non è chiaro come ma partirò dal mio nome “alesis” dal greco colei che difende ne vedrete delle belle e anche delle tremende no non è un blog è la mia arringa contro il flop chi mi ferma è spacciato chi mi segue è visionario
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13/05/17
ponza (ah l'amour)
t’ho dato l’acqua
t’ho dato i fogli bianchi
t’ho dato i carboncini e i preservativi
t’ho dato i miei occhi stanchi
t’ho dato i baci e il mio corpo forse già infettato
t’ho dato la terra e guidato al posto tuo l’aratro
t’ho imbellettato il mio presente
affidato il mio futuro
raccontato il mio passato
t’ho dato tutto quel pensavo di avere
non molto
potrebbe forse obbiettare il lettore
ma moltissimo
per chi non ha ricevuto nessun altro amore
t’ho dato un pasto caldo
una spalla su cui alla sera svenire
t’ho dato la tremenda visione di me sul divano con un Posto al sole
non basta o forse è troppo
mio lontana passione?
chissà se si schiarirà mai questa mia sciocca confusione
non capivo mai cosa volessero dire i maledetti poeti innamorati con
-t’ho dato corpo anima e mente-
ora è chiarissimo
anche se le luci sono ormai spente
t’ho dato rogne
ma anche piatti prelibati e ritratti
t’ho dato una via d’uscita dalla solitudine dal tuo buio
dai matti
t’ho dato un camino
t’ho dato il fuoco
t’ho dato insomma l’amore
fingendo fosse un gioco
e tu
nel bel mezzo del mio gelido inverno
te ne vai con un’altra a ponza
concludo dunque che va meglio
molto meglio
quando sono stronza
(london 13.5.2017)
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ah ah ah sempre autoironica e basta distruggili
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