28/04/24

la prigione ti fa bello


torno in prigione 

-stavolta ti tratterranno 

commenta mia madre 


è una delle più antiche prigioni di massima sicurezza londinesi 

stavolta tengo un workshop 

spiccano tre personaggi degni di nota 


Wayne 

inglese 

nero 

sulla cinquantina 

bello come il sole 

alto due metri 

fa rap è timido e sta in disparte 

sembra chiuso lì dentro per sbaglio


Joe è bianco basso e secco

ha occhi azzurri e forse un tempo era biondo cenere 

ma ora ha i capelli castano scuri in seguito all’assenza di lavaggio 

faccia distrutta dalla droga 

due o tre denti in bocca 

ha in mano 4 o 5 pagine scritte fitte fitte


Bluey è mixed-race 

personalità spumeggiante e dominante 

enorme fisicamente e emotivamente

2 denti d’oro

2 tatuaggi in faccia

2 sigarette vape tra le dita 

scrive balla canta 

ha un sorriso per tutti e una saggezza tutta sua

street smart

come dicono 

si ricorda che il mio nome inizia con A 

e poi dopo due tentativi si ricorda

A le ss ee a


c’è una sola guardia nella stanza con noi 

capelli biondi occhi azzurri e labbra rosa

sorriso dolce e voce d’angelo 

non apre bocca e partecipa al workshop con la presenza


oggi dopo aver usato le carte della musica do circulo per il warm up

suono un chorus di un pezzo di Common 

letter to the free 

l’altra cantante si chiede se sia appropriato (in prigione)

io fingo di non capire che intende 


attacco a suonare gli accordi

su una tastiera giocattolo di quelle che hanno i beats 

premo il tasto e parte un beat 

lo rallento e lo adatto al mio groove 

W. il bello si avvicina 

comincia a dondolare la testa impercettibilmente 

come solo i neri fanno

quando approvano

io mi vedo già con il velo e un matrimonio attraverso il vetro 

attacca un free style e poi si ferma e fa 

-no I can’t

-perchè?

-perchè quello che stavo per dire non è ‘appropriate’


sto per dirgli 

tranquillo hai la licenza poetica 

ma non vorrei creare problemi in prigione 

ai prigionieri 


Bluey entra in gioco 

meno timido e più sfacciato 

attacca un rap multidisciplinare

le liriche sono intense ma lo stile è rilassato 

in alcuni momenti squittisce come un ratto parte della performance

si alza in piedi 

fa twirking 

le liriche sono così veloci e strette che fatico a capire tutto 

ma capisco di certo quando fa

-I been thinking 

been thinking about ESCAPING-


(sono stato a pensare parecchio - a pensare di EVADERE)


e la guardia 

che finora ha tenuto un sorriso angelico 

torna immediatamente seria 

lo fissa e gli lancia uno sguardo da ergastolo 


dicono che sia una delle guardie più dure 


quando W. riattacca la sua strofa

ha uno stile completamente diverso da bluey 

rimane seduto

è dimesso 

ha una voce scura non sorride 

è meno violento e meno espressivo

si impappina dopo circa 4 minuti straight di liriche strettissime 

ma tutti siamo in estasi e lo incensiamo 


comincia una rap battle tra Wayne e Bluey

c’è un gran rispetto e poca competizione

i problemi cominciano quando il bianco con due denti

Joe

pensa di saper rappare e vuole dire la sua 


i due fratelli lo lasciano fare 

ma sono tesi e hanno un sorrisetto sarcastico 

ma sono sempre tutti inglesi

anche in carcere

e lo lasciano finire


il brasiliano nel suo pessimo inglese mi dice 

-you’re my favourite guest 

ma tutti capiamo -guess 

e gli facciamo ripetere la frase 4 volte 

finchè lo capisco arrossico e mi si scioglie l’intestino 


uno dei nuovi chiede se si può avere il laboratorio di musica

2 volte a settimana invece che una sola 


sembrano dei bambini in un kindergarden 

quei bambini definiti ‘disruptive’


mi sembrano tutti belli 

non so e non chiedo cosa abbiano fatto 

non è per quello che sto lì

so che c’è un talento enorme in quella stanza 

e il talento è separato dal giudizio personale 


cosa che non ci riesce quasi mai 

perchè è umano mettere assieme tutto 

e fare il binomio bello = buono  

talentuoso = integgerrimo  

attraente = intelligente 


quando ci chiudiamo la porta alle spalle 

ho la testa in fiamme

e lo stomaco rigirato 

alcuni dovrebbero stare su un palco no dietro alle sbarre 

quasi ci si dimentica che anche il peggiore dei criminali 

ha bisogno di esprimere sè stesso 

e che nel 90% dei casi il motivo per cui è diventato un criminale 

è perchè non gli è stato permesso 

di esprimere sè stesso 




food for thought 




(londra 28.4.204)



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