06/09/10

seppelliscimi




seppelliscimi dentro il tuo giardino voglio starti vicina sotto terra non darò alcun fastidio lascia che i vermi mi tengano compagnia e i fiori crescano sulla mia testa non chiederò un pò d’acqua e non chiederò aiuto non ti voglio così non ti voglio così non pensare che sia pazza solo non ho mai avuto nessuno così vicino e non ho paura di sentire freddo o di gridare nella notte seppellita viva ho solo paura di perderti come se mai ti avessi avuto ricordati di dire a tua madre che c’è una donna che ti ha amato meglio di lei e dille anche che quella donna è a pochi passi da lei e non la lascerà prendere il controllo non ti voglio così non ti voglio così e chiedimi allora se sono pronta se sono mai stata pronta e ti urlo la verità che sono pronta dal momento in cui mi hai fatto la tua prima critica dal momento in cui mi hai detto di essere innamorato di un’altra non preoccuparti non sento freddo e non mi stanco qua sotto solo ho voglia di cantare e qui la terra si fionda nella mia bocca appena tento di respirare e non me lo posso molto permettere ora mi immagino che cammini scalzo sull’erba del tuo piccolo giardino e immagini le mie labbra violacee sfiorarti il viso e le mie coscie liscie e fangose stringerti come in una morsa e la mia voce rauca intonarti la tua canzone preferita previous cats mi chiedi se sono pronta no non sono pronta non lo sarò mai nessuno è pronto a morire nemmeno se si è già sulla buona strada come me adesso ma immagino che pensi a me ma non ti voglio così non ti voglio così pensi che avresti potuto dirmi che volevi solo me e avresti potuto fare l’amore senza pensare al domani e invece di pensare al domani e non fare l’amore ma tua madre ti porta un bicchiere di limonata e con questo caldo ci vuole proprio io non sento caldo e quasi non sento più le dita dei piedi e mi sembra di non ricordarmi l’ultima volta che ti ho parlato non mi ricordo cosa ci siamo detti impauriti dall’odore della complicità comincio a perdere l’unica cosa buona che ho mai avuto la memoria non è vero sono anche una brava cuoca e ora che diavolo mi viene in mente? ora che le forze mi abbandonano mi invento una ricetta con quello che trovo qui sotto: posso far rosolare due tre vermetti in padella poi aggiungere radici, terra e un pò d’acqua scolare la pasta al dente e servirti il tutto nell’incavo della mia schiena uno dei punti più desiderabili del mio corpo lo sapevi? certo lo sapevi perchè ti ho detto di spogliarmi prima di adagiarmi nella terra fredda e di guardarmi per una volta nuda di guardarmi per l’ultima volta ma non ti voglio così non ho ti ho mai voluto così penso solo che devo andare e che ti sentirai molto solo lassù senza me devo starti vicina

(05.09.2010- New York)

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