalmente mi presento con gli altri monaci
padre Luke è l’autore del libro che ho appena cominciato sull’abbazia di quarr
a deep and subtle joy
me lo faccio autografare
un altro monaco
padre Thomas
è bravissimo a leggere durante la messa
è l’unico che capisco perfettamente e mi affretto a dirglielo
lui racconta che anni prima alcune ragazze di una scuola
gli hanno detto che sembra uno dei libri audio che servono ad imparare la lingua inglese
e aggiunge - non so se prenderla come un complimento!

i monaci sono tutti molto simpatici e bonaccioni
passatemi il termine
il capoccia della situazione è abbot Perrin
francese
grandi occhi blu e una grazia innata
ringrazio per la favolosa opportunità che mi hanno dato
e lui si informa della mia vita
gli racconto cosa faccio e cosa avrei voluto fare
sapendo che sa di che parlo
lui suona l’organo ed è l’esperto del gregoriano
ha insegnato agli altri la lettura della notazione gregoriana
l’abbot mi presenta un altro ospite dell’abbazia la cui mamma era romana
sugli 80\85 anni
sarò la prima persona romana che incontra dal ’38
ovviamente si mette a parlarmi in italiano
o in quel che lui ricorda essere l’italiano
mi assento alla prima pausa
con la scusa del vino

arriva un ospite appena arrivato
padre nicholas lo accoglie con un
a ci sei anche tu!
il centenario di origine italiana mi spiega
quando padre nicholas dà il benvenuto a qualcuno in genere dice cose del tipo
‘oh no!!’

io molto sollevata di saperlo
pensavo trattasse male soltanto me perchè sono una donna

in chatting room oggi padre nicholas è in forma
ha una cultura pazzesca e soprattutto spazia da un campo all’altro
stava argomentando con una bambina di 12 anni
figlia della nuova arrivata
che il romanzo di token da cui è poi stato tratta la trilogia
Lord of rings
è un allegoria cristiana

io sono a bocca aperta
padre nicholas che mi spiega il signore degli anelli!
-in realtà frodo e gandalf sono figure che incarnano la figura di cristo
mentre gollum e aragorn incarnano il diavolo
in una delle ultime e più strazianti scene finali
frodo è sul bordo del lago di lava e non vuole lasciare andare l’anello
ha due forze che lo persuadono
aragorn e gandalf
l’uno che lo spinge a tenersi l’anello l’altro a sbarazzarsene
quando infine frodo lascia andare l’anello
rinuncia alla propria vita e muore al pari del cristo
per il bene dell’umanità

la cena è meno entusiasmante di padre nicholas
sulla piattaforma riscaldata scorgo soltanto un piatto di pan carrè tostato
e un altro piatto con fagioli in umido
that’s all
mi chiedo come mai siano uno accanto all’altra e soprattutto dov’è la cena!
le altre tre ospiti (due new entry- mamma e figlia)
si guardano e alzano le sopracciglia a mò di sorpresa e sottovoce esclamano: beans on toast!!!
per loro è un pasto di festa
per me una punizione

ma mi vendico immediatamente
afferro un’arancia
in segno di protesta ai fagioli su toast
la sbuccio con fare di sfida
la bambina inglese mi osserva incuriosita
io alzo le sopracciglia come a dire
watch me
taglio l’arancia a fettine sottili
le adagio nel piatto piano
un pizzico di sale
pizzico di pepe
la bambina è sempre più intrigata e chiama la madre con lo sguardo
e…. un filo d’olio extra vergine d’oliva
la bambina fa un salto sulla sedia
la madre chiede sottovoce: what is it?
a very fancy ‘orange salad’
con fare disinvolto e anche aristocratico porto alla bocca una fettina di arancia condita
mentre le selvaggie inglesi mangiano fagioli in scatola su pane in carrè bruciacchiato

inghilterra - italia
beans on toast - arancia condita
0 - 4

curiosità:
julia ha aggiunto anche del ketchup

curiosità n.2:
appena le ospiti soddisfatte della loro cena troglodita lasciano il refettorio
mi lancio su quel che resta di beans on toast e me ne sparo uno gigante
e mica posso cenà co un’insalata de arancia!

curiosità n. 3:
un nuovo ospite molto giovane e dall’accento pronunciato di porthsmout
mi ripete una barzelletta per tre volte prima che io lo capisca


che cos’è un italiano con le mani in tasca?.

…..

muto





(isola di wight 12.8.18)