questo post non ha come protagonista un produttore
ma un localaro
è una bella storia
che racchiude elementi di
sessismo
patriarcato
razzismo
maschilismo
ignoranza generica
poracciaggine
un amico cubano trombettista
mi dà una dritta
-un locale al centro cerca una resident band per 3 serate
vacci a parlare amica mia!
io metto su una band in quattro e quatt’rotto
con i migliori musicisti di roma
e vado all’appuntamento con il manager
il locale è in prati
roma nord
è collocato all’angolo di due grandi strade
entrambi i muri esterni sono ricoperti da rose finte
bene
mi annuncio all’entrata
un gigantesco buttafuori dalla faccia d’angelo
mi fa accomodare a un tavolino
mi assicura che il manager sarà con me a breve
due ragazze sorridenti accolgono i clienti
direte voi .. le cameriere!
no
non sono cameriere
hanno più o meno lo stesso ruolo di valeria mazza e sabrina ferilli
al sanremo 1996
mute
bone
e di contorno (a pippo baudo)
aspetto 40 minuti buoni
ma non ho perso il sorriso perchè non voglio perdere l’ingaggio
voglio dimenticare per una volta di avere
- poca pazienza
- tolleranza zero ai ritardi professionali
- messo i tacchi alti apposta per apparire più ‘powerful’ come sostengono i business oriented americani
il tizio arriva e non ha bisogno di presentarsi
so già da lontano un miglio che è lui
perchè ne ho visti tanti altri
camicia bianca aperta sul petto
ciuffo nero che fuoriesce dai bottoni
rolex d’oro
leggero sudore frontale
catenina d’oro
mocassini
panza
mi comincia a fare una lista di locali che possiede a londra
-lo conosci …
-ehm no…
-vabbè conoscerai di certo invece ….
-mi sa di no… no
-beh sarai stata al….
-non mi sembra no…
-ma insomma abiti a londra o no?
-beh si.. ma mi sa che questi sono club un pò fuori dalla mia portata…
-una bella ragazza come te non trovi uno che ‘ti porta’ e ‘ti paga’ una bella cena!?
-arriviamo al sodo
dice sorridente
-ho sentito il tuo disco
-ah!
fa la forma della ‘L’ su entrambe le mani
e le fa andare su e giù altezza basso ventre
i romani fanno il gesto per dire
‘che palle’
e infatti segue proprio con quel commento
deglutisco
sto per buttare al secchio anni di analisi
e corsi sulla gestione della rabbia
ma non voglio perdere l’ingaggio
-sto cercando un gruppo live che mi faccia ‘vibrare’
voglio sentire il groove
il ritmo…
vieni con me
mi porta alla consolle
mi mostra tutto l’impianto che ha fatto lui stesso
si vanta di varie altre cosette di cui è responsabile nel club
poi comincia a suonare un pezzo dalla sua playlist
(è anche Dj….)
penso sia house music o simile
ma mi fa sentire cose molto diverse tra loro e sono confusa
-senti ma nel gruppo c’è anche il negretto .. come si chiama… quello che suona la trombetta?
-… miguel?
-ah si è forte è forte…
sono un pò titubante ma mi-ci servono i pippi
cosi metto su la band con
basso-tastiera-Dj e io
ed è infuocata!
tre serate di fila
cena a base di pesce
spumante vino amaro.. ecc..
ho chiesto un sacco di soldi
il tipo non ha battutto ciglio
talmente tanto che ho pensato
-potevo chiedere di più
la prima sera tutto liscio
la seconda sera idem
la terza sera il tastierista mi chiama un’ora prima e mi fa
-alè scusa ho vomitato tutto il giorno sto andando al pronto soccorso
-…. e mò?
- eh devi sonà te
mi manda le sigle dei pezzi in scaletta su whazup
io mi precipito al locale
sistemo la tastiera
sistemo il microfono
e il localaro si avvicina sornione e fa
-e dov’è il pianista?
-ce l’hai davanti
fa una risatina beffarda
-ma la sai suonà?
-lo scoprirai presto
perchè? perchè sono femmina? quindi posso solo saper cantare e sculettare?
beh si in effetti quello mi riesce bene
against all odds
la serata va da dio
nella pausa vado a parlare con il localaro il quale si lancia nella sua visione
-sai qui deve diventare qualcosa di grande: ho grandi ambizioni
-ah bene
-si si infatti… qui fuori devo vedere solo ferrari e la sala deve essere piena di ‘fica giovane’
vorrei dire cala il sipario
e ammetto sarebbe stato un gran finale
ma aimè non è finita qui
sto per sferrargli un cinquino
ma tutti i soldi che ho speso in analisi
e la prospettiva dei soldi che perderei se je meno
mi fanno desistere
la serata prosegue liscia e piuttosto soddisfacente
tutti contenti evviva evviva
ma arriva sempre quel momento in cui una blogger
sa che quell’episodio andrà a finire nel blog
è arrivato quel momento:
devo chiedere i soldi
non so perchè ho la sensazione che stasera ci sarà qualche rogna
e infatti
chiamo il tipo e con il naso all’insù gli dico
-se non ti dispiace ti chiederei il cachet così comincio a preparare…
-ah certo certo
va dalla guardia del corpo gigante
vedo che combuttano tra loro a bassa voce
il localaro torna un pò piegato su se stesso un pò in imbarazzo
-senti pensavo no…
aia
-dico visto che non è venuto il pianista… pensavo di darti ‘….’ invece di ‘….’ ok?
io mi fingo scandalizzata anche se non lo sono affatto
metto su la mia faccia da contessa insultata e
-…prego?
ma lui non capisce che è il contenuto di ciò che ha detto il problema
pensa che io non abbia proprio capito
quindi ha il coraggio di ripeterlo:
-no dicevo…ecco dico visto che il tuo pianista non è venuto…allora detraiamo la somma che avremm….
-ti fermo subito per evitare di farti fare una brutta figura: non solo ho risolto un problema evitando di cancellare la serata ma ho fatto il lavoro di due musicisti quindi ti prego….
non parliamone nemmeno …anzi se continuiamo a parlarne mi viene la voglia di chiederti il doppio
-ah certo certo no scusa va bene va bene
ora si che
cala il sipario
io - produttore N 6 = 0 - 0
(london 16.1.2024)
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