08/09/13

malditesta



che malditesta
devo proprio andare via da questa festa
la gente mi fissa
si vede che non sono più la stessa

caffè e latte scaduto
un viaggio segreto
annullato
meglio che mi lavi la faccia
e che metta su il mio vestito più scollato
via delle sale 25
la zona la casa il portone
sono gli stessi di sempre
ma io non ritrovo più le molliche
droghe giù nel lavandino
visi struccati ma perdutamente rivisitati annullati dannati
bugie nel portafoglio
si avranno tutti quanti ragione
ma qui intorno a me io non ce li rivoglio

ma chi siete?
tracce della mia gente
tutte sparite
di che parlate?
non capisco una parola di quello che dite tutte
stronzate

che malditesta
forse dovrei cominciare ad andare a messa
nemmeno una rissa
devo proprio andare via da questa festa

dov’è che sono le patatine s. carlo
i fonzies
l’aranciata e la sprite
dov’è che trovo
un po’ di vino bianco
un disco di madonnna o almeno di miles
dov’è il bagno
dov’è che si può parlare conoscere smettere di digitare
vomitare
dov’è che ogni volta precipita un sogno

ruggine sulle mie giunture
spavaldi i miei occhi un tempo spaventati
sfrontata e delicata
mi ritrovo qui senza una sola vera meta
ma che ci faccio io qui
questa non è più la mia festa
questa è la vostra
birre tiepide
pupille dilatate
cassa in quattro
quasi quasi me ne vado via di soppiatto
rubo un quadro di matisse
manco fossi occhi di gatto

sguardi annoiati
uomini dalle carriere mozzafiato
donne belle come abajour di mozambico
siete sereni
lì appollaiati su un manto di guano?

che malditesta
sta nascendo un fiore nella mia testa
mi offre una pasticca
devo andarmene da questa montagna di immondizia
perversa
statica
stantia
immensa
viene verso di me mi sta per raggiungere
pochi istanti e sarò completamente sommersa

che gran malditesta
sarà venuto il momento di iscriversi in palestra
non sono all’altezza
c’è un tizio accanto a me che non si sposta




(roma 8.9.2013)

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