28/08/17

una cassetta piena di cibo è per sempre





meglio di un gioiello
meglio di una proposta di matrimonio a tranello
meglio di un’ora di preliminari
meglio di un concerto all’apollo
meglio di un tuo per sempre
meglio di un conta sempre su di me ma non oggi
meglio di un se posso passo
meglio di un vorrei ma non posso
meglio di un potrei ma voglio?
meglio di un regalo senza biglietto
meglio di un biglietto senza pensiero
meglio di khal drogo
meglio di un pic nic al vivaro
meglio di un volo per le hawai
meglio del chioschetto con vino ghiacciato e alici marinate sulla spiaggia a fregene
meglio delle terme romane
meglio di un amore che ama ma è sordo
meglio di una cena in un lussuoso thai
meglio di un assegno che non arriva mai
meglio di un vinile graffiato
meglio di un’orata al sale
meglio di un bacio stanco
meglio di game of thrones
meglio di una fistola anale
meglio di un mazzo di inutili fiori
meglio del cappone a natale
meglio di un libro sul ricamo
meglio di un fondotinta troppo chiaro
meglio della malinconia da cui di frequente son pervasa
meglio della menopausa
meglio di un ti amo ma
meglio della verginità
meglio della maternità
sicuramente meglio della serenità
meglio di un’artista
meglio di un jazzista
meglio di un vittimista
meglio di un narcisista


felice con cose semplici
non è semplice farmi felice
genio chi sa interpretare
gli altri destinati al solitario vagare





(londra 28.8.2017)

25/08/17

claudia e la luce della luna


leggo la tua poesia
-mamma-
e mi commuovo

la poesia che appoggi con nonchalance sulla vita delle persone
come se fosse un bacio su una guancia distratta o un fiore sul comodino azzoppato

che sensibilità e che parole sai scegliere
sembrano carezze
più che parole soltanto
mi conforta il pensiero di te circondata da tanto amore
seppur lontana
seppur ancora incerta la tua diagnosi
le tue amiche preziose mi mandano messaggi vocali
che bellezza e forza in quelle voci
daje claudiona!

che ti è successo bella mia?
come sei finita in quest’ agonia?
che ricordi di quel giorno infame?
chi è che t’ha fatto del male?
hai fatto cazzate? hai scambiato un banale neon per la luna? o hai seguito solo il tuo cuore?

che mi tormento a fare
non mi importa più
mi importa soltanto di te di nuovo tra noi
mi importa soltanto dei tuoi begli occhi intelligenti di nuovo aperti
mi importa soltanto che tu sei salva

ho pure pregato
accidenti
mi ci vedi? atea come sono a pregare di sera con le manine giunte?
ho detto il tuo nome ad alta voce
tante volte
sperando che la mia voce ti arrivasse fino a laggiù
nel profondo buio in cui eri piombata

amica mia stupenda
ti devo moltissimo
scrivevo poesie su fogli sparsi
e aggiungevo qualche loop dal ritmo instabile
tu generosa e calorosa
mi hai accolto sul tuo palco
mi hai aperto le porte del tuo regno
il poetry slam di trastevere
e davanti al tuo pubblico attento e disomogeneo

mi hai segnato in lista
mi hai trascinato sul palco
mi hai insultata e chiamata frigidona
mi hai costretto alle flessioni
mi hai urlato
mi hai acchiappato e sgrullato da una spalla
mi hai scosso di dosso i residui di timidezza o di pudore
mi hai sfottuto
mi hai ascoltato
mi hai dato forza
mi sei stata vicina quando le lacrime mi intasavano la gola
e quando le parole delle mie poesie erano troppo per stare da sola
mi hai ispirato con la tua poesia profonda e diretta
mi hai divertito con il tuo poetry slam
mi hai colpito con la tua tornita tetta
i tuoi commenti sempre azzeccati
i tuoi look sempre più arditi

t’ho scritto pure na poesia
claudiaccia mia
mannaggia a quando t’ho incontrato e voluto bene
perchè mò me tocca soffrì e passà tutte queste pene

le falene
notturne e solitarie
si orientano d’istinto con la luce della luna
e a volte quando entrano per sbaglio in casa
scambiano la lampadina per la luna
finiscono dunque disorientate
e si ritrovano
penosamente
a sbattere le ali nel lume di un salotto sconosciuto
sentendosi improvvisamente sole
spaesate
tradite dal loro stesso fiuto







(londra 25.8.2017)

19/06/17

london’s burning london's burning



they say we are all equal in DEATH

men women
slaves masters
rich poor
black white

but that’s a lie

the poor die early
the poor die horribly
the poor die in flames

they say we are all equal in PAIN

that’s a false saying

if you lose your child because he’s sick
then you scream
you pray
you crack inside
but then
you cry yourself to sleep

if you lose your child at home because he’s burnt alive
you don’t scream
you can’t cry
you won’t ever sleep again at night

they say our graves will all be the same SIZE

and that’s a lie

the rich get nice graves
where their beloved ones would put flowers
and cry on
whatever their race

the poor have no graves at all
the poor's bodies can’t even be found
identified
buried
blessed
why?
because it doesn’t bring any money
and instead it’s free burning them all alive

the poor are ash now
the rich can now celebrate their new upcoming luxury mall in town





(london 19.6.2017)

09/06/17

4 jesus



gesù si sballa
e gli apostoli lo seguono
ha un suo carisma e promette miracoli
ma seguilo in zona cally dopo offord road
insomma nei vicoli
e scoverai
un potenziale depresso che gioca a monopoli


divento triste
poi mi arrabbio
poi mi arrabbio con te

ecco il mio di pattern
il dolore e poi la rabbia
e tutti i miei se
accidenti
vorrei essere determinata e dirti
basta sono stanca e voglio una storia vera
ma ogni frase che esce dalla mia bocca
fa rima stasera

vorrei aiutarti
ma il mio è egoismo soltanto
vorrei averti
non solo una volta ogni tanto

divento triste
poi mi arrabbio
e mi sto arrabbiando con te

tu mi guardi da vicino
e mi guardi da molto lontano
ancora mi stupisco all’improvvisa tua distanza
sempre qualcosa tra me e te
ad interrompere la nostra danza

uffa che noia
e continuo a rimeggiare
non potremmo parlare d’arte d’amore
di qualche patologia mentale
invece di litigare?

tu mi guardi
perso nel tuo liquido
gambe incrociate
fumo dalla sigaretta
asserisci con il capo
sguardo acquoso

-capisco
-non lo so
-si lo so
-hai ragione
-mi dispiace
-capisco
-eh già
-sono un disgraziato


comincio a diventare noiosa persino io
(il che è tutto dire)
ripeto gli stessi errori di sempre
chiedo al cerchio di farsi quadrato
per dimostrare quanto è innamorato

ed ecco che finalmente schiudi le tue belle labbra
io spero in un verso
invece mi baci
taccio
scoraggiata
ti abbraccio
guardo dalla finestra che dà sulla strada sgangherata
piove
e la pelle delle mie mani è così cambiata





(londra 8.6.2017)

08/06/17

mènage a troi



sei bellissima
e bevi una birra
ma non potremmo sposarci?
e bevi una birra
sei del cancro come mia madre
e bevi una birra

ok dai allora vieni con me
non posso sono “stoned”
rimani tu con me
non posso sei “stoned”
sai che cancro e scorpione hanno un’intesa perfetta?
forse
ma solo quando lo scorpione non si fa d’eroina

I love the way you sing
e bevi una birra
hai una risata molto carina
e ora attacchi con il jack daniels
ne vuoi?
mi porgi la bottiglia
vorrei baciarti dici
e il jack daniels lo allunghi con la coca
più ti conosco più ti trovo attraente
e bevi una birra
è perchè sei ubriaco che mi trovi attraente
aspetta ad essere sobrio
e vedrai che non mi trovi più così attraente
e bevi un’altra birra

non sei disponibile
sotto la mia finestra
capelli raccolti in un codino alto
una chitarra disegnata e legata al collo da un laccio delle doctor martin’s
che ci fai lì sotto sei impazzito? ti sei preso qualcosa?
suoni il blues come se non avessi fatto altro in vita tua
qui ci si potrebbe innamorà
non sei disponibile (ed io?)
fuggi le domande dirette
mi guardi con quei tuoi lontani e liquidi occhi arrossati dalla mariuana
belli
accidenti
belli

mi reciti una tua poesia sul blues in fa
sto per piangere
apprendo di 5 tipi di anfetamine diversi
ti vorrei chiedere una spiegazione
ma c’è il sole dannazione
tu sembri contento
io anche
mi rolli una sigaretta
mi fumo una sigaretta
dico: mi porti su una brutta strada
ridi e dici: si ma almeno stai ridendo
è vero
e bevi una birra


faccio domande
e te le fa anche la napoletana
forse non è “appropriate”
fare domande ad un inglese
e bevi una birra (questo si che è “appropriate”)
si
la tua storia è faticosa
dovrai perdonarti di aver gonfiato di botte il tuo vecchio
e anche perdonarti di aver odiato tua madre

ma per ora bevi un’altra birra

certo continua pure ad odiare tutti
odia tutti i ventenni che sanno di essere degli artisti
odia tutti i benestanti
odia tutti i bianchi inglesi che dal tuo accento riconoscono la tua estrazione sociale
odia i ricchi
odia pure me
io che ho le mani affusolate e ho un “piano di sopra”
odia tutto e tutti e ditti che potevi essere un artista se solo non…
se solo non…..
e ditti che sei un pazzo
quanto ami dire ad alta voce che sei un pazzo
anzi no un maniaco
adori dire che sei un maniaco
sono un maniaco sono un maniaco sono un maniaco..
te l’ho sentito ripetere almeno 10.000 volte

ma
ni
a
co

a proposito di mani
mani grandi e sofferenti
ti vorrei dire
ma bevi un’altra birra e metti la testa da un lato come a farti capire (o compatire?)

sei sfortunato bello mio
sei un artista e basta
mettiti l’anima in pace come tutti noi cristo!
l’arte ti salva
si ma la droga pure

certo
disegna
dipingi
suona
bevi
tira fuori i tuoi spray
decora tutti i muri di caledonian road con i tuoi fiori fosforescenti
infiora tutta londra
oppure fermati
bevi un bicchiere d’acqua
guardati indietro e poi al tuo futuro
magari versa una lacrima

e invece guardi me
poi la tua bottiglia
poi di nuovo me
nella bottiglia ci sono le sue carezze?
e chi sono io per dirti che no
non ci sono
nè ci saranno
più probabile che ci trovi i (tuoi)
cazzotti
?
non dico nulla infatti
mi sottraggo
ti abbraccio
sospiro

e mi bevo una birra



(londra 2017)

schiava dell'imprinting




sono dunque anche io
schiava del mio inprinting

che il buon vecchio eric berne abbia di nuovo ragione?
sembra proprio che l’ancor più saggio konrad lorenz sia proprio un testone

attratta dunque non da quel che mi si addice
ma da ciò che mi è familiare
anche se quel che mi è familiare mi distrugge?
inevitabilmente attratta da quell’odore di fumo
il fumo nella pelle
il fumo nella pelle delle mani
le mani dalla pelle fumosa che accarezzano la pelle delle mie guance
il fumo misto al profumo di sapone colpiscono il cervello
il mix micidiale spinge bottoni di una macchina sofisticata e delicata
i ricordi

non è dunque quindi un bel faccino
nè l’abilità oratoria
ancor meno quella orale
non l’arte nè l’empatia ancor meno la simpatia
è invece un miscuglio di odori e sciocchi particolari
che scatenano lo sconvolgimento
e davvero lo vogliamo chiamare
amore
?
mi inguaio dunque velocemente
non ne esco facilmente
ma il pattern si può
dice berne
e a volte si deve fermare
come?
-con l’analisi (mah..)
-con un evento traumatico (meglio)
-con l’amore
(che poi È l’evento traumatico….)





(londra 8.6.2017)

one-to-one




pazzo pazzo
pazzo il mondo in cui mi hai messo mamma

non è una guerra
altrimenti combatterei
non è una guerra
altrimenti mi nasconderei
non è una guerra
altrimenti sarebbe chiaro chi odia chi
non è una guerra
altrimenti ci sarebbero regole

da
disperata
sola
arrabbiata
frustrata
impotente
stanca
stupida
diffidente
intollerante
ignorante
e fortunata
vergognosamente
fortunata

voglio attaccare la guerra
voglio attaccare l’odio
voglio attaccare il sistema

voglio la più potente e pericolosa delle armi

si la musica
ciccio

la musica


(londra 8.6.2017)

13/05/17

ponza (ah l'amour)



t’ho dato l’acqua
t’ho dato i fogli bianchi
t’ho dato i carboncini e i preservativi
t’ho dato i miei occhi stanchi

t’ho dato i baci e il mio corpo forse già infettato
t’ho dato la terra e guidato al posto tuo l’aratro

t’ho imbellettato il mio presente
affidato il mio futuro
raccontato il mio passato

t’ho dato tutto quel pensavo di avere
non molto
potrebbe forse obbiettare il lettore
ma moltissimo
per chi non ha ricevuto nessun altro amore

t’ho dato un pasto caldo
una spalla su cui alla sera svenire
t’ho dato la tremenda visione di me sul divano con un Posto al sole

non basta o forse è troppo
mio lontana passione?
chissà se si schiarirà mai questa mia sciocca confusione

non capivo mai cosa volessero dire i maledetti poeti innamorati con

-t’ho dato corpo anima e mente-

ora è chiarissimo
anche se le luci sono ormai spente

t’ho dato rogne
ma anche piatti prelibati e ritratti
t’ho dato una via d’uscita dalla solitudine dal tuo buio
dai matti

t’ho dato un camino
t’ho dato il fuoco
t’ho dato insomma l’amore
fingendo fosse un gioco

e tu
nel bel mezzo del mio gelido inverno
te ne vai con un’altra a ponza
concludo dunque che va meglio
molto meglio
quando sono stronza



(london 13.5.2017)

28/04/17

un buon affare



sembra un buon affare
così visto sullo scaffale


so bene che non durerà
eppur non me ne posso privare


probabile che mi lasci delusa
più affamata di prima


ma nel dubbio me lo lascio scappare?
macchè! son capocciona curiosa e golosa
peggio di una bambina


si dispera pora mamma al telefono
-cosa ti fa credere che con questo sarà diverso innanzitutto?
non so dire .. è una sensazione

e mi sono sempre tolta la sete col prosciutto

serve acqua sole e calore
e qui non ce n'è gran che
però sul davanzale lo farò stare come un re



l'amore?!?
......
no


il basilico





(london 22.4.2017)

rumors






a volte è la birra
a volte è la chitarra
a volte una madre anaffettiva
sembra proprio che io non possa mai essere in prima fila!























(london 27.4.2017)

evolving



sarà neve
o magari solo polvere
sarà un soffio nell’orecchio nel cuore della notte
sarà la noia che bussa per un istante alla porta del tuo nuovo nido
sarà un’ape
che ti ronza intorno in una sera bollente d’agosto

sarà quel prurito dietro l’orecchio che ti tormenta da giorni
sarà il figlio del tuo migliore amico
che sorride solo a te a te e a nessun altro

sarà quel gewürztraminer
scovato miracolosamente in un bar a covent garden

sarà poi la sabbia
che ti scorre tra le dita
mentre lei non guarda

sarà le note stonate del sassofonista all’avanguardia

sarà il marmocchio che prendi in braccio
per aiutare la madre occupata con le buste della spesa
sarà l’inverno e gli spilli sulla faccia

sarà la voce di una vecchia che canticchia quella melodia
mentre si sistema tra le coperte bagnate sul ciglio della strada

sarà il profumo tra i capelli della tipa che si appoggia sulla tua spalla
sarà il retrogusto di coriandolo a cui ti sarai ormai abituato
sarà una folata improvvisa di vento che ti lascia pensieroso e agitato

sarà quella nuvola scura scura
che però non riesce a piovere

sarà quella lacrima sulle gote della tua bella
sarà quel mal di gola in pieno luglio e
nel cielo nero e severo
quell’unica brillante stella

sarà un gatto bianco che si struscia sul tuo polpaccio in una viuzza al sud italia

sarà quella carezza materna inaspettata
sarà quella lettera data per dispersa eppur così desiderata

sarà la forchetta e un piatto delizioso quando avrai fame
sarà la coperta di lana quando sentirai improvvisamente freddo e che strano
quella notte il piumino sembrerà non bastarti più

sarà il sassolino nel mocassino
sarà il colpo di tosse improvviso

sarà la briciola che ti va di traverso al pranzo dell’azienda
e che ti costringe ad alzarti e ricordarti che le cose vanno storte
a volte
vanno storte sopratutto quando non dovrebbero
quella briciola che ti costringe a ricordarti di me

sarà la targa della tua nuova auto con le sillabe del mio nome

sarà
tutto questo
il mio amore






(london 27.4.2017)

regardless to love



colgo gran bellezza nella tragedia

avverto dolcezza e amore al sol sentore della fine
respiro profumo di poesia quando le cose vanno a pezzi
cose giganti
più grandi di me
di noi
del cielo
cose che coprono tutto il resto
come fa la lava

e quell’uomo laggiù che ne pensa?
non pensa
cerca solo di ripararsi dalla pioggia come può
ma la pioggia
come il sentimento
lentamente o violentemente arriva ovunque
sempre
e senza scampo










(londra 28.4.2017)










19/03/17

palla al centro




0 - 0     ti guardo arrivare con l’aria ricurva e un bel paio di occhiaie

0 - 0     mi guardi azzannare un panino seduta su un gradino con i capelli sporchi

1 - 0    chiedi: posso poggiarmi lì       

1 - 1     certo che si        

2 - 1     mi rapisci con le carezze i baci l’arte e la tua voce

2 - 2    ti conquisto con uno stupido aneddoto i sorrisi e la mia arte culinaria

3 - 2    ma perchè non prendiamo casa assieme?    - cambio campo -

4 - 2    innamorati e potrebbe essere un gol ma in corner prendo la pillola del giorno dopo

4 - 3     non ti ricordi mai di comprare il latte! - fallo-

4 - 4    non mi sento capito  - cartellino giallo -

5 - 4    mi scoccio del tuo umore

5 - 5    ti scocci del mio umorismo

6 - 5     ti urlo in faccia: borghese

6 - 6    mi urli in faccia: mantenuta

6 - 6    pari di nuovo lasciamo il giaciglio d’amore in cerca di un pò di pace

6 - 6    accidenti si va ai rigori

ma il tempo è scaduto
l’arbitro è venduto
il campo bagnato
il tifo inasprito
i giocatori sfiniti
gli allenatori demotivati
la strategia saltata
la palla bucata

ricordi invece quando ci allenavamo?
tutto dolce e semplice
c’era pure il tempo di dirsi
ti amo






(london 18.3.2017)










14/03/17

riposainpace











tutta questa tua leggerezza
d’un tratto è diventata pesante




















(london 13.3.2017)

1989



ecco il 1989
brufoli frustazione innamoramento unilaterale liti con genitori incomprensioni insicurezze spleen
-ma-
un semino germoglierà timido
non è chiaro se è un’orchidea
una piantina di prezzemolo
o solo ortica

porto cesareo
io (adolescente)
mia madre
e Liliana
la sua migliore amica
bellissima spiritosa frizzante sexy sfacciata bionda
insomma
pugliese

la ricordo affettuosamente girare per casa completamente nuda
ci offriva tutto il suo splendore di pur ultracinquantenne
tutto tranne il seno sinistro
che copriva con pudore a seguito dell’operazione
operazione che non potè aimè nulla di fronte al male che ce la portò via pochi anni dopo
dicevo
la nostra L. girava come mamma l’aveva fatta (e l’aveva fatta bene)
al contrario di mia madre che pur di non farsi vedere anche solo una spalla
mi avrebbe spinto nel fuoco

dopo la spiaggia
nella doccia
attacco a cantare un pezzo che mi ossessiona
è il 1989:
tomorrow will bring (better you better me)
è la hit del momento

il cantante è un ragazzino a me coetaneo talentuosissimo
e naturalmente prodotto da quincy jones

le goccie d’acqua scendono bollenti
il vapore sale e appanna il vetro tutt’intorno

sento la mia voce per la prima volta
è lì da anni
e non l’ho mai ascoltata

il reverbero che si crea nella cabina della doccia è perfetto
l’esperienza è allo stesso tempo reale ed estatica
somiglia alle illuminazioni
le gocce si confondono con le lacrime

provo sgomento
insomma ecco qua
ho una voce
questa è la mia voce
ci posso fare delle cose

posso prestarla
posso alzarla
a volte modularla
altre volte posso abbassarla di colpo
come faceva una persona che ho amato più della vita
a volte posso mandarla in testa
se mi va posso spingerla in gola
non troppo a lungo però
posso urlarci dentro spaventando così i temerari e gli aggressori
posso incantarci uomini e donne
posso fermarla in un disco
posso lasciarla volare libera su tra le nuvole
seguendola con lo sguardo finchè posso
oppure sussurrarla e giurare amore eterno
posso bloccarla e farmi male
posso lasciarla andare e perdonare
o posso negarla proteggendola in un posto troppo chiassoso
posso centellinarla e conservarla per il mio sposo

questa è dunque la mia voce
questa è dunque la mia voce!!
la voce con cui ho strillato venendo fuori dal grembo di mia madre
è la voce che trasforma in parole e melodie i sentimenti e i pensieri
è la voce con cui saluterò tutti al momento di andare
è la mia voce
chi la rifugge non si dà pace
chi non la sente avrà un futuro atroce
chi la sente cucina e tace










 (london 13.3.2017)

la doccia ed io



il tempo passa e l’acqua fa sembrare tutto facile
ti scorre addosso come il tempo o la vita
ma non fa male

non è imprevedibile
stesso getto
stessa temperatura
niente coup de theatre
non sotto la doccia

passano i minuti e io non voglio mai uscire
è bollente
come piace a me
la pelle mi si arrossa
le mani si lessano
la testa si alleggerisce
sarà passata un’ora
un minuto
un anno?

non esco

so che dovrei finirla qui

sono pulita da un pezzo
eppur non fermo il getto
eppur non esco
sto lì imbambolata a bocca aperta e con le braccia penzoloni lungo il corpo
lascio che il calore mi rassicuri ancora un pò
non esco
nonostante sappia benissimo che
più la doccia è lunga e calda
più la fine sarà traumatica


(london 14.3.17)

08/03/17

WOMANIFESTO



non servo certo nè io nè l’8 marzo
per ricordare quanto una donna è grande
non bisogna asserire di essere femministe/i
per riconoscerne il valore immenso

faccio gli auguri agli uomini piuttosto
ne hanno più bisogno
che li vedo parecchio in difficoltà ultimamente..

una donna può tutto
se desidera
con o senza mimose

temo in cuor mio (e al tempo stesso aspetto) e lo sento imminente
il giorno in cui
l’energia la forza e il dolore di tutte le donne violate
velate
malmenate
abusate
imprigionate
sfregiate
sorpassate
ostacolate
derise
svalutate
avvelenate
sottovalutate
messe a tacere
odiate
si incanalerà in un gigante tornado
e spazzerà via l’umanità

non sono femminista
non so se sono femminile
ma di certo sono femmina

dormo a pancia sotto
proteggendo le mie ovaie con entrambe le mani

innaffio le mie cinque piantine (mezze morte) ogni mattina come fossero esseri umani in fin di vita

preparo la cena del mio amato ogni sera
non per tradizione o per retaggio culturale
ma perchè non mi vergogno di amare

le donne sono grandi
non si vergognano di nessun sentimento
figuriamoci dell’amore

D. era una gran bella figliuola
era circa il 1965 e aveva venticinque anni
andò a fare un provino per fare l’indossatrice
(la sua passione)
il suo fidanzato P. l’aspettava in macchina lì sotto e
quando la giovane e ingenua biondina
scese contenta ad annunciargli la novità
“mi hanno preso!”
il suo fidanzato commentò
“ma figurati se prendono proprio te… ma lascia perdere che ti stanno prendendo in giro…!”
e la giovane gran bella figliuola
lasciò quindi perdere il suo piccolo e sciocco sogno
rivolgendo la sua attenzione altrove
ingoiando l’entusiasmo e calciando la mano della vita che le era stata tesa

ecco
io sogno un domani senza queste piccoli ma giganti incidenti
sogno un domani con uomini più simili alle donne
attenti ai particolari
capaci di amare senza sentirsi soffocare
capaci di amare senza soffocare
disponibili a costruire
stufi di distruggere
pronti a rimanere fedeli ad una donna a un bambino a un cane a un gestore telefonico a un ideale
decisi a rimanerti accanto quando l’effetto della droga finisce
gli ospiti se ne vanno
un sacco di piatti da lavare
mozziconi di sigaretta ovunque
gli smokey eyes sono diventati occhi da pugile
è lì inizia la vita
con le crepe
le mie debolezze
le bollette da pagare
le incomprensioni
le rughe
i piedi doloranti
le frustrazioni
i lutti

dedico queste mie parole e il mio concerto di stasera
a tutte le donne della mia storia
esempi e guide luminose nella mia vita

mia madre prima di ogni altra
sorridente e forte come una roccia

mia zia Mausi e la sua morbidezza
ti ho sempre sul mio polso

le mie nonne
le mie numerose e preziose zie
esempi di coraggio e di forza
Franca… Pupa…. Lia…
le mie bellissime cugine
per non parlare delle mie nipoti favolose
le mie dolcissime e decennali amiche

sono fatta da pezzettini di ognuna di loro
per questo posso dire oggi di essere
così
sfacciatamente
bella e ricca



(londra 8.3.2017)

14/02/17

dell'amore




dell’amore
niente ho capito
mi consola il pensiero che nessun altro ne sa di più
ci scommetterei un dito

si piange si sbraita ci si trasforma e si scongiura
la coppia è nel miglior dei casi una riuscita fiction
nel peggiore
una reiterata consapevole tortura

eppur è risaputo
il cuore è solo un’invenzione
un espediente degli artisti per cacciare un poema o una nuova canzone

irrealizzabile è nella realtà
l’ancestrale magica attrazione tra i due sessi
pora nonna lo diceva
-a nonna stà lontana dalle sigarette e dagli eccessi

e ho ben seguito fin oggi
della bella nonna i precetti
ma ecco che aimè io perfino
allenata alla durezza e al distacco emotivo
mi sgretolo come una montagna di zucchero
al richiamo dell’infimo amore tardivo

ma son lucida ora e mi scuso per la lunga assenza
gente
quella morsa allo stomaco
non è amore
è incoscienza

voglio perciò esser lasciata in pace
voglio ricominciare finalmente a desiderar ciò che non posso avere
cal lightman
uomini sposati
gay
o comunque a me totalmente indifferenti
a soffrire troppo si diventa almeno
previdenti

ah l’amore!
si scansa la mollica si rosicchia la crosta
qui sottoscrivo e firmo:
sono molto più felice quando non sono corrisposta






(londra 14.2.2017)