25/09/12

nel mio giardino





dovevi solo rimanere
seduto
come fanno gli altri
a me sembrava così facile
non stavo chiedendo troppo
e invece mi sbagliavo
potevi ordinare un rhum con ghiaccio
un po’ di patatine
fingerti saggio
ma hai scritto invece la fine
sapevi come fare
e sapevi che mi avresti perso
a nemmeno metà del nostro viaggio
dovevi solo rimanere
sentirmi
guardarmi
mettere un piede nel mio
giardino
come fanno altri vicino dietro davanti a te
vedi?
sono tutti qui
seduti
attenti
silenziosi
non a tutti piace quello faccio
ma
per curiosità rispetto o noia forse
rimangono e tacciono
e proprio tu
invece
tu con la scritta
troppo sexy per lavorare
sulla maglietta
non riesci proprio
a farlo
non puoi proprio rimanere
seduto
attento
silenzioso
o anche soltanto
incuriosito
è tutto qui:
quello che faccio
è quello che sono
quello che dico
è quello che so
e quello che so
è quello che vedo
e quello che vedo è che
tu te ne vai
senza un saluto te ne vai
prima che io salga sul palco
prima che io stacchi un pezzetto di me
e te lo dia in pasto
prima che avvicini il microfono
prima di rischiare di sembrare
come ogni altro
ah ma io non ho bisogno di te
guarda quanta gente c’è
qui per me
qualcuno mi stima
qualcun altro mi sfida
dovevi solo rimanere
senza
per una volta
parlare
schiacciare
prevalere
emergere
brillare
mi scoccia dover metter a verbale
che molti
molti altri farebbero carte false
per prendere il tuo posto
ma scusami
me ne rendo conto solo adesso
io ti ho veramente chiesto troppo
re della foresta
ho preteso molto di più di un tuo
come è andata?
avrei voluto io chiederlo a te una volta tanto
come è andata?
avevo immaginato un vero amore
avevo sognato di poterci essere io
laggiù accanto a te
dietro tutto quel rancore

ma oltre ad un gran senso dell’umorismo
qualche ferita di viaggio
un po’ di barba
e lo sguardo distratto
non ho trovato altro
che un uomo fragile
polveroso e
forse

pazzo





 Stay
Alessia Piermarini
(PG Major 7)


(roma 25.9.2012)

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