non è chiaro come ma partirò dal mio nome “alesis” dal greco colei che difende ne vedrete delle belle e anche delle tremende no non è un blog è la mia arringa contro il flop chi mi ferma è spacciato chi mi segue è visionario
TRANSLATE MY BLOG TO YOUR LANGUAGE!!
12/02/19
schrödinger il gatto tu e noi
sono più spietati i vivi o i morti?
sicuramente sono più stronzi i morti
se uno è morto non lo si può
contraddire
odiare (sta male)
convincere
invece i vivi si scannano
e soprattutto hanno ancora la scelta
-vado avanti
-la faccio finita
i morti la scelta non ce l’hanno
almeno così pare
non hanno l’opzione:
-continuo ad essere morto
-ritorno in vita
se invece si crede alla reincarnazione
alla vita eterna dell’anima
o ai puffi
allora la morte prende tutto un altro sapore
dolce sollievo dai mali e le pene terrestri
ma tu
amico mio
non credevi a un cazzo
quindi fammi capire:
che ragionamento hai fatto?
(londra 12.2.19)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Forse non vedeva alternative migliori...Forse si sentiva imprigionato in un labirinto di pensieri negativi e sofferenza da cui non trovava altra via di uscita. Forse non ha ragionato, agendo d'impulso, per liberarsi da qualcosa che sentiva opprente.
RispondiEliminaNon lo sappiamo ed ha lasciato un vuoto profondo pieno di domande.
Forse un giorno avremo la risposta, forse no. Dipende anche da cosa crediamo noi.
Ricordarlo soprattutto nei momenti di affetto vero in un certo senso gli permette comunque di continuare ad essere, per noi, qualcuno di importante. Un caro amico, quasi un fratello.
Volergli bene implica anche non entrare più in una scelta che poteva purtroppo essere solo sua. E anche lasciarlo andare mantenendosi nel cuore.
grazie del commento. Ci conosciamo? Penso di si...
Elimina