06/07/12

liberami



liberami
anche solo per un’ora
tra queste maledette sbarre non passa un filo d’aria
ho bisogno di toccare i fiori
fiori che ho sempre schifato e odorare la terra
bere acqua da una fontanella
baciare un uomo simpatico
preparargli una panzanella
liberami
non ho fatto male a nessuno
e sto dentro per un malinteso oscuro
qui mangio di schifo e dormo pure peggio
faccio incubi e ho pure avvistato uno scarafaggio
abbi un po’ di compassione
non vedi come sono pallida
ho le unghie lunghe
i peli sulle gambe e una gran brutta ricrescita
liberami
fammi uscire per una sola giornata
giusto il tempo di scrivere il mio blog
farmi una ceretta
e una telefonata troppo a lungo
rimandata
liberami
te ne sarò riconoscente
per sempre
ho voglia di bere latte con il succo d’albicocca
mentre spalmo sul pane due tre centimetri di nutella
di litigare e far pace con un mio amico caro
mettermi a contrattare a porta portese
solo per lo sconto di un euro
qui è molto buio
umido
mi sento mancare
bloccata in tre metri quadrati
privata dei miei diritti naturali
sospesa tra la verità e la mia verità
non ricordo nemmeno più come è fatta la realtà
liberami
lanciami le chiavi di questa cella
non lo vedi quanto sono bella?
lasciami andare via

che sciocca
non me n’ero accorta
la porta è aperta

la prigionia
solo un’idea
mia





(roma 6.7.2012)

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