18/02/19

incapace di intendere e volere





tutti de corsa
tutti a far soldi
tutti un cappuccino scuro ma senza schiuma con latte di soya e al vetro
mentre
il cielo grigio scende sulle nostre teste
senza nemmeno un messaggio

v 1 spuntatura -  non prende
vv 2 spuntature (grigie) - riceve ma non legge
vv 2 spuntature (blue) - legge ma non reagisce

tutto va avanti
eppure io sono indietro
ferma in quel cortiletto
tu sdraiato a pancia in su
io seduta accanto
non ti lascio
stai tranquillo
ti tengo compagnia ancora un pò
ti rassicuro tutto andrà bene
ti abbraccio
piango con te
ti confesso ti voglio bene
tutti te ne vogliono
ti bacio le mani
ma sono così fredde
che mi spavento
e le lascio subito
che codarda!

si sta facendo buio
ho freddo intorno al collo
non ho nè sciarpa nè guanti
chissà quanto freddo senti tu
così a braccia scoperte
e senza scarpe

sergio mio
dannazione e amore della vita mia rovinata
sei sempre stato difficile
ma questo è troppo
qui abbiamo smesso di ridere
per sempre
quando anche rido sento uno sgarro che si apre
in fondo alla mia testa
la gente ci finisce con gli psico farmaci per una cosa così
ma non io

prega soltanto
caro amico
che non ti riincontro al bar
in paradiso
all’inferno
o magari nella famosa vita nell’aldilà
perchè quando ti riacchiappo
ti faccio rimpiangere
quel giorno maledetto in cui hai deciso delle nostre vite
autonomamente
depresso
incazzato
disperato
drogato
intossicato
o magari soltanto
incapace di intendere e volere

 



(londra 18.2.19)




 

12/02/19

schrödinger il gatto tu e noi

 



sono più spietati i vivi o i morti?
sicuramente sono più stronzi i morti
se uno è morto non lo si può
contraddire
odiare (sta male)
convincere

invece i vivi si scannano
e soprattutto hanno ancora la scelta
-vado avanti
-la faccio finita

i morti la scelta non ce l’hanno
almeno così pare
non hanno l’opzione:
-continuo ad essere morto
-ritorno in vita

se invece si crede alla reincarnazione
alla vita eterna dell’anima
o ai puffi
allora la morte prende tutto un altro sapore
dolce sollievo dai mali e le pene terrestri

ma tu
amico mio
non credevi a un cazzo
quindi fammi capire:
che ragionamento hai fatto?





(londra 12.2.19)

10/02/19

barche per ricchi



             


lasciami
curare il tuo male
con zenzero cipolla e noodles
e con l’aria di mare
amico mio
c’abbiamo un da fà noi due co sto mare
ricordi quella sera
croazia
nel 2000equalcosa
un cancro e uno scorpione vicino al loro elemento naturale
(non alzare gli occhi al cielo)
dicevo
io e te
gli scogli
gli occhi rivolti al cielo scuro
il suono delle onde che si infrangono senza drammi
single
come gli altri
io me ne rammarico
tu mi rincuori piano piano
le tue parole prendono la forma di minuscoli moscerini
si intrufolano nelle mie orecchie
poi nei miei ricordi
fa freddo
ma siamo vicinissimi
sento che ho bisogno di te
ho bisogno di parlare con te per il resto della mia vita
forse vorrei addiriittura baciarti
eh embè? strano non è
sarai gay te
ma io no!

- ma forse sei destinata a qualcos’altro
prendi i preti o i missionari no?
hanno un’altra missione
altrettanto valida
mica tutti sono destinati ad innamorarsi e stare in coppia

non so come le tue parole sono come miele
per la mia vita in fiamme
l’inquietudine lascia il posto a un pò di serenità
durerà?

quante vacanze faremo ancora insieme
pensai
si: bei pensieri e frasi del cazzo
la verità che è tutti presi da
altro
una vacanza così non c’è mai più stata
ti abbiamo abbandonato
dato per scontato il tuo affetto
come si fa sempre con l’affetto più stretto
quello di un padre
della madre
di un fratello

non so gli anni
so i sentimenti
non so chi eri più
so chi eri per me
non so i numeri
so solo mettere insieme gli ingredienti







(londra 10.2.2019)

r.e.m.

 



lasciatemi dormire
perchè lui esiste
ormai
soltanto nei sogni
indossa collane da nonna
maneggia siringhe
ride
saluta
non sa ancora quel che ha fatto
e va bene così










(londra 2019)