13/04/13

dal primario





è venuto il momento del
controllo dei nei
mi reco con il mio fedele amico
all’istituto dermatologico italiano
meglio conosciuto come
idi
la sveglia è già stata abbastanza invadente
ma è una giornata favolosa e io
sono profumata docciata pettinata
ho persino i calzini puliti
in vista della visita dal dermatologo
appuriamo la condizione difficile dell’ospedale
striscioni di protesta e nervosismo tra i medici
sembra che l’azienda sia l’ennesima vittima dei tagli
e sembra che il personale non l’abbia presa bene
ma il ragazzo alla cassa sembra gentile: avete una preferenza per un medico?
(gregory house è libero?..)
-no..
-allora vi mando dal PRIMARIO
(un coro di “ooooooooooh” si sente dall’infermeria)

preso numeretto e pagato ticket
l’infermiera ci avvisa che il professore manca da almeno mezz’ora
ci invita a chiedere informazioni in segreteria
cosa che puntualmente facciamo spaventati di passare la giornata in fila
trenta secondi dopo il richiamo il professore si presenta in stanza
e dopo nemmeno un quarto d’ora ci fa entrare
sembra simpatico barba bianca e cicciottello
vado ad appendere sull’appendiabito giacca e borsa
e appena l’ho fatto
il primario mi consiglia – per favore là no-
sa qui passa tanta gente con la scabbia
ah
ci sediamo e consegnamo nelle sue mani sapienti e illuminate
le nostre due impegnative
con scritto “visita dermatologica”
il primario si rivolge al mio amico
-allora mi faccia vedere la sua malattia-
il mio amico vanta due problemi di funghi ad entrambi i piedi
su uno dei due la situazione è un po’ peggiore
il mio amico fa per sfilarsi i scarpe e pedalini ma il primario lo ferma
solo
UN
piede
lo visita e si risiede
comincia una spiegazione scientifico-filosofica della natura dei funghi
che ha il suo culmine nella seguente
-lei è una persona ansiosa
è andato a lamentarsi in segreteria
ma lei capisce
io insegno in tutto il mondo
ho cattedre e specializzazioni prese in sei paesi
master presi in america e in francia
ogni tanto anche io vado a prendermi un caffè
lei lo capisce no?
 (mmmh…tre quarti d’ora per girare lo zucchero nella tazzina..?)
-lei deve essere più egoista e più menefreghista
la causa dei suoi funghi è l’ansia-

scrive su una ricetta la cura per debellare i funghi
e si impunta su un farmaco:
mi raccomando
canesten effe
(e sottolinea con la penna effe)
perché se non c’è la effe il farmaco ha l’effetto contrario
(e sorride satanico a ottantaquattro denti- comincio a sentirmi male non so se ridere o usare il cellulare)
il mio amico gli vorrebbe tanto far vedere l’altro piede
ma non se ne parla proprio
il primario lo rassicura che il tutto
senza nemmeno averlo visto
è causato da una postura sbagliata
e se vuole può fornirgli il numero di un suo amico osteopata
l’unico di cui fidarsi in italia
per capirci quello che ha rimesso in piedi wojtyla
e aggiunge che non visiterà l’altro piede fino a che non il mio amico non avrà portato
uno studio posturale
dopo venticinque minuti di spiegazione del suo curriculum professionale
finalmente si gira verso di me
-allora mi faccia vedere la sua malattia-
mentre cerco il primo bottone della camicetta che sto per sbottonare
timidamente dico: io devo solo fare il controllo dei nei..
-no non si spogli!!
-ah
-non voglio vedere i nei
lei ha un armadio? e in questo armadio ci sarà un’anta con uno specchio
-veramente no…
-bene allora lei si faccia montare un altro specchio sull’anta opposta..
-a-ah..
-quando si fa la doccia o si veste o si spoglia si metta tra le due ante in modo da creare così..la sua personale
mappa dei nei
-ah ecco..
-come se conoscesse ogni strada ogni piazza ogni fontanella del quartiere in cui vive
-..d’accordo ok però ora le posso far vedere qualche neo.. sa sono stata operata tre volte..mi hanno esportato dei nei..
mi tolgo comunque la camicetta incurante di spogliarmi di fronte a qualcuno che non lo desidera affatto
il primario (un po’ seccato)
indicando le cicatrici lasciate dagli interventi: che brutto lavoro che le hanno fatto..!!!
-suoi colleghi…
poi le vorrei far vedere un calletto su un piede e mi sto per sfilare un pedalino anche io ma…
-no! troppa carne al fuoco..
dice l’illustre primario
-per oggi basta così
(come basta così? non ha visto nulla!)
-poi ritornerà con la sua mappa dei nei e vedremo il resto..
io mi comincio ad impuntare e insisto nel denudamento del mio delizioso piedino
lui messo alle strette guarda il calletto e mi apostrofa::
conosce il credo?
io spazientita ma sollecita
comincio a ripassare mentalmente le varie preghiere che conosco dagli scout
..santo santo padre nostro ave maria…ma il credo proprio no..
-compri il credo in farmacia
(scopro che è quell’aggeggio che porta via le imperfezioni cutanee dei piedi)
e rimuova il callo o verruca
io non posso farlo perché vede- non ho gli strumenti-
(??????????????????????????)
mi comincio ad agitare come una barchetta in una tempesta in alto mare
-senta può guardare anche qui sul viso (indico la zona) sa mio padre ha avuto un melanoma maligno facciale e dunque ….
-lei da suo padre non ha ereditato il melanoma
ma:
l’ansia

due impegnative sprecate
una mattinata buttata
un primario con patta aperta e fuori di capoccia
una seconda occasione in cui mi si chiede di “non” spogliarmi
i miei poveri nei crescono frastagliati e indisturbati sulla mia pelle candida
ma che accidenti di medico sei??
non mi ha praticamente visitato aiutato non ha né rimosso il problema né cercato di capirlo
non ci ha fatto parlare né spogliare

credo o non credo
mi toccherà andare da un altro medico
sperando che questo
o non veda l’ora di vedermi nuda
o almeno che si sforzi di farlo in nome del ruolo ricoperto

-dite la verità:
IDI sta per IDI-OTI?!

ps
i fatti descritti sono realmente accaduti e sono gravissimi in un sistema che si descrive democratico e basato sulla gratuità della prestazione sanitaria e l’assistenza al paziente
se domani dovessi morire con un melanoma fulminante
e sembra il titolo di un film di stephen king
sapete già chi subirà un processo per omicidio colposo:

il primario





(roma 13.4.2013)


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