13/02/13

zuppa di legami





tu tu tu mi piaci
e non dovrei dirlo
non dovrei neanche pensarlo
figuriamoci scriverlo cantarlo o negarlo
tu mi piaci quando stoni
le tue note stonate sembrano carezze impazzite
perdo la mia naturale ritrosia
verso le moto o verso quelli che distorcono una melodia
tu tu tu
ma sei occupato o libero ma defilato?
tu tu tu
mi piaci e non è ben chiaro il come dove e quando
ma una mano sapiente o forse solo incosciente mi spinge verso di te
mentre mi avvicino rossa di pudore
so che non si può fare
no non si può proprio nemmeno pensare
ma io sono anche umana non solo un’irritante sprezzante brillante
cantante
allora mi irrigidisco mi assento ti riprendo ti guardo di sguincio per trovare ogni difetto
ma tu mi piaci ancora non c’è verso
basta scriverlo! dovrei bruciare il foglio… e se qualcuno lo trovasse…meglio che io ti chiuda in un sogno!
lì dove ripongo molte cose
desiderate
negate
deliziose
tu mi piaci senza parlare molto senza un ballo senza sapere nient’altro
io qui e tu lì
va bene così non c’è motivo di cambiare le cose
farle nodose
umide
zuppe di legami
faticose
non c’è motivo di accorciare le distanze
abbracciarsi
legarsi e poi slegarsi
solo dovrei controllare il rossore
la mancata salivazione
gli occhi sfuggenti
le labbra massacrate dai denti
tutto perché tu
è chiaro
tu mi piaci
ma nemmeno per te cederò alla facile rima dei tuoi
(intonati)

baci




(roma 13.2.2013)

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