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12/08/16

piano piano dolce carlotta e formentera


Intro, 1st day e una galletta di troppo




dal velivolo ryanair già pregusto il lusso di immergermi nell’acqua cristallina che buca lo schermo dell’oblò
spiagge di sabbia fina bianca e scogliere taglienti definiscono un mare di un colore photoshoppato

già deve essere capitato qualcosa di magico in volo:
saranno 5 ore che io e la mia dolce metà non ci insultiamo

tratta da ibiza a formentera
il traghetto balla più della carrá e sto lì lì per dimostrare il mio senso del ritmo sul pavimento
ma il mio impavido gondoliere mi stringe per i fianchi sulla prua e mi mostra l’acqua turchese
mi sento come kate winslet nel titanic
solo meno grassa



ci viene a prendere il caro e storico amico “dell’accademia” del mio gondoliere
simpatico e bolognese guida una una specie di jeeppetta

un telo sporco e svolazzante sta al posto del tettino e finestrini
c’è un cambio vecchio lungo e con pomello sporgente


il lato sinistro manca completamente
comodo per salirci dentro
altrimenti
dato che gli sportelli non funzionano
bisognerebbe viaggiare sulle ruote
scomodamente

il tutto è davvero elettrizzante

l’accoglienza prevede un giro di una parte dell’isola 
e se non fosse che riconosco la mia vecchia faccia nello specchietto retrovisore

a causa del ciuffo biondo svolazzante dei miei capelli ormai corti (tagliati con un tutorial fai da te di una youtuber pugliese poco prima di partire)

potrei dire che sono felice

vasche di saline rosa/grigie ci accompagnano sulla destra e poco dopo anche sulla sinistra
alberi dai tronchi nodosi e intorcinati
vegetazione ridente e brezza promettente
cielo finto



dopo una quindicina di minuti scarsi (questa più o meno la grandezza dell’isola)
arriviamo a destinazione
la casa non è una casa
é un resort a 20 stelle cristo
in un attimo dimentico tutte le raccomandazioni di quella gran signora di mia madre
-non fare mai troppe esclamazioni-
-non mostrarti troppo entuasiasta-
-non fare gridolini o sbarrare gli occhi come se non avessi mai visto tutto quel lusso in vita tua-

comincio ad applicare al dettaglio tutti e tre i punti sconsigliati da Dina
e aggiungo anche ringraziamenti anticipati ai due padroni di casa
-aaaaaah
guarda guarda qui….
madò che robbba!!!
ma non è possibilee!?!
chemmmmeravigliaaaaaa
….

il tutto ad un range vocale di almeno un soprano leggero


ed ecco anche finalmente
LEI
la padrona di casa

bella
sorridente
snella
vegana
e ricca
molto
molto
ricca

ecco perchè la chiamano paris

ci viene incontro con i loro due mocciosi
uno è attaccato alla gamba uno al seno nonostante il piccolo abbia passato da un pò l’età dello svezzamento

la notiziona è che hanno addirittura preparato qualcosa da mangiare
ci accompagnano nel patio con vista scogliera
un tavolo immenso dove in effetti intravedo una scodellina con spaghettino (integrale) promettente

sto per agguantare la scodellina e cerco di tenere a bada l’eccessiva salivazione
il bambino più grande mi si appiccica addosso già innamorato di me
in un battibaleno capisco che la pasta che sembrava il mio piatto esclusivo
è invece il piatto di portata
da condividere quindi tra me
il gondoliere e il suo amico

mh

mi spettano 32 ettogrammi di spaghetti circa
ma sono felice lo stesso
c’è una forma di grana padano gigante a tavola
il bambino la sta fissando mentre cerco di grattuggiarne un pò sui miei 32 ettogrammi di spaghetti
vado perciò per tagliarne un pezzetto ed offrirglielo e nel frattempo chiedo alla madre l’autorizzazione
LEI dunque guarda direttamente lui e gli si rivolge tranquilla
-sai bene che non puoi mangiarne-

il bambino si intristisce un paio di secondi ma poi si distrae subito
si lancia nella rincorsa ad una salamandra gigante
animaletto tipico dell’isola
e infine ancora affamato
ne mangia il cuore

il mio gondoliere azzarda una galletta di riso dalla busta ancora intatta
e subito dopo la padrona di casa
sollecita
richiude velocemente la busta con il laccetto onde evitare che si rovinino

sul tavolo spicca imponente un enorme piatto di foglie di insalata scondite
nessuno accenna ad avvicinarla nè ad offrirne
e a noi non sembra il caso di servirci da soli
ma poi la fame e la stanchezza hanno il sopravvento e 3 foglie a testa non ce le toglie nessuno

sistemiamo le valigie nella nostra “depandance”
una stanza stilosa con entrata indipendente e mobili antichi
il bagno sopratutto è degno di nota:
la doccia è ricavata nella roccia
muri scarni e dipinti con colori grezzi
pavimento grigio
piccole finestrelle dai colori e forme che strizzano l’occhio al marocco sono incastonate all’interno della doccia
l’esperienza della doccia si trasforma dunque da un “mi scrollo n’attimo la sabbia e mi dò una sciacquata” ad un’esperienza mistica
partono i miei gridolini di piacere
tanto non mi sente nessuno…

la giornata procede tranquilla
andiamo in una spiaggetta con tutta la famiglia
i bambini sono molto carini
il più piccolo ha un musetto angelico e boccoli platino che gli scendono sul viso
alterna momenti in cui cerca il seno della madre
a momenti in cui cerca di disintegrare la carne del fratello maggiore
ma è davvero delizioso





la sera chiacchieriamo amabilmente del più e del meno a bordo piscina
tramonto mozzafiato sull’isola
zero smanie zero preoccupazioni zero voglia di tornare a londra
si fanno quindi le 8
poi le 8.30
poi le 8.40
poi le 9

alle 9 e 7 minuti
dato che nessuno accenna a dirigersi verso la cucina tantomeno verso i fornelli
il mio gondoliere si lancia improvvisamente nell’elogio della “sua signora” (io)

-ah ma non potete sapere che alessia è una cuoca spettacolare
fa dei piatti pazzeschi semplici ma gustosissimi..!!!
e poi sempre più gasato fa la sua messinscena preferita

-lei butta il sale “così” (con la mano descrive il mio movimento con un gesto plateale e allo stesso tempo noncurante)
descrivendo e accentuando il mio talento sia innato che inconsapevole della mia cucina
è molto carino ma ora..
ora mi sembra che stia un pò esagerando

 

confesso che ore prima avevo avvistato una cesta di pomodori muso di bue favolosi
pregustavo da tempo il morso a quella carne succosa e prelibata
ma aspettavo il cenno dei padroni di casa

l’amico del mio gondoliere concorda sulla necessitá di organizzare l’aspetto culinario
invece LEI non si muove dalla piscina
io sono un pò indecisa
ma alla fine il gondoliere mi esorta a “dare dimostrazione di quanto sono brava” e mi metto in cucina

taglio i pomodori
un paio di cipolle freschissime che dio le benedica
basilico
olio e sale delle saline
qualche fetta di pane
faccio secco un cetriolo e lo condisco con sale\olio\pepe\limone
apparecchiamo per tutti

il compagno racconta una divertente storia risalente a prima della loro scelta vegana
(in realtà lui introduce la storiella confidandoci che “LEI ha dei poteri”)
che riporto volentieri:

dopo una lite furiosa lui annuncia che uscirà a pesca

LEI sulla soglia gli urla:

buona pesca!

sembra che nell’ambiente pescaiolo questa sia il peggiore augurio in quanto portatore di gran sventura
infatti il povero amico del mio gondoliere
una volta immersosi nelle chiare acque formenterine
nuotando verso il fondale inesplorato
incontra una gigantesca medusa che gli avvolge la faccia e gli lascia così le labbra come due canotti

gli viene da piangere ma decide fieramente di tenere il punto e di non tornare a casa a mani vuote
nonostate il dolore sia insopportabile prosegue nella pesca e avvista un enorme sarago vicino ad uno scoglio
spara dunque con il suo fucile
la focina si incastra tra i due scogli e il pesce fugge felice dalla scampata morte e conseguente infornata

lo sfortunato protagonista si accinge perciò a disincagliare la focina rimasta incastrata tra gli scogli
dà uno strattone brusco e cosí facendo dà una capocciata allo scoglio sopra la sua testa
scoglio ovviamente cosparso di ricci
uno dei quali si infila ben bene nel cranio del poveretto

LEI gli apre la porta di casa e lo trova in condizioni pessime
testa sanguinante e un centinaio di spine
faccia gonfia e labbra siliconate

ride

lui dice
-pronto soccorso
LEI dice
-esagerato ci penso io

si mette dunque all’opera per estrargli le spine dei ricci ma
stranamente
le spine si infilano le cranio ancora più profondamente

lui insiste
-cristo
pronto soccorso!

fine della storia


la conversazione procede gradevole e liscia

lei mi prende da parte dopo la cena e mi chiede come mai mi piace cucinare
(?)
naif come sono
le racconto dei miei trascorsi infantili tra le cucine delle zie e mamme
del fascino che gli odori e i sapori hanno sempre esercitato su di me
lei ascolta e si apre a sua volta (almeno così mi sembra)

giusto due parole su sua madre
persona difficile
a capo di una grossissima marca di moda
bellissima e schiva
tutti sempre intorno a cercare di adularla e comprarsela
(ok complesso di edipo)

il padre l’ho visto per poche ore e mi è sembrato nell’ordine:
troppo abbronzato
troppo sorridente
gay

quando va per abbracciarla e baciarla lei si scansa infastidita
io intervengo togliendolo dall’imbarazzo e commento:
che bello che hai un padre così affettuoso!

LEI: si lui fa grandi scene davanti agli altri…

capisco che anche la figura paterna non l’ha aiutata
(complesso di elettra)

ecco il tipico caso in cui il mio mitico cuginone Arrigo avrebbe detto (cit. Totò)
“questa nun tiene un complesso
tiene n’orchestra!!”

dunque (Alessia ———> Alesis — — —> greco: colei che protegge)
mi metto l’elmetto dell’
-io ti salverò-
-so di cosa parli-
-con me sei al sicuro-

cerco di farla parlare
le faccio qualche domanda stando attenta a non essere invadente

ci ritiriamo poco più tardi nella nostra depandance



2nd day: spiaggetta, spighe e spesa milionaria




il giorno dopo abbiamo dormito una meraviglia
un pò di imbarazzo perchè i nostri amici non ci sono e non sappiamo se possiamo usare alimenti e tools per la colazione..
ma prendiamo l’iniziativa e ci spariamo una colazione
caffè e latte di soya
biscotti integrali
zucchero di canna

vabbè

bighelloniamo per casa e li aspettiamo per pranzo
(si fa per modo di dire)

verso l’una e mezza tornano
i bambini mangiucchiano (cosa?) e strillano
attaccati un pò al suo seno sinistro
un pò al mio braccio destro
un pò allla gamba del mio gondoliere

non si accenna a mangiare
il mio dolce gondoliere ricomincia con la storia della cuoca straordinaria:
-alessia è veramente un portento…
la dovreste vedere all’opera…
quando va in cucina escono letteralmente delle meravigl…

decido di porre fine a questa farsa
con un piccolo calcetto sotto il tavolo e lo sguardo di Carriecheuccide
finalmente la mia dolce metà si azzitta

mi confronto con LEI e le chiedo se vuole che butto qualcosa sul fuoco
lei risponde educata e noncurante
-se vuoi-

(-voglio!-)

butto sul fuoco du zucchine che avevo avvistato dal giorno prima
cipolletta fresca e pomodorini

starò esagerando?
si come al solito
però qui qualcuno dovrà pure prendere in mano la situazione no!?

preparo due tre piattini di verdurette
prendo del pane in cassetta e lo schiaffo al forno per fare delle bruschettine
niente di che
sciuè sciuè

mangiamo solo noi tre
sfortunatamente LEI non viene a tavola
perchè i bambini non si addormentano
mi dispiace!

il pomeriggio ci portano in una spiaggia che somiglia molto al lido di venezia
ma non mi scoraggio perchè LEI mi porterà a far la spesa al micromarket con l’orto
cosi finalmente possiamo offrire almeno una spesa

eccoci di nuovo in spiaggia
i maschi passeggiano sul bagnasciuga parlando d’arte
lei mi racconta del suo lavoro
affitta le case della famiglia in toscana new york berlino londra
(l’ho vista infatti lavorare sodo con il suo cellulare nella piscina dentro alla ciambella a forma di donut)
e mi parla delle sue preoccupazioni riguardo alla scarsità di like su fb
mi racconta poi del suo intenso percorso con una sensitiva per risolvere “nodi familiari”

mi tartassa poi di domande
“come fai a sapere che mio figlio ha quella catenina da quando è nato.. chi te l’ha detto?”
“ma tu segui un percorso spirituale?”
“come fai ad ottenere tutti quei followers?”

si sta benissimo al mare ma ho come una sensazione d’ansia
sarà lo stress di londra che mi porto dietro

io e il gondoliere continuiamo a chiedere notizie sulle bellezze dell’isola
non so perché ma alla fine il nostro interesse versa sempre sullo stesso argomento

-ci sono ristorantini magari sul mare.. dove si può mangiare un pò di pesce buono….?-
LEI:
no no
si mangia malissimo qui
e poi non c’è il pesce

mh


infatti dopo la spiaggia le femmine (noi) ci dirigiamo verso la spesa
ci siamo offerti di pagare almeno questa spesa e sembra la cosa sia stata approvata
al micromarket LEI comincia a riempire casse su casse di chili di frutta ‘pe fà na guera”
nella fattispecie prende:

-4 kg di arance
-6 kg di mele
-4 kg di cipolle
-3 kg di limoni
-7 kg di susine
-3 kg di pesche
-3 kg di zucchine
-5 meloni bianchi
-2 avocadi
-1 bustina di semi di girasole

-2 zucche intere
-2 cocomeri giganti

poi diretta a me
-prendi pure quel che ti serve eh

mi avvicino al frigo ed esulto vedendo il latte di mucca
poi avvisto un prosciutto sudato spagnolo e le chiedo se le dà fastidio che io lo prenda
LEI
-basta che non lo fai vedere ai bambini e a P. (il compagno)-
………

schiaffo dunque il prosciutto nel cestino

seguono poi:

-pane
-una cremetta all’aglio che mi stuzzica
-crema solare protezione 422 per la mia pelle
-birra

ci vogliono due carrelli per trasportare tutta la spesa dal negozio alla macchina

costo della spesa?

-120 euro-

il gondoliere è improvvisamente pallidissimo nonostante le due giornate di sole…
io
non ne parliamo nemmeno

WTF!?!?!???????????????????????????


in macchina di ritorno dal mare
il bambino più grande (4 anni)
(soprannominato da noi “è veero!?!?”
dato che ogni sua affermazione termina con un “è vero?!?!” -da leggere con accento rigorosamente bolognese-)
urla: “granoooooooooooo”

il padre inchioda
ferma la macchina con i suoi quattro individui adulti e vaccinati all’interno

il bambino
all’una e ventiquattro
con quarantasette gradi all’ombra
(e noi stiamo al sole)
scende dalla macchina e passeggia tranquillo nel campo di grano per raccogliere le spighe

in silenzio i genitori lo guardano
in silenzio noi guardiamo i genitori

dopo 4 minuti circa il bambino decide di tornare in macchina con un ciuffo di spighe
e ci si avvia serenamente verso casa

LEI si cambia d’abito 4 volte
il mio gondoliere dice che ha un tic all’occhio ma io non lo noto
certo la trovo un pò “particolare” ma rimango educata e disponibile

all’ora di cena si ripresenta il problema
nessuno si muove e il gondoliere comincia a scalpitare
-vi va di mangiare fuori stasera?
-non ci sono posti buoni per mangiare
-ma magari qualcosa di economico e caratteristico…?
-non esistono quei posti… e (rivolgendosi al mio gondoliere): la tua fidanzata pensa che le teniamo nascosti dei posti…! ve l’ho detto: qui il pesce non c’è e se c’è è molto caro
-ah… ok…
gondoliere: allora prepariamo qualcosa noi qui!?
-nessuna risposta-

prendo in mano la situazione con un bel pò in imbarazzo
imbarazzo che però ha sempre la peggio sull’altro nostro istinto: la fame
la cena stasera prevede:
- piatto di pomodori con cipolle fresca e basilico come non ci fosse un domani
-arance condite con olio sale pepe olive e (azzardo!!) pezzettini di parmigiano ai lati
salsetta all’aglio e bruschette
- cetriolo condito
- pane bruscato

LEI viene e non viene a tavola

quando c’è però commenta:

certo abbiamo fatto la spesa ieri e già ci stiamo spazzolando tutto…!
(nessuno risponde)

non contenta a fine pasto prende la busta del pane in cui ne è rimasta SOLO una fetta
mi guarda e mi fa:

ma del pane che abbiamo comprato ieri è rimasto solo questo..!??

io: non lo so…

a fine pasto LEI si va per alzare da tavola e io la seguo educatamente accingendomi a sparecchiare
si gira
mentre metto un piatto nella lavastoviglie mi guarda e mi fa:

-ma a te per caso piace ANCHE mettere a posto?

(non mi piace nè la domanda nè il tono nè le eventuali insinuazioni)

ma mi mantengo educata
-beh.. sinceramente no..!

LEI
- ah ecco perchè se no eri proprio strana eh…!

…………………

è troppo
sarebbe troppo per una trasteverina
figuriamoci pe una monticiana

mollo piatti
esco dalla stanza
dò un’occhiata esaustiva al gondoliere e lui mi segue al volo

riunione d’emergenza nella nostra depandance
faccio la matta giusto per sfogarmi e per fare luce su un problema abbastanza “urgente”
LEI è una grandissima

maleducata

passiamo tutta la notte a parlare di come farla fuori o di come metter in salvo i bambini

persino bette davis nel cult “piano piano dolce carlotta” avrebbe parecchio da imparare da paris
cominciamo a pensare che abbia qualche rotella fuori posto

il giorno dopo
ci diciamo
lo passeremo interamente per conto nostro
sembra che la nostra presenza qui non sia molto gradita
la notte porterà consiglio






3rd day: bad mood, motorino e arrivo della philippina



ci svegliamo tardi giusto in tempo per veder arrivare una bmv
scende un signore che accompagna una ragazza philippina mandata dalla madre di LEI
la chiamerò phil

phil è carica di provviste
chili di pasta
biscotti integrali e non
olio
altre due forme di parmigiano reggiano (che vanno in frigo a far compagnia alle altre due..)
ecc..

l’amico p. del mio gondoliere prende la forma di parmigiano
incide ingenuamente una fetta di parmigiano con un coltellino
gli brillano gli occhi
ci guarda entusiasta come un bambino e (alle 10 di mattina e prima del caffé soprattutto)
va per offrircene un pezzetto

LEI interviene calma:
-non tagliare il parmigiano o finiamo a litigare

lui si blocca
richiude la carta intorno alla forma
lo ripone in frigo senza commentare

phil viene accolta con pochi convenevoli
il moccioso più grande si attacca subito alla sua gamba
LEI commenta:
-adesso che è arrivata lei a me non mi guardi più eh?-
io scoppio a ridere
sono l’unica però

phil non sorride
forse il caldo o magari la paga scarsa…
decido di darle un pò di soddisfazione almeno io
attacco dunque con i soliti gridolini alla vista degli spaghetti e altre cibarie
la ringrazio profusamente
le chiedo di dove è e altre chiacchiere

apprendo che è filippina e che si e appena sparata un mese sulle spiaggie incantate del suo paese

la giornata scorre tranquilla
ci accompagnano al negozio per l’affitto del motorino finalmente e ci mollano lì

io contratto con i tizi del negozio come se fossi una tunisina o peggio una napoletana
la lingua non la conosco affatto ma che sento già di padroneggiarla
(visto che si tratta di spuntare uno sconto)

il gondoliere mi guarda incredulo e appena mette bocca nella vicenda lo azzittisco:
con il suo breve intervento (“ma nel prezzo è escluso il costo dei caschi no?…..”)
sta per mandare all’aria i miei 8 minuti buoni di trattativa
ok: è chiaro che con il mio amato gondoliere non si può certo organizzare la tecnica del poliziotto buono e di quello cattivo
vabbè ha altre doti

riesco a strappare un prezzo ottimo ma richiamiamo i nostri amici
non abbiamo le patenti con noi e chiediamo loro di darci un passaggio a casa
loro tornano indietro
LEI è visibilmente contrariata
il moccioso grande è attaccato alla mamma e sembra sonnecchiare
il mio gondoliere si rivolge a LEI:
-come sta il cucciolo.. è stanco?
LEI:
-no solo stufo di fare avanti e indietro
………..

non simpaticissima
non educatissima
non altruistissima
ma faccio pippa (nel senso romano)
e soprattutto:
fammestazzittachenunsòamicimia

caschi in testa e cominciamo ad assaporare il gusto della libertà
il mio scuro gondoliere guida il nostro due ruote
io gli cingo la vita come fossi audrie hepburn in vacanze romane
solo più grassa

vento sulla faccia e sfrecciamo felici per le strade della stupenda isola
ci rilassiamo in una spiaggia bianchissima dal nome sospetto “playa des mortes”

verso sera facciamo un aperitivo
a san sebastjan con sangria e tapas
la vita ci sorride
la cameriera pure (un pò troppo)
io bendo il gondoliere e tutto sembra filare super liscio

tramonto e ristorantino di pesce sulla spiaggia
alici marinate
pesce alla griglia
una bottiglia di vino bianco freddo
luna piena
come siamo orrendamente innamorati
(voce fuori campo:
e te credo
faje esse pure ai ferri corti co sto panorama e il profumo de pesce!)

tutto quel che riesco a pensare è
aveva ragione LEI
non ci sono proprio ristorantini di pesce sul mare (!?!??!?!)

torniamo tardi e bona lè
tutti dormono



4th day: horror sms e carrie lo sguardocheuccide


siamo rincasati alle 3 di notte
alle 7 di mattina ci svegliano le urla dei delicatissimi bambini
a cui la mamma ha distribuito flauto e tamburo
e li stanno usando entrambi contro la porta della nostra stanza
LEI è accanto a loro e non interviene nella maniera più assoluta

facciamo finta di non sentire mentre ci monta la rabbia
e ci fingiamo morti
(a volte è l’unica..)

appena partono per il mare ci alziamo
in cucina l’agghiacciante sorpresa:

sono rimaste soltanto 2 arance e 1 mela
volevamo prendere qualche frutto e partire alla scoperta di spiaggie bianche e deserte
ma la frutta
-i 120 euro di frutta-
sparita!!!

c’è però phil
ci ha preparato le tazze della colazione
i signori sono già usciti presto

io le chiedo notizie della frutta
lei prima un pò diffidente si guarda intorno e mi avverte cauta:
-signola calattele molto “difficile” …mangiare molta frutta!

-eh ho capito un conto è molta frutta un conto è 120 euro di frutta in una botta!
 -eh lo so… è calattele…

una delle mie virtù più spiccate è il far aprire gli interlocutori
la dolce phil infatti di lì a poco si sbottona e apprendo nell’ordine che:

-lavorare da molti anni con la familia
-la signola grande (madre di LEI) mi mandata a formentera per aiutare anche se loro non volere me
-avere avuto molte discussioni con signola (LEI) nel passato
-per stress avere avuto brutta malattia della pelle
-litigale perchè signola non dare me mangiare
-io lavorare molte ore e avere bisogno di mangiare
-non ce la fare solo con flutta e veldure
-allora ogni tanto io uscita per comprare di nascosto kebab e chiudele dentro mia stanza

-consiglio? (e arriva un sorrisetto)
comprate spesa e chiudere a chiave in vostra stanza!

……

io e gondoliere allora prendere circa 3 etti di parmigiano (tiè!)
motolino e raggiungere la spiaggia più bella dell’isola
plaja de ses illettes
determinati a non farci toccare dalle paturnie altrui

la sabbia è bianca
l’acqua è trasparente e bellissima
ci sono più tette rifatte che salamandre
ma io sono tranquilla:
il mio stile non si batte
camicia del gondoliere beige per non scottarsi le spalle sopra a bikini viola
occhiali fucsia
gambe bianche rotonde che tradiscono la passione per la cucina mediterranea più che per il jogging

pomeriggio tardo decidiamo di fare un giro in un posto che ci incuriosisce
si chiama san francesc ed è una specie di capri spagnola
casette bianche
viuzze strette e curatissime
ristorantini e baretti chic ma semplici
chiesa in piazza di roccia bianca

un vero bijou

ci sediamo in un posto che mi ispira subito
si chiama hotel san rafael
ci spariamo una birra fredda e il mio gondoliere controlla il telefono
6 chiamate perse e un sms
è di LEI
e così recita:

ciao, abbiamo pensato che sta diventando un pò complicata la convivenza tra noi quattro (anzi 6)
per la differenza di orari quindi è meglio che vi troviate un posto così da stare più liberi. Se volete prendere le vostre cose siamo svegli fino alle 10 stasera, così ci salutiamo anche. A dopo!

……….

allegherei la foto che ho scattato al gondoliere al ricevimento del sms
ma le ripercussioni sarebbero per me molto gravi
(cancellamento da fb\da rubrica telefonica\annullamento della relazione amorosa\eliminazione fisica)

ok ok
che problema c’è?
siamo in mezzo a una strada

questo è di certo un caso per
wonderwoman!


alzo gli occhi e leggo
-hotel san rafael-
combinazione hanno una stanza libera solo per quella notte
-la prendiamo-

cristo
dobbiamo andare a riprendere le cose
il gondoliere non parla più e in effetti c’è poco da aggiungere
l’abbiamo scampata bella
dico quel che penso
quella ci accoltellava o peggio
avrà già almeno bruciato nell’acido la povera phil
e dato l’arsenico ai bambini

ci facciamo coraggio e torniamo a castello per riprendere le nostre cose

io non parlo
ed è lì in genere che la gente si impaurisce
invece LEI è lì all’entrata con uno dei due pargoli al seno
sguardo fisso e inespressivo

fa tanta paura
morticia addams è britney spears in confronto a LEI

io non saluto nessuno e vado dritta nella mia depandance a fare le valigie da brava mogliettina
silenziosa e efficiente
l’amico del gondoliere siede sul divano di bambù con un’espressione altrettanto spaventosa

il gondoliere fa il disinvolto ma so che soffre
prende il suo amico sotto braccio e si allontanano insieme parlando ad alta voce
LEI interviene con un sonoro autorevole e agghiacciante:

SSSSHHHHHHH!!

svegliate il bambino!

tutti ora tacciono

valigie pronte
saltiamo sul motorino
lei continua ad avere la stessa espressione
io anche

fine dell’horror
inizio della vacanza

potrei continuare questo post con
5th day
6th day
7th day


ma dovrei fare un copia incolla di:

mare stupendo
sole e cielo azzurro
pesce in ristorantino sul mare
spagnoli sorridenti e disponibili
spiagge bianche e aperitivi di sangria
risate e bendamento di occhi al gondoliere sulle spiagge nudisti
relax
relax
disegni con carboncini
idee

cioè nulla di divertente
nulla di interessante
in effetti la parte più cool della vacanza è stata la prima




post scriptum

telefono a mia madre per raccontare la vicenda
aggiungo anche che LEI ha scritto ad un’amica comune del gondoliere
chiedendole informazioni su di me prima del mio arrivo all’isola (?)
dopo pochi giorni ha poi di nuovo scritto all’amica
chiarendo stavolta che sono un personaggio “turbolento”



mia madre:

beh
però quello è vero

……



(formentera 19.7.2016)

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