29/11/13

eros 'n ecsa




tu respiri
io respiro
non c’è più molta aria qui dentro
ma tu respiri
ancora
e respiro anch’io
ancora
azzardo: dobbiamo uscire
tu fraintendi e per un attimo smetti di respirare
pochi minuti ci separano dal somigliare a
moscerini che hanno impudentemente volato in una scatola
poi chiusa e riposta via per il cambio di stagione
chissà se scatterà un allarme
oppure se moriremo
senza aver assaggiato e senza veleno
il pensiero balla veloce e fuori tempo
le parole stentano e tirano come fossero un crampo
il tuo cellulare prende?
a che piano saremo?
perché hai scritto quel messaggio se poi sei sparito?
mi tolgo la giacca e la getto a terra
c’è odore di cenere di sigaretta spenta
schiacci il pulsante con il cerchietto rosso
assistenza guasti
nessuna novità
il pulsante non si illumina
né fa scattare una sirena
nè parla
né suggerisce una via di fuga
ma
tu respiri
io respiro
taciturni e orgogliosi
affronteremo il nostro orale destino
il mio cellulare è scarico
il tuo non prende
impossibile immaginare qualcosa di peggio
per due come me e te
affetti dalla stessa fobia
ingoiati da un palazzo affamato
che romanticheria
per caso qualcuno sa che sei qui e potrebbe venirti a cercare?
smettila di guardare nel vuoto
sono qui davanti a te e ne avrò ancora per poco
pensi che ti metterai ad urlare?
pensi che queste scarpe mi stiano male?
trovo affascinante il tuo modo di centellinare
le parole

tu respiri
io respiro
ai piedi un formicolio
le pareti ci vengono un po’ incontro
dal tuo alito posso quasi indovinare cosa hai mangiato fumato mentito
tu respiri
a fatica
io respiro e ti guardo
imponente introverso e sfuggente
ti ho sempre trovato parecchio
attraente

accidenti l’ho detto ad alta voce
e tu ora mi guardi stupito
quasi un sorriso
respiri e ti suda un po’ il lato destro della fronte
una goccia scende lenta in agonia
sto quasi per prenderla e farla mia

straparlo scusa
non c’è più aria
mi tremano le gambe
mi si chiude la gola
l’ultima immagine che ricordo
il tuo viso che si avvicina
le tue labbra mi colgono impreparata
il tuo bacio a lungo desiderato
giunge finalmente
e mi toglie il fiato

letteralmente





(roma 29.11.2013)

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