17/11/12

cos'altro viene giù assieme alle lacrime





alla prima scena scema
del film di turno
dove il padre scontroso e severo finalmente fa al figlio: sono fiero di te
quando le due sorelle in conflitto perenne si rincontrano e si spiegano dieci anni e dieci chili dopo
se il protagonista deluso dalla famiglia dalla moglie dai figli dalla compagnia telefonica abbraccia il suo migliore amico che gli garantisce: potrai sempre contare su di me
quando la figlia sul letto di morte della madre malata le dice ottimista – ce la farai
insomma in quei momenti clou del cinema americano che prima o poi arrivano sempre
nei film più seri ne compare uno soltanto
magari alla fine
nei film di cassetta invece ce ne sono tre quattro se non addirittura cinque
beh in quest’ultimo caso
-vi sconsiglio di starmi accanto al cinema-
in caso contrario vi ritrovereste una lumaca seduta al vostro fianco
umida e appiccicaticcia mi aggrappo senza ritegno al vostro braccio
piangente trucco colante e tirante su con il naso
ah e non ho mai
il fazzoletto
sin da piccola
ho sempre pianto tanto
alla minima emozione fuori posto
mi è sempre servito davvero molto poco
per azzerare in un attimo il contegno
e dar sfogo a quel semplice sintomo di sensibilità o come altri lo chiamano
fragilità o emotività o debolezza o paraculità o idiozia
eppure ultimamente sono in pensiero:
da un pò le lacrime si fanno attendere
sarà che mi sono comprata delle galoches
un impermeabile
un cordless con schermo che svela il numero chiamante
ah e un pianoforte
mi sono sempre chiesta cos’altro venga giù
assieme alle lacrime
cosa scende insieme a quell’acqua che bagna le guance?
scende l’ansia? il dolore? scendono i pensieri? scendono le lettere accumulate? i rimpianti? le fotografie delle amate zie?

le lacrime
simili ad acqua salata e tiepida
le lacrime
sembrano avere vita propria
il corpo e la mente non possono nulla su di loro
il loro corso è ogni volta un’incognita
a volte non ce la fanno nemmeno a salire fino agli occhi
deboli impaurite e troppo a lungo azzittite
si fermano in gola
a volte invece si fermano speranzose sul ciglio degli occhi come in attesa di chissà cosa
altre volte si bloccano e si asciugano dignitose già all’altezza degli zigomi
certe volte arrivano addirittura a bagnare il bordo della mascella per poi cadere nel vuoto
se si sta sdraiati e stesi su un fianco
le lacrime scendono dall’occhio
bagnano la tempia sconfitta e formano una tenera pozzetta sul cuscino
altre volte non si asciugano imperterrite finchè una mano che ci accarezza il viso
le prende nel palmo e le bacia con rispetto
per mia parte
io le ho sempre accolte e rispettate moltissimo
le lacrime
perché così come i gatti
si fanno i cazzi loro
se ne fregano degli ordini impartiti dagli altri
se ne fregano se quello non è proprio il momento giusto
se ne fregano se così rovineremo tutto
se ne fregano se volevamo sembrare tutte di un pezzo
le lacrime
vengono giù
non aspettano
suggeriscono con il loro impeto discreto
che qualcosa va visto meglio
che qualcosa forse è andato perduto
che qualcosa potrebbe essere ancora recuperato
le lacrime
saggiamente
se ne fregano del rimmel
delle lenti a contatto
del tuo look rovinato
le lacrime arrivano e basta
quando vogliono loro
e come un acquazzone o un funerale
non puoi far altro che aspettare che passino
o meglio ancora
puoi metterti in finestra a contemplare le gocce
o sederti sulla panca a cercare anche solo una frase di senso nell’omelia del parroco
dunque ecco che mi metto lì ad ascoltare cosa mi vogliono dire
le lacrime e tutto quello viene giù con loro







(roma 17.11.2012)

1 commento: