04/06/12

poseidon (tra il dire e il mare c'è di mezzo il termale)


verso la metà dell’ottocento
dei geniali architetti e ingegneri tedeschi
progettarono e realizzarono POSEIDON nell’isola di ischia
il portentoso stabilimento termale costruito sulla ripida collina rocciosa dell’isola e a picco sul mare
all’entrata la severa targa di kneipp:
IN AQUA SALUS EST
(non è un consiglio per cuochi novelli ma indica il potere salutare dell’acqua)
e in effetti è proprio così:
con il percorso ideato da mister kneipp si esce dal poseidon rivitalizzati e fortificati

se si sopravvive
naturalmente

ecco perché la nostra deliziosa accompagnatrice napoletana
ci lascia dopo poco e se ne va banalmente a fare bagni al mare
ne ho capito realmente la ragione solo molto dopo:
lei vuole vivere

vasche asimmetriche perfettamente mimetizzate nel paesaggio naturale
una parete di tufo che si arrotola su se stessa come un gusto di gelato
alberi fruttati e fiori di glicine dai colori vivaci
piccole cavità nella roccia da cui sgorga acqua termale
tutto organizzato e disegnato per far stare bene
il percorso prevede l’immersione nelle differenti piscine d’acqua termale
che aumentano in temperatura man mano che si sale in altezza sulla collina
all’inizio faccio la spiritosa perché l’acqua è tiepidina
e io mi vanto sempre di essere resistente al calore o alle basse temperature

dopo due o tre vasche a 27°-30°- 34° gradi
che già cominciavano a fare il loro effetto
propongo di salire ancora nel percorso
ho una strana sensazione ma forse mi sbaglio

arriviamo al percorso sulle pietre a due temperature
si tratta di camminare in un canale diviso a metà
pieno di acqua bassa che ti copre appena il ginocchio:
una parte di acqua bollente l’altra di acqua ghiacciata
la tortura è qui doppia:
lo sbalzo di temperatura e le pietre sotto i piedi
ok il concetto è chiaro
si può uscire da qui in due modi
o con i polpacci di naomi campbell
o senza i polpacci (nè di naomi né tuoi)

l’intento dei tedeschi è per me sempre più cristallino

saliamo ancora e ci troviamo ad un bivio
le scritte sono rigorosamente prima in tedesco e poi in italiano
(come è umano lei…..)

<--------vasckem 40 grunden- vasca a 40 gradi        
   < --------- sauna- zaunen
              grottin der winen- grotta del vino         --------------à

con lo sguardo supplicante guardo il mio amico di sempre
ma lui è inflessibile
mi vieta di andare verso quello che mi potrebbe veramente far stare bene
bere e magnare
è diventato tedesco pure lui
accidenti

si arriva in cima alla montagna con la prova della morte
due vasche una di fronte all’altra
una con acqua a 40° l’altra a 15° gradi
i tedeschi anche qui confermano la loro centennale democrazia
infatti qui si può scegliere come morire
puoi passare dall’acqua gelida e a quella bollente
oppure il contrario
con sensazioni che vanno dalle
pugnalate continue ma superficiali su tutto il corpo
alla paralisi totale delle funzioni vitali
riesci a capire la temperatura della vasca dalle facce delle persone che ci entrano
nella vasca fredda lineamenti tirati e muscoli tesi
nella vasca bollente le palpebre scendono a tendina e la bava scende dalle labbra
il virtuoso compagno con cui faccio questa esperienza
vuole dimostrare virilità e superiorità (puah)
e s’immerge fino al collo nella vasca a 15° gradi
io lo guardo perplessa con l’acqua gelida che appena mi copre il collo del piede
e già penso a un pleid e una zuppa calda
ma no
lui tenta di umiliarmi dicendomi
-se non entri non hai le palle
ma io mi difendo
-se stai lì ancora per un secondo
le palle non le avrai nemmeno più tu

si giunge all’incantevole grotta naturale scavata nel tufo
c’è un portoncino di legno con delle grate da cui esce il vapore
il vapore forma una scritta (come sugli specchi dei migliori film horror):
LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CHE ENTRATE
noi entriamo lo stesso
aprire portone-chiudere portone
primo pensiero disponibile:
oddiononvedouncazzostosoffocandoorasiincastralaportaedèfinita
ma piano piano invece scorgo altre anime seminude e accasciate
mi faccio spazio nel vapore lento e crudele
mi siedo su uno scalino di roccia calda
il vapore esce anche da lì dannazione
come lo so? mi ustiono una chiappa
ecco come morirò
mi ritroveranno con un costume spaiato
tutta sudata e con i pori dilatati
e con smalto blu sulle unghie dei piedi

si esce dalla grotta dell’ustione
e c’è una vasca a 15° gradi lì pronta a procurarti un bell’ictus in caso il vapore non abbia funzionato

ora è tutto chiaro
sono contenta di essere qui oggi a poterlo raccontare
i costruttori e gli architetti tedeschi con il poseidon
hanno fatto solo delle prove:
è stato solo un bozzetto di un progetto più esteso
il vero progetto fu maestosamente eseguito
qualche anno dopo con delle modifiche necessarie
c’erano più docce e il vapore era molto più soffocante
ah

e le uscite erano sbarrate





(roma 5.6.2012)

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