02/12/12

il blues e altre malattie







eccolo arrivare il blues
molto tempo fa.. direi decenni fa…
eccolo che arriva alla fermata della metropolitana
Laurentina
si presenta piacere il blues..
piacere alessia ho letto il tuo annuncio..

mi arriva sotto la spalla
ma già mi comanda
è piccolo determinato e suona la chitarra
anzi direi piuttosto che la strazia
e vuole un cantante, maschio, non una “femmina”

capisco subito che è il mio uomo
da subito mi tratta come un essere inferiore
in saletta, al bar, davanti agli altri musicisti alle prove…
il repertorio?
solo pezzi decisi da lui: su questo è perentorio.
e io giù a cantare e a studiare e a sputare il sangue su quella musica maledetta
perché lo volevo, volevo lui la sua spocchia e pure la sua sfrontatezza
lui non aveva occhi che per la bellissima fidanzata e a volte anche per qualcun'altra
ma mai io la fortunata
i miei occhi su di lui
le mie orecchie ai dischi di Muddy Waters e Aretha Franklin
non sono serviti a molto
ai miei desideri rimasti sospesi

tante volte ho cercato di capire “cos’è il blues”
sui libri si legge….la pentatonica….il giro “primo/quarto/quinto” …gli accordi di settima….
naaaa

ho io la mia risposta, ce l’ho da decenni
il blues non è qualcosa che puoi leggere su un libro
comprare o farti insegnare

il blues è una mancanza
è quello che senti quando ami qualcuno che ti tiene a distanza
ti toglie il fiato ma purtroppo non t’ammazza
e non hai altro con te
che un po’ di note per dire…..










il blues (parte seconda)



passano i mesi gomito a gomito con il blues
la mia cotta è diventata una sfida
studiavo i pezzi
arrampicavo la voce
cominciavo a diventare piuttosto bravina
ma a lui sembrava non bastare mai
voleva più energia più sofferenza
su tonalità irraggiungibili e maschili per giunta
se mi azzardavo a chiedere di cambiare la tonalità
minacciava di sostituirmi al volo e senza nessuna difficoltà

ma a me il blues cominciava a piacere proprio parecchio
a lui invece sembrava interessargli soltanto il mio orecchio
si suonava si litigava si facevano concerti nei club più malmessi
poi si tornava in sala si suonava si litigava di nuovo
i motivi sempre gli stessi
sarà che da sempre scambio per attrazione
lo scontro tra i due sessi
più lui mi trattava male
più sembravo certa del suo amore
per non parlare poi dei suoi sbalzi d’umore
se un giorno entusiasta mi ricopriva di complimenti
il giorno seguente mi teneva il muso senza motivazioni apparenti
ma il blues si sa
o si ama o si odia
e io non lo odiavo affatto
accidenti

un giorno d’estate
si soffocava in saletta
suonavamo thrill is gone di bb king
lui nella sua salopette jeans
accaldato si toglie la maglietta
a petto nudo e ad occhi chiusi si lancia in un assolo
le dita sudate scivolano sulle corde come fossero slide
è concentrato scocciato ispirato nervoso
suona come fosse un sopravvissuto

vi posso dunque giurare che il blues è molto più di un dolore al petto
è vento e fiamme che ti sollevano il corpetto
una volta che l’hai provato non hai più scampo
in un attimo ha annebbiato il più fine intelletto
ecco perché dicono che chi fa il blues

è (per sempre) maledetto








il blues (parte terza)


una sera dopo le prove a san lorenzo il blues mi fa:
ti va di bere una cosa nel pub qui accanto?
io il blues un tavolino e due birre calde
se esisteva qualcos’altro al mondo in quel momento
a me non era dato di saperne

muddy water buddy guy e aretha franklin -ricordi sbiaditi
i dischi consumati fino ad allora -tutti rigati
i miei malditesta ricorrenti -del tutto spariti

nel mio viaggio a mare aperto con il vento tra i capelli
non avevo però fatto i conti
con l’alta marea e con i suoi improvvisi scogli:
la cameriera del pub protagonista dei suoi sogni
qualche anno più di lui
qualche misura più di me
un’anonima creatura con un maglione di lana grezza marrone
maglione: fuori moda - lei: fuori ogni tentazione… non diceva così la canzone??
lui all’improvviso si avvicina così tanto da potermi baciare
e con cattiveria ingiustificata e disarmante mi confida indicando la tipa:
-----la vedi quella?.. quella –a fascino- ti mangia in testa..!-------
meno male che in alcuni momenti
interviene la censura emotiva
la mente o quel che resta di lei censura il troppo
si tinge di prati verdi ed unghie viola
mi spedisce così in alto che i due puntini neri che scorgo
sembrano due formiche in un pub sfigato o un’oliva che parla con una suora
rimando il vomito a poco dopo
giusto il tempo di finire la birra
mentire: ho un cerchio alla testa
prendere il tram ed abbandonare la festa
proprio in quell’occasione cominciai a mischiare
sentimenti all’apparenza contrastanti:
due etti di passione
mezzo cucchiaio di frustrazione
170 grammi di voglia di rompergli tutti i denti
il conflitto divenne dunque il nostro menu del giorno
ognuno di noi due si sentiva un grande chef
il servizio filò liscio fino al momento in cui
un fumo nero cominciò ad uscire dal forno
la domanda venne perciò spontanea:
possono due chef lavorare e sopravvivere in una stessa cucina?
no
se uno dei due è uno spietato bluesman
e l’altro è una ragazzina ferita







il blues (la rivelazione)

è il mio compleanno
dopo più di un anno di tormento
svelerò quello che sento
dirò al blues tutto quanto
anche i bluesman più tosti prima o poi
hanno un cedimento
gli indizi portavano tutti ad una sola evidenza:
la cosa non era certo reciproca
ma io
non potevo più tenere a freno quell’ansia tipica
l’ansia di chi non può più aspettare
deve informare conoscere agire prima di impazzire

mi decido dunque a sfoderare la mia arma migliore
voi penserete al canto
a una minigonna vertiginosa
a un rossetto color sangue
a una spaghettata favolosa
niente di tutto questo
scrivo un biglietto:
si può forse resistere alla carezza della mia penna
o all’ironia di una donna?
Un amico fece da piccione viaggiatore
e il blues fu raggiunto dal mio biglietto d’amore

ecco che poco dopo squilla il telefono
è il blues
-posso passare da te- sei in casa?
mi partono immediatamente le fantasie sul vestito da sposa
mi bacerà subito o ci diremo prima qualcosa?
noterà il mio nuovo taglio di capelli stile madonna-prima-maniera
o sarà abbagliato dai miei occhi già pieni di “dove mi porti stasera?”
suona il campanello
entra il blues e come sempre è troppo bello
guarda un po’ a sinistra e un po’ in basso
strano è il tipico atteggiamento del criminale che mente al processo
ci sediamo in cucina davanti ad un caffè
io sfoggio un innaturale sorriso a tutti denti
lui continua ad evitare i miei occhi impazienti

…..possibile che una piccola crepa si stia già formando proprio in mezzo al petto?...

lui prende la parola dopo un sospiro
ringrazia del biglietto:
-senti alessia…
io: si?!
-tu sei una donna.. simpatica…carina…di talento….MA..
ma……?
ma….
ma…???
a quel “ma” sento che la crepa non era solo un sospetto
si allarga come una macchia d’olio e somiglia parecchio all’infarto

-…ma è nata come ‘n’amicizia…te vedo come un’amica e nient’altro mi dispiace..

buio totale
spiace a me di non avere un bel finale
non ricordo altro che
un gran dolore
nessun medicinale
niente ospedale
ah si e un incontrovertibile dettame nella mia mente geniale:

mio caro blues
è proprio ora di andare

dieci anni dopo
la mia cartella clinica di rilascio


                                                 il paziente presenta:

-scarsa autostima
-rapporto conflittuale con l’altro sesso
-propensione al vittimismo
-tendenza alla dipendenza ossessiva e al masochismo

    ha perciò sviluppato:
-una realtà parallela rassicurante
-una serie di contorte tattiche difensive

con probabile conseguente contagio del blues e di altre malattie





FINE



p.s.
se siete arrivati sin qui e se siete curiosi di capire come questa esperienza mi ha "formato" artisticamente...
canterò e suonerò un pò di blues con il mio trio nel progetto:
"Il blues e altre malattie"


  • 18 Gennaio per il Festival Blues della Casa del Jazz di Roma
  • 30 Gennaio B-Jazz (ristorante della Casa del Jazz)
  • 7 Giugno- Aperiif sound Biblioteca Comunale di Lanuvio



Dr Feelgood
Aretha Franklin




(roma 2.12.2012)



1 commento:

  1. Che bella storia di passioni!
    Che dire.
    Speriamo che il contagio si diffonda a macchia di blues.

    Da un runner distante per poterti applaudire dal vivo un " in bocca al blues " e falli sognare.

    Ciaooo easy runner.

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