le conseguenze del covid
torno nella città eterna
dopo 5 mesi di anosmia
pare che i miei sensi preferiti stanno facendo capolino
senza odori nè sapori
si va avanti
ma aimè l’olfatto è il gusto più sofisticato
ricordare
innarmorarsi
fidarsi
cucinare
mangiare
bruciare il latte ogni mattina
un grande alleato
tutto passa per il naso
dei fornelli sono la regina
e non per sapienza o abilità:
assaggio
annuso
provo
giro e rigiro
fino a che da semplici ingredienti viene fuori un capolavoro
lockdown
londra
madre in italia su skype
-ma come fai a mangiare se non senti i sapori?
-mamma vivo a londra: manco prima sentivo i sapori
mangio con gli occhi
gusto con la mente
annuso con i ricordi
ma ingrasso su pancia e lombi
torno a roma
il gusto pian piano comincia a rifarsi vivo
ma in compenso
qualcosa non va
#mainagioia
piatti un tempo prelibati odorano di piedi
bagno schiumi e shampoo sono andati a male
spaghetti al pomodoro fresco sanno di dentifricio alla menta
ma il peggio è il mio stesso odore
(un tempo odoravo di neonato)
da tutte le possibili cavità ove c’è una mucosa
emano un odore a metà tra
una cipolla rancida e un cane bagnato
a mali estremi
estremi rimedi
climax del soggiorno romano
cucina
ore 10
caffè sul fuoco
mia madre in vestaglia
io già vestita e isterica
-mamma ti devo chiedere un favore enorme: non ti piacerà
-dì dì
-no davvero è una cosa imbarazzante ma davvero non so a chi altro chiedere…
-dai alessia non la fà lunga! dì!
alzo il braccio destro
scoprendo l’ascella destra
-devi mettere il naso qui dentro e dirmi cosa senti
la poveretta
lo deve fare
perchè? perchè la obbliga il legame di sangue
si avvicina incerta ma determinata
il suo legame materno non l’ha risparmiata
non sente nulla di anormale
nè la cipolla rancida nè il ratto avvelenato
esce un articolo sul nuovo sintomo covid:
phantosmia
alterazione dell’olfatto
‘possinoammazzalli (ma chi? non si sa..)
il problema non è l’odore delle mie ascelle
ma il naso
-fine 2 parte-
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