06/03/13

vorrei... ma non... e quindi







posso fare molte cose
ma non posso fare proprio tutto
ho rigato due macchine in una settimana
il torto tutto mio
sono stressata distratta imbambolata giustificata
chi si occupa mi chiedo però
delle condizioni psicologiche del guidatore del macellaio delle persone?
non esistono solo il traffico
il bollo
i vigili
il cid
il led
lo stop
il beh?
il pin
il puk
il tag
il poke
l’app
ci sarebbe anche il sé
veramente
le vittime della mia insofferenza e della mia incapacità di dare spazio al ritardo
mi tampinano
ma io non posso non ce la faccio non sono in grado
per questo mi rivolgo a te
non sarebbe giusto
l’orgoglio si gira dall’altra parte per non vedere
ma va così
in un bar qualsiasi
cosa prendi un caffè un cappuccino un cornetto…?
non posso prendere nulla mi fa male lo stomaco..
prendo una tea
non parlo
ti affido però un foglio
i nomi delle mie vittime
ci penserai tu una volta tanto
una volta tanto sarai tu a risolvere i miei casini
non c’è nulla di male

dodici minuti davanti a un tea che non bevo mai
e a un te che non vedo mai
un che di gigante mi gonfia la gola
non succede niente di nuovo
ma quel che di gigante mi sta già inondando le palpebre maledizione
vorrei non
ma non
e quindi
mentre l’acqua sgorga dai miei stupidi occhi
metto su la credibilissima storia della femmina isterica
nonmipossoancheoccuparedellecosepratiche!!!
dovrei piuttosto dire
che sono in difficoltà
che mi servono tante cose e mi servivi tu ma non sei mai stato disponibile
ah che ieri sono caduta
mentre spostavo lo stendino con i panni bagnati
ho fatto un volo e sono finita dentro lo stendino
sono rimasta per terra a piangere come una bambina di tre anni o a scelta una vecchia di ottantacinque
che piazzare palizzate richiede lavoro sudore e malinconia a palate
ma invece
continuo a versare tea
la barista mi ci fa su un commento
non si arrabbi.. su su un bel sorriso….
e io sorrido veramente alla fine
perché so di essere umana e anche se mi impegno
non posso vincere sempre
come tutti del resto
vabbè
ringrazio deglutisco recupero la mia espressione dura e la postura del supereroe
e mi avvio verso la mia vita di sempre
lasciandomi alle spalle quel po’ di sangue del mio sangue
che non ha saputo godersi manco una goccia del suo unico erede
troppo lontano sguarnito freddo poco amato
uff
assente




(roma 6.3.2013)

Nessun commento:

Posta un commento