12/04/15

il fallimento di una formica e la pioggia








sempre lo stesso ruolo
ma non sei stufa?
devi cambiare manager
ti illudi: stavolta sarà diverso
e invece sei più riciclata della plastica
abitata da un tarlo
farai ancora ed ancora lo stesso sbaglio
torturi con sapiente pazienza il fragile e innamorato avversario
distruggi così quel che ha di buono
ti stupisci poi che sia diventato cattivo
sei brava
lavori di fino
creativa come sempre
togli certezze e sottolinei gap
e quando stai lì lì per ottenere lo scopo
quasi quasi ti penti
ma non demordi
per tornare indietro è troppo tardi
come una goccia cinese
accuratamente
massacri il divino
e poi dici “sono atea”

la saggia formica lenta ma efficiente
costruisce la sua casa aiutata dalle altre formiche
spingono innumerevoli zolle di terra
tu svelta e inutile
la tua casa la distruggi
annacqui la terra
ed infine dai la colpa alle altre formiche:
ti hanno aiutato male!
ma ecco le prime gocce sulla tua fronte
il temporale in effetti si era già annunciato: nuvole nere e lampi spaventosi all’orizzonte
lo affronti a testa alta
senza casa e senza più nemmeno una formica vicina
piove grandina e ricordi benissimo di aver distrutto il tetto con le tue stesse mani
maltrattato tutte le formiche e non puoi più perciò chieder nemmeno ospitalità

finisce sempre male
sarà il mio tema natale

Fox annuncia grandi cambiamenti per i nati sotto il segno del cancro
mi risulta invece che non fai un solo passo
sempre uguale a te stessa
ti ripeti identica
gli attori cambiano
ma il copione è vecchio e forse già dall’inizio
mal scritto

dovresti almeno ammettere il fallimento
e infatti lo ammetti senza gran sgomento
sei un disastro
e non intendo dire un disastro come Julia Roberts nei film in cui è:
disorganizzata rompipalle forastica ma bellissima
tu ti fermi ai primi tre:
disorganizzata rompipalle forastica

non vale la pena nemmeno spiegarsi ammalarsi urlare con la rabbia tra i denti
troppa acqua
nemmeno cantare salverà la terra ormai diventata fango
annacquata dalle tue stesse secchiate
vai a dormire và che qui fai danni a palate
conta le pecore perché la notte è lunga
la pioggia batte sulla mia testa
le altre formiche mi guardano dalle loro case riscaldate
delusione pena e rabbia nei loro occhi
era tanto una brava ragazza

eh
ma è diventata pazza





(london 12.4.2015)

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