17/06/13

quattro vestiti e un matrimonio




oh no
oh no
oh no
è arrivato
quel
giorno!
il giorno del matrimonio
piuttosto prenoto una vacanza all’overlook hotel
piuttosto mangio un piatto di trippa
piuttosto guardo in streaming le ultime dieci puntate di chillavvisto
piuttosto invito a cena i miei

e invece no
tocca tuffarsi in un mare di tacchi alti mai messi
minuscole pochette contenenti al massimo un euro e il rimmel (o un tampax)
maschi sudati fradici in completo lino-lana-lino-lama
coppie sposate coppie sposate con figli coppie divorziate coppie separate coppie divorziate con figli coppie separate con figli coppie separate senza figli coppie di fidanzati liberi coppie di single invecchiati insomma
coppie
ma l’evento aimè vede protagonista una mia carissima amica
la chiamerò C.
la conosco dalla terza elementare
non posso mancare
ma confesso che ho molta paura
tra gli invitati altre due amiche (delle elementari e delle medie)
con cui non parlo da anni
spero la sposa abbia avuto il buon gusto di non metterci allo stesso tavolo
ecco che scorgo la prima delle due
la chiamerò O.
o. ha un caschetto e un vestito da matrioska russa
mi gira intorno parlotta e mi chiede addirittura di togliere i miei fedelissimi occhiali gialli da sole
rispondo che non è possibile
parla almeno 3 volte a sproposito:
(diretta a me e al mio impeccabile profilo facebook)- non mi piacciono le foto che ti fanno erano meglio quelle che ti facevo io
…….
(diretta alla sposa)- certo ti ci voleva proprio il matrimonio per farti fare i capelli lisci!!
……
la minuscola figlia della sposa c. quando le sfioro il braccetto bianco e cicciotto scoppia a piangere
o. si sente in vena di battute e dice: ah ah ah non le piaci tu alessia! la fai piangere!
…..
decido di salvarla (e salvarci) dal quarto sfondone e le regalo un avvertimento con minaccia verbale e occhiata omicida
finalmente si offende e per un po’ si allontana e va a ad importunare altri invitati
però arriva poco dopo (in ritardo) l’altra amica che chiamerò V.
V. è sorridente elegante e svampita
purtroppo mi è sempre stata
simpatica
indossiamo un vestito identico
lei me lo fa notare e poi aggiunge: ma il mio è più bello
nonostante sia inequivocabilmente vero
mi ricordo perché non le parlo
entriamo nella “location” e devo ammettere che
il posto è incantevole
la sposa C. è bellissima nel suo vestito giallo che richiama i miei orecchini (come si è permessa?)
lo sposo svizzero spettinato è delizioso e  sempre sull’orlo di piangere (è un emotivo)
37 francesi
12 svizzeri
4 tedeschi
2 giapponesi
e non è una barzelletta
faccio i miei calcoli: non parlo una parola di tedesco giapponese francese
le uniche persone a cui posso rivolgere la parola sono: la sposa e le due amiche con cui non parlo
sono nella merda
però anche abituata a guardare il lato positivo delle cose
più andiamo avanti più mi sembra una puntata di sex & the city
mi chiedo: cosa farebbe samantha o carrie per allentare la tensione?
la soluzione è pronta e accessibile

mi dirigo verso il tavolo dell’alcol

già verso il quarto bellini la situazione non mi sembra poi così tragica
comincio addirittura a stare a mio agio
sulle vertiginose scarpe tacco 12
le due amiche parlano tra loro e O. si tiene a due metri di distanza di sicurezza
dice:
ma smettila di fare quella faccia da sostenuta che non ti riesce..!
purtroppo O. ha ragione
purtroppo mi viene da ridere
purtroppo mi vorrei ammazzare
purtroppo vorrei abbracciarle entrambe
si avvicinano e O. mi fa un buffetto sulla guancia
mi abbraccia e sbotta in singhiozzi sulla spalla non tenendo conto del mio nuovo vestito h&m
bene: ora la festa può solo andare migliorando
dopo questo ci vorrà un altro drink

ecco che la serata prosegue al meglio
la tensione è scesa
il tasso di surrealità cresce a dismisura
ogni tanto dico una parola alle due O. e V.
ogni tanto parlo con un “alexìs” che ha studiato l’italiano
ogni tanto mando giù un fritto
seduti ai tavoli sotto un cielo dal colore sospeso e cristallino
tra i primi e il secondo
prende la parola il padre della sposa e legge una poesia in romanesco
bel momento
non capisco il finale e chiedo delucidazioni
poi prende la parola il padre dello sposo
svizzero ma non emotivo
tiene uno o due fogli in mano dove ha scritto qualcosa in onore degli sposi
comincia a leggere e tutti pensiamo “che carino”
dopo un quarto d’ora tutti pensiamo” beh…”
dopo mezz’ora tutti pensiamo “i fogli hanno un doppio fondo cristo??!?!”
dopo l’illusoria e ironica premessa in italiano sdentato
lo svizzero padre è partito con un sermone di quarantadue minuti
in francese e svizzerese sullo sfondo il cupolone
siamo in un film di sorrentino o di verdone?
lo sposo emotivo finisce in lacrime stringendo la mano della mia amica C.
il perché delle lacrime è evidente a tutti
anche se non ho capito gran che
non me la sento di chiedere delucidazioni

ma al taglio della torta
l’amica C. sorride felice tra le braccia del suo sposo svizzero spettinato emotivo
dietro a loro la città più bella del mondo
davanti a loro genitori amorevoli franco-romano-svizzeri e amici fraterni
accanto a me c’è V.
ho un cedimento e dico: eh
V. si gira e scoppiamo a ridere di brutto
a me viene anche un po’ da piangere ma assecondo la spontaneità  del momento
(oddio che mi starà succedendo?!?)
arriva anche O. e si unisce all’ilarità
aia
aia
aia
le devo tenere a distanza
le devo tenere a distanza
le devo tenere a distanza
le devo tenere a distanza
le devo tenere a distanza
ma la complicità di più di 20 anni di conoscenza
ha la meglio
merda
mi dispiace che la sposa abbia avuto il buon gusto di non metterci allo stesso tavolo
dopo lo spumante perdo ogni inibizione e rigidità emotiva e addirittura
accetto l’invito delle due sgallettate
mi lancio con loro nei balli
sul prato a piedi nudi con la sposa C. la matrioska O. e la chic V.
balliamo su billie jean e su quell’incalzante giro di basso
le tabelline mi sembrano roba recente
O. fa: saranno quindici anni che non ballo michael jackson!
io: io due giorni

saranno i troppi drink
sarà che roma è la città dell’amore
sarà che billie jean è sempre un pezzone
sarà che gli invitati sono tutti fichi
sarà che i bambini non italiani sono tutti educati e ballerini nati
sarà che il cielo garantisce serenità
sarà che gli gnocchetti melanzane pomodoro e bufala sono senza precedenti
sarà che avevo fatto uno scrub al miele su tutto il corpo
stadifatto che sono felice

accompagno O. alla sua macchina
e lei si informa: il tuo cellulare è sempre lo stesso…?
io: si ma è meglio non utilizzarlo..
lei: cioè vuoi dire che non ti posso chiamare..?
io: ahò sei un furetto eh?
lei: non so cosa sia un furetto…
io: voglio dire “nun te se po’ nasconde niente..”!
lei:…….?


odio-amore amicizia-lontananza incomprensioni-risate-litigate
le destiny’s child
le charlie’s angels
le salt ‘n pepa
le quattro di sex & the city
ci fanno un baffo
ridacchio da sola e prendo il largo






(roma 17.6.2013)



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