13/01/16

finchè morte non ci separi







una volta sposata
la donna rimarrà in casa con suo marito
in gioventù vecchiaia salute malattia
in qualsiasi circostanza
una volta affidata la figlia allo sposo e marito
la famiglia non aprirà mai più le porte di casa alla figlia
se non al suo corpo morto

(trad. pakistana)




le luci blu della volante la accecano violente
poliziotti ovunque e la cosa è davvero sinistra
entrano ed escono dal numero 2
l’appartamento accanto al suo
l’adorabile vicina pakistana a cui mia sorella scrocca il wi fi

l’individuo che si aggirava nel palazzo da un po’ di giorni
ora è in manette nella camionetta
piange con il capo reclinato
dal suo metro e novanta di virilità

mia sorella preoccupata cerca di parlare con la vicina
bussa alla sua porta ma senza successo
lei e il figlio sono in casa
circondate da un silenzio e una chiusura totali
impossibile saperne di più
almeno per ora
la polizia farà il suo lavoro

la storia è dolorosa quanto già sentita
non appartiene ad un solo popolo né soltanto ad una cultura
tanto scomoda quanto importante da essere narrata
giunge alle mie orecchie solo tempo dopo
quando all’individuo sinistro è stato intimato di tenere le distanze
ed è stato rimpatriato

la vicina è pakistana e di religione musulmana
davanti ad un tea e il figlio di 7 anni in braccio
racconta la sua storia a mia sorella
è bellissima
non porta il hijab
e mostra i capelli lunghi lucenti e mossi
per la prima volta

mia sorella non le dà tregua
la tartassa di domande e sgrana gli occhi ogni momento
lei non si scompone e va avanti nel racconto
apparentemente tranquilla e quasi distaccata dal suo racconto surreale
che cerco qui di riportare
il più possibile rispettoso del reale

finchè morte non ci separi

ancora diciannovenne
viene chiesta e quindi poi promessa in sposa ad uno sconosciuto
suo futuro marito e padre del bambino
il tutto avviene senza che i due si siano né visti né parlati
come da tradizione pakistana
i genitori di lui si presentano dalla famiglia di lei
desiderano che la ragazza sposi il loro figlio
l’hanno vista all’università
e dopo aver chiesto informazioni su di lei in giro ad amici  e conoscenti
hanno deciso di farsi avanti
a sentir i genitori
il figlio è un bravissimo ragazzo
buon lavoro
molti beni e soldi di famiglia

il padre di lei accetta e comunicano la decisione all’adolescente
in pakistan i matrimoni sono ancor oggi quasi tutti concordati
quindi la decisione del padre non giunge né inaspettata né viene in alcun modo contestata

la ragazza è iscritta all’università
studia scienze dell’alimentazione
vuole diventare dietologa
non si interessa molto alla decisione del padre
e in generale l’amore non occupa i suoi pensieri

i genitori organizzano dunque un paio di cene
giusto per conoscere il futuro sposo e far incontrare i due promessi consorti
ma entrambe le volte i genitori di lui adducono scuse
lui non si presenta
la prima volta spiegano “è molto timido”
la seconda volta si scusano “è troppo impegnato con il lavoro”
al terzo invito
il padre comunica loro che se il futuro sposo a questo giro non si presenta
il matrimonio viene annullato

il futuro sposo si presenta dunque alla cena
è un pò weird..
non parla con lei
non parla con nessuno
e lei pensa:
è timido
arriva pronto il commento acido del fratello dopo la cena
-non mi piace
..e ha qualcosa che non va al braccio sinistro..


il commento del fratello lascia il tempo che trova
e lei continua nei suoi studi
è così concentrata sul suo lavoro principale
studiare
che la sua vita sentimentale passa in secondo piano

dopo soltanto una settimana di matrimonio
quasi senza accorgersene (?)
rimane incinta
da quel momento è lo studio a passare in secondo piano
anzi meglio dire che viene completamente abbandonato

il marito si manifesta per quel che realmente è:
non è “timido”
ricco
con un buon lavoro
bravo
ma
è
mentalmente instabile
bipolare
violento
aggressivo con lei e con il bambino
non ha un lavoro
né soldi
né la sua famiglia dona l’oro dovuto alla famiglia di lei (una specie di dote):
il completo sostentamento dei due coniugi e del bambino è totalmente a carico della famiglia di lei

-e cosa faceva lui tutto il giorno?
-giocava al computer
partecipa ad un gioco che coinvolge persone di tutto il mondo
una specie di realtà parallela e virtuale
facilmente il gioco sfocia nell’ossessione con individui instabili
infatti
di notte il tipo si alza per continuare a giocare
e lei comincia a perdere il sonno
solo adesso
mentre lo racconta a mia sorella
realizza che tutte le sue visite ai genitori
le passa dormendo
è sfinita e provata psicologicamente dalla relazione
ma non ne parla con nessuno
sopporta
tace
prega
e va avanti

ma la situazione non migliora

se il pranzo è freddo
lui si alza e scaglia i piatti contro il muro

lei non risponde mai
vuole evitare ulteriore agitazione
il famoso -buon viso a cattivo gioco-
non ne parla con nessuno
vuole
ad ogni costo
far funzionare il matrimonio
non deludere nessuno
tenere duro

la famiglia di lei è allo scuro di tutto

un bel giorno però il padre di lei
vede in strada i coniugi fermi in macchina
lui sta urlando contro di lei e la strattona violentemente

il padre
uomo dal temperamento mite e rispettoso
che non ha mai né alzato le mani né la voce in tutta la sua vita
è scosso dalla scena
comincia a rendersi conto che qualcosa non va

dopo quattro anni di inferno
con il sostegno affettivo e supporto economico dei genitori
grazie ad una famiglia si tradizionalista ma non cieca
lei lascia tutto e vola a londra
continua a studiare
fa un dottorato
ogni due settimane torna in pakistan
per vedere il figlio e in cuor suo
sperando che le cose si sistemino

ma le cose non migliorano
lui è sempre disoccupato e continua a non uscire di casa
tutto il giorno e parte della notte gioca al computer
la famiglia di lei continua il mantenimento del loro nucleo familiare
lui alterna sbalzi d’umore alle botte

le dicerie della gente della sua città si sprecano
-è vergognoso il suo comportamento
-non è una buona musulmana
abbandonare il marito e lasciare il paese… cose dell’altro mondo
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le luci blu della volante la accecano violente
poliziotti ovunque e la cosa è davvero sinistra
entrano ed escono dal numero 2
l’appartamento accanto al suo
l’adorabile vicina pakistana a cui mia sorella scrocca il wi fi

l’individuo che si aggirava nel palazzo da un po’ di giorni
ora è in manette nella camionetta
piange con il capo reclinato
dal suo metro e novanta di virilità

-ha chiamato lei la polizia?
-no non ero in casa.. ma probabilmente l’avrei fatto.. che succede?
-nulla nulla.. tutto sotto controllo…

lo spilungone si è comportato male
ma questo è il paese delle suffragette
qui non si scherza con la violenza
qui non è protetto dalle regole del suo paese
qui non la fa franca
alzi la voce o le mani?
not a problem
ti prendono ti interrogano con educazione con tanto di Please e Sir
in manette però
ti danno la possibilità di spiegare
ma probabilmente ti fai un paio di notti al gabbio
e poi te ne rivai dritto dritto al tuo paese
con la misura coercitiva di osservare una distanza di almeno 50 km dalla vittima
ah
-il figlio rimane con la madre-

in pakistan non è ammesso che i figli vivano con la madre soltanto
una donna non può lasciare il marito e vivere da sola
non possono nemmeno affidargli eventuali figli
se la coppia si separa
i figli restano con il marito
ma qui è londra
non
il pakistan

ecco che di nuovo
l’uomo
il tanto sognato compagno di vita
padre amorevole dei figli tanto attesi ed amati
è
invece
il tuo nemico

nemico della libertà
nemico dell’arte
nemico dell’individualità
nemico della femminilità
nemico della sincerità
nemico della fierezza
nemico della vitalità


Post Scriptum

ho letto da qualche parte un pensiero di un poeta contemporaneo
michael e reid
“una donna può diventare a volte davvero
bella
intelligente
forte
l’uomo che le è accanto si può sentire un pò meno uomo
di conseguenza quindi lei sentirà di dover essere un pò meno donna
e sarà portata a rimuovere alcune pietre dalla corona sulla sua testa
per alleggerire il peso che l’uomo deve portare”

questo scritto continua suggerendo alla donna di non farlo
invece di indossare una corona più piccola
meglio trovare un uomo con mani più forti

è bellissimo ma
ancora
incompleto e
innocentemente e inconsapevolmente
maschilista

ma siamo proprio sicuri che una donna
può sentirsi bene solo se amata
“portata”
contenuta
tenuta
trovata
desiderata?

il tentativo del maschio di dominare la femmina non è solo pakistano
è ripetutamente presente in ogni cultura

in italia
ricordo qui e cito un mio stesso pezzo
se una donna fa un sorpasso azzardato in auto
una frenata improvvisa o sbuca dal nulla e attraversa senza guardare..
qual è l’insulto più comune?
si potrebbe esser portati a pensare
-stronza
-demente
-‘mbecille
-cojona
ecc…

invece no


è
TROIA

c’è da riflettere


se cambiamo le parole
cambiamo la mente
cambiamo la cultura
cambiamo i post su facebook
cambiamo l’educazione dei figli
rispettiamo la natura









(london 13.1.2016)

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