13/05/12

il cambio di stagione

il primo caldo
i primi raggi di sole
gli odiosi turisti che già seminudi conquistano roma
le prime spaghettate a fregene

oh no!
è arrivato il momento più difficile dell'anno
il cambio di stagione
lo temo più della morte
e lo rimando così tanto
che mi ritrovo a giugno con un pullover di chachemire a collo alto
a dicembre in canottiera e sandali greci ai piedi
rischio l'infarto
tutto questo
perchè non voglio affrontarlo
non me la sento proprio di aprire l'armadio
essere aggredita dal mio disordine
essere schiacciata da piumini maglioni jeans gonne pantaloni felpe
responsabilità
essere sovrastata dalle mie rigidità
essere ricoperta dall'odore di naftalina e della mia ultima storia
malfinita
proprio non mi va
e invece tocca farlo e tocca pure avere un criterio preciso
giuro che
quando sarò ricca questa sarà la prima spesa
della lista
pagherò una persona
per fare il cambio di stagione nel mio armadio
un professionista con esperienza
e lo dovrà fare senza che nemmeno
io
me ne accorga

separarerà i ricordi dai piumini
piegherà le giornate troppo calde
riponendole poi nell'anta accanto
stenderà malumore e lenzuoli
riempirà buste di ore al mare spensierate
farà prendere aria al pessimismo
scuoterà per bene il passato dalla finestra
ravvierà sconfitte
metterà in lavatrice amicizie e amori arrivati alla fine

ma ora che sono povera in canna
tocca a me il cambio di stagione
apro il primo sportello: maglioni e felpe
ho già la rosolia
mi scoraggio
lo richiudo di scatto
cazzo faccio?
riapro lo sportello
l'odore dell'inverno
dio
l'odore dell'inverno
accidenti sono già il suo ostaggio

sudore e frustrazione
impregnano i tessuti
ma io sono ancora qui
sono ancora più forte
e non vorrei non averli mai
vissuti
piego e sposto
apro un altro sportello
calzini calze calzettoni
alla sola vista della lana
già mi vengono i bubboni
accidenti se sono disordinata
non trovo più quella minigonna verde bottiglia
che tanto amavo
sarà finita sotto chili di aspettative
o sotto il stava così male a mia figlia

da un lato la busta con i vestiti che non metto più
ma come è difficile
separarsi
anche solo dalle
cose
come è dura decidere che quella maglia nera con le spalline piene di perline indossata solo una volta in dodici anni
non fa più per me
nel '98
quando l'ho comprata
mi piaceva pure
ma che ora
è finita
ma che forse un giorno farà felice qualcun altra
quella maglia
piena di spalline perline e di mie luci spente
non sarà andata perduta
anche se io non l'ho più voluta

ecco quasi quasi ce l’ho fatta
mancano da metter via gli stivali
e da liberarsi di due trecento acari e ragnetti vari
accumulare è sempre stato naturale
ma da quando sono grande
ho perfettamente imparato ad eliminare
tutto a posto
molti vestiti in meno
sbuca dal mucchio la maglietta grigia sbiadita
è la tua
di quando hai dormito qui una volta
prima di cambiarmi la vita
la getto nel cesto destinato a sant’egidio
poi la riprendo
la indosso
aiuto
la sfilo
ho un’idea
la ritaglio
tiro fuori i colori e i pennelli
e lancio la mia nuova linea di magliette
riciclate
riciclo i sentimenti
meglio che buttare quelli vecchi o comprarne di nuovi
scusate
deliro
ma è il cambio di stagione
che mi ha dato il capogiro










(roma 13.5.2012)

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