17/09/10

la mia tipica giornata a new york


mi incontro con il produttore degli artisti che mi fanno sbroccare e che inseguo da mesi dopo aver ingoiato 35 gocce di valeriana riesco addirittura a sostenere una conversazione regolare come una grande e lui mi dice quando pensi di tornare.. ma giusto il tempo di sistemare la questione con le scuole farmi licenziare e farmi mandare un pò di accidenti fare qualche concerto...far prendere un infarto ai miei e spezzare il cuore di un paio di uomini e poi entro la fine di ottobre sarò già di nuovo qui disponibile a lavorare e pensare al nuovo progetto insieme...sono vestita come una hip hopper sotto ma sopra ho una maglietta aderente che non lascia spazio all’immaginazione anzi glielo toglie del tutto ma sento che quello che ho da offrire in fondo è molto più di un paio di tette sode meno male pensa tu se dovevo contare su quello ero fregata cool very cool coolissimo e let’s keep in touch mi incammino in una new york che veramente ti toglie il fiato da quanto è bella oggi con il sole e un’aria fresca che sembra suggerirti fallo ne hai la capacità abbi il coraggio e allora mi metto su una panchina di fronte a un negozio che si chiama eataly una genialata per i cretini che vanno a new york e hanno nostalgia del cibo e dei sapori italiani tipo appunto me..c’è un detto a new york che dice when in rome e significa quando si va in un paese straniero si devono acquisire le usanze di quel luogo e non rimanere ancorati alle proprie...ecco appunto esatto...mangio un terribile panino da me preparato con burro formaggio arancione e pomodori e poi prendo un autobus che miracolosamente mi porta sulla parte east di new york che mi piace moltissimo dove c’è l’ospedale dove lavora la biologa assassina di topi che è diventata una mia conoscente piacevole non me la sento di chiamarla amica come lei si autodefinisce nel nostro rapporto comunque la raccatto e finalmente prendendo un taxi come due vere strafiche andiamo alla fashion cioè una sfilata di moda dove mi ha invitato il mio amico avvocato naturalmente la biologa salernitana che è anche fotografa salernitana fa foto alle scarpe pitonate verdi tacco 15 della sua amica e poi fa la foto alle mie adidas marroni non mi vergogno affatto di essere vestita a metà tra una normalissima hipster niuiorkese artista e una eccentrica radical chic monticiana quindi mi aggiro nella sala accanto a modelle e stangone con una notevole noscialans in me innata...dato che mi annoia la bellezza altrui comincio a fare l’idiota e comincio a prendere le pose delle modelle e a farmi fotografare accanto a una macchina di lusso accanto all’avvocato di grido accanto a un bicchiere di acqua colorata frizzante e coinvolgo nelle foto cretine gli altri due attrezzi che da un pò di tempo mi seguono nelle mie avventure la biologa assassina e l’africana napoletana ci mettiamo a mordere collane e a mostrare sederi improbabili e espressioni sexy/sognanti facciamo una pena infinita o siamo le migliori non importa so solo che è divertente prendiamo autobus e sull’autobus succede l’insuccedibile mentre stiamo continuando a fare chiasso e fare foto in pose da lap dance sulle sbarre del povero autobus arriva un tipo con tutte chiavi e attrezzatura attaccati al corpo e senza spiegazioni o presentazioni ci dice non senza imbruttire che non è permesso fare foto e dice alla povera biologa cancellale io sto per intervenire ma confido nella faccia di tolla della biologa che infatti non mi delude e fa finta di cancellare le ultime foto scattate e questo tipo si risiede e per tutto il viaggio ci controlla con uno specchietto retrovisore che suggerisce l’africana usava renato pozzetto nei film porno che meraviglia! dopo questa avventura ci avviamo verso cinque dove raccattiamo l’altra bruciata francese nera incazzata che ultimamente si sente molto meglio le preghiere gli funzionano e sorride spesso forse perchè ha trovato i vestiti giusti per la sfilata di domani comunque acchiappiamo lei e altri due scoppiati e andiamo dopo aver cenato dividendo una pizza cartolina e una bistecca poco cotta però la biologa non è molto contenta perchè dice che gli è capitata la parte con l’osso e grassa e non c’ha mangiato un bel cavolo e dice che io invece ho mangiato tutta la parte con la carne buona che è anche vero ma come si dice a chi tocca n’ s’ingrugna qui mi sembra che del film eat pray love io mi occupo solo della prima attività sono una persona spregevole ma nel frattempo l’africana la stiamo perdendo perchè l’abbiamo fatta strapazzare troppo e le si chiudono piano piano gli occhietti e si avvia verso la ninna ci dispiace ma la notte è lunga e andiamo verso una festa organizzata da un nostro amico williamsburg che somiglia a george michael quando tutti pensavamo ancora che fosse etero e ci illudevamo che la chitarra che portava appesa a tracolla la sapesse suonare veramente e ci siamo veramente tutti il mio fantastico roommate afroamericano mc asciugatore sembra un lord inglese si è vestito proprio bene e sta in forma stasera ha già proposto a cinque ragazze di fare sesso a 4 dollari l’ora e poi cè la svizzera fotografa che è triste perchè me ne vado e mi chiede ancora della mia situazione sentimentale che non esiste ma è molto dolce e le dò corda ci sono il russatore di rode island amico di george michael e molti altri amici per la prima volta parlo con un francese rasta occhiazzurrato che è il sogno erotico di tutte le donne della compagnia ed è anche vestito molto bene però l’unico difetto è che è francese ma questa non è colpa sua e comunque se lo fai parlare in inglese il problema dovrebbe essere risolto bevo un cucumber vanilla cosmopolitan e visto che mi piace lo propongo al mio amico rooomate mc che mi dice naaah io non bevo cosmo sono un uomo quindi apprendo che il cosmo è robba da squinzie e prendo in giro alla mia destra la biologa assassina di topi e alla mia sinistra l’arrogante e polemico sexi francese rasta e la serata scorre via piacevole e stuzzicante torno a casa tardi e sono confusa e felice e mi ricordo che tra due giorni devo tornare nella mia madre patria e non so se mi prende più male perchè è madre o perchè è patria.

(17.09.2010 new york)

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