20/04/13

insonnia






-1.00
sarà stato il pesto  la caponata o il vino rosso?
rimango sveglia
in preda alla monotonia dell’aria ferma
non posso dar la colpa né al caldo né al freddo
so solo che non mi addormento

-2.00
leggo da mezz’ora la stessa pagina
dettagli di paesaggi campagnoli e assolati
perfetto per il mio intento
ho pensato prendendolo dalla mensola sopra il mio letto
le parole non si confondono
la vista perfettamente a fuoco
sono disperatamente lucida analitica come non mai
e alle tre di notte manca poco

-3.00
giro il cucchiaino nella tazza fumante
sembra che tisana “calming” agirà con molta calming
accompagnandomi verso il giaciglio del sonno pesante
consegno la soluzione ai fiori compressi nella bustina
aspirine malox lexotan .. e manco una confezione di melatonina!
persino il telecomando sembra dormire
in tv solo film di banfi una sit com italiana scrausa e gare di cucina

-4.00
bene ora sono davvero isolata
persino la familiare musica dell’ama si è fermata
deliro
ferma nel mio letto
un momento soltanto
te accanto a me nudo sudato e stanco
non mi aiuta di certo a prendere sonno
anzi quasi quasi ho uno slancio
ma per fortuna il cellulare è spento

-5.00
ordino le foto negli album
dio come somiglio a mio nonno!
a quest’ora c’è già chi lavora fuori nel mondo
e io non dormo
sfoglio le pagine di una vita che non è quasi mai stata mia
se non fosse per il viso di mio nonno

-6.00
che almeno canti un gallo!
il silenzio interrotto da uno sbiccheramento nel bar di fronte
ecco le prime voci sguaiate
operai baristi netturbini al termine del turno scaricatori di cornetti
e io con gli occhi sbarrati
fisso il soffitto a denti stretti

-7.00
beh ora mi alzo e mi metto in moto
tanto ormai la nottata è passata
sono pallida occhi rossi capelli in disuso
certo non sono una fata
caffè sul fuoco
doccia al muschio bianco
ma perché mi hai detto che mi amavi
così tanto?






 (roma 20.4.2013)

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