oggi sarò tutto il giorno in prigione
a causa della cronic fatigue e altri vari sintomi del long covid
non accetto mai di lavorare mattina e pomeriggio
anche se mi piace assai
il pomeriggio gestiamo la classe
la mattina ci esibiamo come performers
in giro per le varie ali della prigione
il team è dei migliori:
oltre alla mia capa Emily
c’è Cassy
forse la mia preferita
violinista classica
capelli rasati a zero ai lati e cresta biondo platino centrale
omosessuale e sposata con una musicista classica
una delle persone più dolci che ho incontrato a londra
oltre che musicista virtuosa
oggi c’è anche Henry
giovane chitarrista blues che arrossisce ad ogni interazione umana
ma rimane bianco quando attacca a suonare
c’è poi una volontaria film-maker
pensavo fosse maschio invece è femmina
anzi no scusate è
non-binary
e bisogna stare attenti ai pronomi
ha il classico taglio di capelli anti-stupro
ed è vestita con i classici pantaloni largh….
oddio un attimo… è vestita come me
pantaloni larghi
scarpe da ginnastica
felpa XL
solo che lei è una Gen Z
e io una Gen X
è la prima volta che viene
la mia capa le chiede dov’è il suo documento
essenziale per essere ammessi
ma lei candidamente confessa
-l’ho scordato
non dice nè sorry nè apologies
non sembra minimamente mortificata o in difficoltà
(io mi sarei impiccata)
ma disinvoltamente risolve dicendo
-faccio un salto a casa e lo prendo che problema c’è
il problema è che ci rallenti a tutti
stressi la mia capa
la obblighi ad uscire e andarti a prendere quando torni finalmente con il documento
e manco ti possiamo dire
-ricoglionita
perchè non sei nè femmina nè maschio
beata gioventù
penso io
le prime tre ali della prigione
sono un pò un flop
le guardie ci boicottano
ci accordano il permesso di suonare per
5 minuti in wing D
e per 10 minuti che poi diventano 7 in wing E
perchè bisogna calcolare il tempo del set up
tastiera microfono asta cavi amplificatore
ho definitivamente accantonato l’idea di fare
I believe I can fly
per evitare reazioni da parte di qualche detenuto
quindi oggi farò la preferita del mio capo
-fallin’ di alicia keys
poi ho in programma
-o bella ciao
-mambo italiano
-shackles
ecco che arriviamo nell’ultima ala
come la chiamo io
-SPA wing
perchè è completamente diversa dalle altre ali
ha pareti colorati di un verde un pò infantile
graffiti sui muri
una cucina
e soltanto una trentina di detenuti
solo quelli dal comportamento eccellente
e sono anche quelli che rispondono con più allegria alle nostre performance
in quest’ala le guardie non gridano
c’è una tv gigante sempre accesa
dei divanetti da usare liberamente
il tutto contrasta fortemente con tutte le altre ali
orrende e puzzolenti
grigie e spettrali
luride e rumorosissime
quando facciamo la nostra entrata nella spa wing
un gruppetto di detenuti sui divanetti sta giocando a carte
ci accolgono con sorrisi e pugni verticali il saluto tipico in prigione
sono tutti fuori dalle loro celle
c’è un’atmosfera da domenica mattina
sono le 11.45
qualcuno si offre addirittura di farci un tea
-per caso c’è il caffè?
la tipica italiana che ucciderebbe per una tazza di caffè
ma il tizio nella cucina un pò dispiaciuto mi fa
-just tea miss I’m afraid
anche io sono dispiaciuta
ma mento e gli dico che il tea va benissimo
dopo un paio di esibizioni classiche egregie delle mie colleghe
Emily con ‘o mio babbino caro’ di puccini
e Cassy con vivaldi
mi lasciano il campo
soffro della popolare
-sindrome dell’impostore-
che va tanto di moda sui social
ma io ce l’ho davvero e ovviamente si accentua quando mi devo esibire
dopo cotanto talento
dalla mia parte però ho il
B P M
(beat per minute)
quel non so che
che fa venir giù tre detenuti dalle celle
e li fa cominciare a ballare davanti a me mentre faccio
-o bella ciao
tutti gli altri stanno battendo mani e piedi
dal primo piano quasi fossero in piccionaia a teatro
quando smetto di suonare
cominciano a urlare a gran voce
-encore encore!!
Emily annuisce come ad accordarmi il permesso
attacco
-shackles
che trovo particolarmente appropriata in una prigione
visto che parla di
-spezzare le catene liberare le caviglie e cominciare a ballare
metto uno scrauso beat hip hop dalla scrausa tastierina
e conquista tutti perchè è un pezzo tra il gospel e l’rnb
dal riff potentissimo
che anche se non credi in dio
credi nel groove
il pezzo non funziona se
il bpm è troppo basso
il bpm è troppo alto
il pezzo funziona solo ad uno specifico bpm
quel bpm che gli permette il groove
io quel bpm non lo devo memorizzare con numeri
lo sento nello stomaco
è una gran fortuna
perchè questa cosetta non s’impara a scuola
la sindrome dell’impostore è parcheggiata
e non disturba
per ora
quindi faccio shackles
scordando per il momento di essere un impostore
e anche un impostore ateo
ecco la pausa pranzo
facciamo la fila nella meravigliosa tavola calda di rimpetto alla prigione
in fila muratori
evasi o appena rilasciati dalla prigione
carpentieri
io mi avventuro nella mia solita
-baked potato con melted cheese
ma mi guardano tutti male perchè almeno ci va sopra il tonno (vomito)
o ancora meglio tonno e fagioli (W la brexit!)
un bel white coffee
oribbile caffè americano
e via tutti a tavola
di fronte a me la video-maker Gen z
mi sta rintronando
non sputa mai
-….non sono assolutamente abituata che mi si urli contro!!
.. dopo la perquisizione all’entrata
ho avuto bisogno di un abbraccio
perchè stavo tremando tutta….
-ma in che senso…ti hanno urlato contro?
-eh si perchè mi ero scordata di rimuovere il cellulare dalla tasca
e la guardia mi ha ‘urlato contro’ di metterlo nel vassoio per il metal detector..
io da Gen x provo un istinto forte di mollarle un piccolo cazzotto in testa
e quello tu lo chiami -urlarti contro!?
figlia mia come sei delicata…. se quello è urlare contro!!!
ah no è -gender neutral
bisogna rivolgersi con il -they-
-figli miei SIETE proprio inguaiati!
il pomeriggio va liscio
per fortuna la video-maker fa le sue riprese
e ogni tanto prova a spiegarmi perchè ha scelto questa o quell’angolazione
ma io me la svigno prima
è il momento dello
-sharing
tocca a loro
Frank sembra meno agitato e si lancia per primo
non vuole piano nè beat
vuole cantare acappella qualcosa che ha composto lui stesso
nonostante i numerosi tatuaggi
aria da mastino
e passato violento
appena apre bocca rimaniamo colpiti
una melodia sdolcinata su un testo dolcissimo
che fa a ‘pugni’ con il suo aspetto da macho e la sua voce potente e sgraziata
poi c’è un ragazzo nero nuovo
non avrà manco 20 anni
è sempre serio e parecchio depresso
ha chiesto di poter frequentare il nostro corso da 3 settimane
e ancora non gli hanno risposto…
così la mia capa
un pò incoscientemente
lo fa entrare nonostante non sia sulla lista
è affascinato dal piano
dice che un pò lo suona
gli cedo il posto e in effetti sa qualche accordo sparso
suona una melodia pop
però poi si alza perchè dice di non essere bravo
e recita un suo spoken
non capisco nulla ma il flow è ottimo
gli dico
-sai che potresti fare i tuoi spoken mentre ti accompagni al piano?
vedo un piccolo -sparkle
nei suoi occhi che mi commuove
torniamo al piano e gli insegno gli accordi
Do e Re
-alternali così…poi usa un pò di pedale… e comincia il tuo spoken mentre suoni!
è il momento del tedesco
Bernard
non se pò guardà!
è lurido e si è pure tirato su fino al polpaccio la tuta
scoprendo un polpaccio infestato da lividi e ferite aperte sanguinanti
in più il poveretto puzza assai
e ogni volta che tenta di avvicinarsi
lentamente e poggiandosi al suo bastone
io mi trovo già dall’altro lato della stanza
è stonato come una campana
e cantare in tedesco non lo rende di certo più popolare tra gli altri
ma lui non se ne rende conto
e continua imperterrito e agguerrito
finita la sessione
un pò prima delle 4
qualcuno mi si avvicina per avere -una parola
-miss can you give me a word please?
il mio gioco creativo sta prendendo piede
creo una parola per ciascuno da cui devono scrivere in
stream of consciousness
scrivere liberamente prendendo ispirazione dalla parola
senza pensare troppo
è anche il mio momento creativo
perchè mi posiziono davanti al detenuto di turno
metto le mani davanti agli occhi
e creo la parola sul momento
ricevono tutti parole diverse
tiro fuori parole dal significato aperto
parole che possono ispirare e al tempo stesso
lasciare libertà d’interpretazione e di movimento creativo
visto che ormai sono diventata -key holder
oggi apro e chiudo i cancelli
percorro corridoi lascio stanze e ne attraverso altre
atteggiandomi a guardia
e ho talmente tanta paura di sbagliare
che non sbaglio
the end
(for now)
(londra 9.10.2025)
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