21/11/13

tesò e copertine di vogue




hai una nuova allieva
ti avvisiamo che è un po’ particolare
va gestita
parla parecchio
può sembrare spavalda e sicura di sé ma è molto insicura
però sa cantare e il fatto che sia logorroica dipende dall’ansia

-nessun problema! (ottimista e incosciente)
incontro una mia fidata allieva che mi avverte che già non la sopporta più
fanno un laboratorio assieme
-è fanatica e pensa di saper cantare anche se non ha mai fatto una lezione di canto…
(e correttamente aggiunge: e in effetti sa cantare) e parla sempre!!
la povera allieva dall’undercut aggiunge sfiancata e demoralizzata
-se si iscrive al lab con noi mi Scancello da scuola!
le mie allieve sono tutte sensibili
emotive
instabili
drastiche
assolutiste

mentre cerco di farmi un’idea sul come affrontare una personalità così complessa
mi accorgo di essere osservata
dopo un po’ si fa coraggio e con un fortissimo accento romano verace
mi chiede se sono l’insegnante de canto
…ss—si
si presenta e va per raccontarmi vita morte e miracoli
in un minuto sono investita da una marea di parole e poi una domanda
-tesò
(!!!!!!!!!!)
me spieghi la differenza tra n’insegnante de canto e un vocal coach?
a quel confidenziale quanto fuori luogo apostrofo “tesò”
vedo dietro di lei due delle mie allieve storiche che assistono alla scena pallide e sbigottite
già immaginano l’indomani il mio nome sul messaggero accanto alla parola preterintezionale

preparatissima
invento una telefonata urgente da fare
scappo e non torno più
sento dunque che per la lezione dovrò fare appello alle mie innate ed infallibili doti di
intuitività determinazione autoritarietà psicologietà
diom’assista

ecco arrivare la sua lezione di lì a pochi giorni
la sua fisicità e il suo look non la valorizzano
rotondetta
sciarpa giallo-rossa della maggica
occhi celesti e un ombretto dello stesso colore messo molto più su delle palpebre
meches antiche come la mia radiosveglia
maglietta scollatissima con reggiseno a balconcino in vista rosa shocking
ciondolo gigante con quattro scritte argentate che si intersecano ingenuamente A-M-O-R-E
jeans con riga dorata a vita alta
stivaletti fucsia stile madonna dopo il brutto incidente
-io in confronto sembro greis chelli-

non è nemmeno sulla soglia che già comincia a parlare a macchinetta
dice: lo sai che nella “tua” stanza hai il mio grande amore?
non la riesce nemmeno a nominare
dall’emozione
guardo nella direzione del suo sguardo
capisco che fissa una foto di un poster
è la tatuata amy winehouse
nella foto l’artista sballata cerca di avvicinarsi a quello che le sembra un whisky
ma è solo
il microfono
la nuova arrivata parla per 6 minuti e 48 otto secondi della winehouse
ad un tratto si ricorda che è trapassata e corregge il tempo di un verbo coniugandolo al passato
facendo questo si fa un fugace segno della croce
mi richiama tesò e aggiunge
(in una stanza circondata da poster di ella fitzgerald billie holiday aretha franklin whitney houston..)
-si ste negre so brave e è verissimo so pazzesche
però amy…
mi credi che non je riesco a andà dietro? se mi fai fà un pezzo de adele è tranquillo
ma a amy non je riesco a andà dietro!
le chiedo come ha cominciato
mi racconta del perché ama il canto
dice che non me lo riesce bene bene a spiegà
dice che la fa sentire sé stessa
-c’hai presente billy elliot?
vabbè lui ballava ma quando gli chiedevano perché ballava lui rispondeva
perché mi fa sentire libero
ecco pur’io mi sento così

un brivido attraversa la mia spina dorsale
so cosa mi sta succedendo
ogni tanto
mi capita
mi capita di sentire l’altro
percepisco quello che sente
anzi lo sento proprio
l’emozione di qualcun altro mi entra sotto la pelle prepotente e non posso impedirlo né forse
voglio
ecco che mi sta capitando proprio adesso
davanti a questo personaggio a metà tra harry potter e bianco rosso e verdone

poi comincia con la cosa dei quarant’anni
-se può comincià una scuola de canto a quarant’anni?
dovevo cominciare prima quando mia zia che era ricchissima me voleva pagà una scuola di musica
poi è morta porella (si rifà il segno della croce)
tutti proprio tutti tutti dicevano che c’ho una bella voce
pensa che al mare quest’estate cantavo dentro l’acqua
e si sò fermati in due a chiedermi se ero una cantante..
non sò riuscita a fare niente di quello che potevo
pensa che io a vent’anni ero bellissima
potevo fare la modella ora non me vedè così
immagina 15 chili di meno e più giovane
mia madre e mia zia però m’hanno strappato tutto il book
a quest’ora potevo stà sulla copertina de vogue!
a vent’anni già cantavo e non sai come disegnavo bene…potevo fare la stilista..
lo sai qual è il problema mio tesò?
che non ho portato a termine niente nella vita mia


c’avrà le meches di mia nonna
il trucco di moira orfei
le scarpe di una tronista
il ciondolo di califano
l’aspetto della sorella romana di samantha fox
la parlata de una popolana
ma io la trovo

fantastica

mi hanno consigliato di arginarla
gestirla
dirle (tatticamente) che parlare troppo fa male e logora la voce alla lunga
smontarne la sicurezza
ma io non sto facendo nulla di tutto ciò
ha una gran voglia di fare musica
una gran paura di fallire di nuovo
una passione per amy winehouse
un’ansia che la divora
mi confida che i genitori e il fidanzato (lei ha un fidanzato) non ce la fanno più
perché dicono che parla sempre
allora riesco ad intervenire con il primo argomento consistente della lezione
-prova a parlare la metà di quello che fai ora
e il resto
lo scrivi
-?? come?
-si il resto lo scrivi
non c’è mica bisogno di dire tutto quello che si pensa
agli altri
dammi retta scrivi scrivi scrivi
mi guarda come illuminata
è d’accordo e mi chiede conferma quasi sussurrando “dici tesò?”

sento che faremo cose
ha un modo di ascoltare come se lo facesse con tutto il viso
ha un modo di porsi come se stesse consegnando nelle mie mani le sue adorate perle ingiallite
sta cercando qualcosa
qualcosa che è rimasto incastrato tra i fili della rete che ha costruito e in cui è rimasta intrappolata
qualcosa perso nell’oscurità degli affannosi giorni uguali a sé stessi
io sarò quella che regge la torcia




(roma 22.11.2013)

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