20/04/12

dopo le otto di sera


dopo le otto di sera
meglio non venire a suonare alla mia porta
sarò sincera
dal citofono parolaccie di ogni sorta
e vi assicuro non mi trovereste in gran forma
pantofole zebrate e pinzone tra i capelli per farla corta
un pigiama di flanella rosso
avvolge le membra di una donna sfinita
sparolata
assorta
semimorta

dopo le otto di sera
meglio non spiare dalla finestra della mia cucina
sono seria
morireste di invidia
non ceno come una disperata velina
un philadelpia e un'insalatina
io
mangio
in e con
tutti i sensi
e me ne vanto

soffriggo gratidudine
ripasso buon senso
condisco sensibilità
affetto e rifletto

starete pensando
il frigo di un'artista...
sarà quasi vuoto o al massimo ci trovi dentro un uovo
che idee che vi fate della gente
lasciate perdere che non ci capite niente

primo scaffale:
olive greche pomodorini secchi sott'olio fattiincasadaziafranca formaggio al caglio del cardo smalti di vari colori
secondo scaffale:
un avanzo di fagioli corallo al sugo barattolo di burro d'arachidi finocchi pangrattato latte stracchino nonnonanni
ultimo scaffale: cipolle fresche cipolle rosse cipolle gialle cipolle di tropea cipolle ammuffite...

dopo le otto di sera
meglio non telefonare a casa mia
potrebbe essere una tragedia
interrompere
una doccia bollente
la creazione di una hit
la cottura di una pennetta al dente
l'apice di un rapporto sessuale
o il belmezzo di un pensiero deludente
non rischiate di bruciare in una sola battuta
quel che con fatica avete costruito in una vita
non è vero ho mentito ancora
dopo le otto di sera
non ho nemmeno la forza di fare sesso
comodamente sotto le lenzuola
quele stesse lenzuola che fino all'ora incriminata
sono state le impudiche testimoni della passione
dopo le otto di sera
diventano le candide sorveglianti del mio intoccabile sonno di dieci ore

dopo le otto di sera
in genere parlo sola
da bionda divento mora
sento le gambe sopra le spalle
la stanchezza mi si avventa contro
gli amici diventano nemici
l'isolamento diventa un bisogno

dopo le otto di sera
il cuscino mi fa gola
il mio futuro si fa incerto
l'orologio prosegue lento
e non è mica che sto invecchiando
da sempre
di giorno sono buona e cara
divento intrattabile dopo quell'ora

dopo le otto di sera
si presentasse anche bruce willies
gli direi vatti a fare un giro
che qui ho cose urgenti da fare e tu non sei coinvolto mio caro

dopo le otto di sera
sai
io
suono un accordo
scrivo due righe
una pagina
parole su parole
giro un sughetto
guardo un posto al sole
sfilo gli stivali
tolgo il rossetto
mando un messaggio
controllo la posta
chiamo un amico
ripenso al vuoto
assecondo una lacrima
riposo il sorriso

dopo le otto di sera
chi mi vuole bene
non fa domande
non solleva questioni
non chiede sforzi
non lancia proposte
non dà notizie
non svela segreti
non improvvisa sorprese
non parla di soldi

dopo le otto di sera
chi mi vuole bene
mi prepara la cena
mi sbuccia una mela
mi scosta i capelli dal viso
mi massaggia la schiena
mi suona una melodia al piano
mi sfiora la mano
mi fa una carezza
mi sorride cauto
non si aspetta che io sia
all'altezza





(roma 20.04.2012)







2 commenti:

  1. Il bello degli Amici è che non si aspettano che tu sia all'altezza neanche prima delle otto di sera :) Sempre geniale...Baci

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  2. Sua Altezza Reale,
    proverò con una cipolla confit serale
    per convincerla ad una pittura per la sottoscritta
    quale regalo non banale!!!
    Elvira

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