02/07/13

faccio pulizia



una due tre quattro
cento possibilità
di salire sulla mia macchina
accompagnarmi a fare la spesa
darmi un bacio a sorpresa
o soltanto scegliere il silenzio al vano e crudo strazio
delle tue parole svuotate
aggressive
depresse
superficiali
e per me
aimè
essenziali

faccio pulizia
mi dispiace ma non c’è alternativa

do via maglioni mai messi
lettere ingiallite
scarpe vecchie
elimino amicizie su facebook
foto in cui sono taggata a tradimento
getto via dal frigo due mele marcie
via quella collana che non metterò mai
via anche il tuo disastroso regalo per i miei diciotto anni
una penna stilografica? non ti sei mai saputo mettere nemmeno un secondo
nei miei panni
via rancore rabbia e delusione
e le persone che mi fanno solo far male

oggi faccio pulizia
mi spiace ma sei tra quelle cose che devono proprio andar via

tutti hanno bisogno di qualcun altro
ma alcuni si organizzano
scovano il modo di ignorare il vuoto
alzano il volume dello stereo
scelgono di saltare ostacoli sempre più alti
insomma se la cavano
anche quando la notte fa paura
quando gli spari sembrano essere sempre più vicini
se la cavano da veri soldati

tutti qui intorno
hanno sempre qualcosa da dire
dovresti essere più..
dovresti essere meno..
prova a non..
perché non cerchi di…

io ho fatto tutto:
sono stata più..
poi sono anche stata meno…
e si ho provato a non…
e poi ho persino cercato di …
ora basta
chi di voi ha mai combattuto contro
il vento
l’oceano
i sogni?

faccio pulizia
non una parola in più
questa qui è pur sempre casa mia

faccio pulizia
e non voglio sentire nemmeno un commento
questa qui è la vita mia

fuori tutto
fuori la polvere
fuori le coperte troppo corte
fuori i tuoi commenti sciatti
le tue critiche incompetenti
il tuo disinteresse decennale
le tue richieste d’attenzione
attenzione a che?
stai tu attento
stai attento a non bussare alla mia porta
a non risbucare dalla finestra
a non scrivere messaggi fingendo che ti importa
da oggi per te
io sono già
morta

faccio pulizia
si ricordi bene
sono la solita arpia

ora però scendi dalla mia macchina
del resto è quello che chiedi tu stesso
e io accosto
scendi e vai per la tua strada
ingoia lo smog delle altre macchine
il fumo delle tue inseparabili sigarette
ingoia il vomito che prima o poi spingerà da sotto la tua afona gola
perché non hai amato?
perché non hai mai amato?
perché non mi hai mai amato?


faccio pulizia
non posso più permettermi
un solo chilo in più
tormentata parto per il mio viaggio
e il viaggio sarà lungo
a volte avrò sete
a volte avrò sonno
quasi sempre mi sentirò persa
ma non posso portare con me nient’altro
che i miei ricordi migliori
un paio di dischi
scarpe resistenti
la chitarra ed una penna

nessuno spazio per chi succhia il sangue come fosse una zanzara
no
non c’è più spazio per te
faccio pulizia
e quante volte non so più
una due tre quattro cento
ho cercato di dirti
il perchè





(roma 2.7.2013)

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