08/05/11

che brutte persone quelle che non amano i cani



c’è qualcosa che non va in te
si questo è vero ma esattamente da che cosa l’hai capito?
….non hai ancora fatto una carezza al mio cucciolo….


i cani per strada

p.-       lilly?!! lilly vieni qui dai non mi far arrabbiare anche oggi…
io-       scusa..per favore puoi richiamare il tuo cane…sta venendo verso di me e non..
p.-       ma guarda che è buonissimo è un setter paludano del venezuela malesiano…ha solo tanto bisogno di coccole.. pensa poverino ha perso tutti e due i genitori..
io-       (tutte le fortune a un cane spelacchiato)
si ok mi spiace…ma puoi comunque tenerlo al guinzaglio…no no!! che fa si avvicina…mi annusa cristo!
p.-       non devi aver paura non ha mai morso nessuno..
io-       (io non ho paura è più qualcosa vicino al “fastidio”…non so come dire..)
te lo chiedo veramente per favore…
p.-       lilly dai vieni da “mamma” lo vedi che la “signora” non ti vuole…!?
mò mi scateno proprio allora…il tuo pervertito lilly si è attaccato al mio polpaccio con la chiara intenzione di sedurlo e farci un polpaccino assieme…qualcuno faccia qualcosa ora! gli dò un calcio e..dove ho messo il numero di crudelia de mon?



i cani a tavola


p.-       ecco bravo usvig mangia qui da mamma…
ora vomito cristo santo gli dà da mangiare dal suo piatto prelevando il cibo con le sue mani le stesse mani che poi mi passano una rosetta chiedendo “non ti spiace se te lo passo con le mani eh?”
il cane mi fissa a bocca spalancata seduto al mio fianco mentre io a mia volta fisso il mio piatto assumendo una posizione inclinata dal lato opposto a quello del cane il quale odora di cane come è ovvio e mi alita nel piatto lecca e annusa ovunque se ne frega della mia ritrosia e del fatto che mi si è definitivamente chiuso lo stomaco l’idea di toccare cibo ormai mi fa orrore pallida e con un’aria afflitta supplico i padroni di tenermelo lontano e comincio a guardare tutti quanti (da qui l’espressione) in cagnesco
i padroni e i loro amici cominciano a guardarmi con diffidenza e a tranquillizzare il cane con carezze e bacetti come a volergli dire “lei ha dei problemi tu sei unico”
i padroni provano ad essere comprensivi e pensando che io abbia “paura” attaccano con il solito pippone
p.-       anch’io sai avevo la fobia dei cani ma da quando ho usvig mi è passata completamente perché “lui” è diverso è come un figlio per me anzi molto di più
            annamo bene
quest’ultima frase è con disinvoltura pronunciata di fronte al figlio vero umanoide un bambino di 13 anni che dovrà pagare un analista tre volte a settimana per il resto della sua vita a seguito di questa affermazione del padre
a questo punto il mio “fastidio” diventa insofferenza…poi rabbia… non verso l’inutile palla di peli dall’aria bastonata ma verso l’imbecille che gli ha dato il nome che avrebbe sempre desiderato per se stesso

dov’è il rispetto? sono costretta ad amare qualcosa a tutti i costi perché lo ama un altro?
vado io forse imponendo la discografia completa di jill scott sparandovela nelle orecchie con la forza mentre dormite o mangiate?! guardandovi con disapprovazione e compassione se dimostrate di non apprezzare!? attribuendovi fottuti problemi se provate a dire che non è di vostro gusto?!

dunque rifletto:
la parola è un importante strumento di comunicazione tra esseri umani fondamentale per esprimere emozioni sentimenti opinioni disaccordo complicità disagio
mi chiedo:
il fatto che la creatura pelosa ne sia priva può essere il principale elemento di attrazione per chi ha difficoltà di interazione?

noto spesso che l’arroganza di chi tiene un cane al guinzaglio è forse solo pari a chi tiene un neonato nel passeggino

(Roma 8.05.2011)

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