loro cantano Mozart
io Steve Wonder
si aprono le sbarre
e ci ritroviamo al centro della stella
la prigione è stata costruita nel 1842
prigione cat. b di massima sicurezza nel centro di Londra
conserva da allora lo stesso identico scheletro a forma a stella
4 ali che partono dallo spazio centrale secondo un piano detto *panopticon
(*che fa vedere tutto)
è costruita in modo da poter controllare dal centro della stella quello che succede in tutte le altre ali e tenere un occhio sui detenuti
entrare nella prigione è come dover passare i controlli di heatrow stansted e luton
tutti in mezz’ora
mi sequestrano subito i due evergreen sempre presenti nelle mie tasche:
-burro di cacao labello alla fragola
-gomme da masticare
-è la prima volta?
-si…
-respira….
camminiamo tra le corsie labirintesche
mi guardo attorno butto un occhio nelle minuscole aperture delle celle
ma lo ritiro subito
oscillo in un continua lotta tra curiosità e rispetto
su qualche muro si leggono frasi ispirate da Muhammad Ali a Bob Marley
l’odore è pungente e i pavimenti sporchi
non ci sono finestre che danno sull’esterno
l’unica fonte di illuminazione è il neon
un paio di detenuti con le classiche tute grigie
-good morning
gli facciamo noi al nostro passaggio
sono appoggiati fuori dalle celle e hanno l’aria sconfitta annoiata scoraggiata
ma salutano con un sorriso
apriamo e richiudiamo porte e sbarre al nostro passaggio
i prigionieri sono tutti maschi
le guardie sono tutte donne
ci fermiamo in una delle ali più affollate
ci sono una ventina di detenuti fuori dalle celle
un paio di guardie
attacchiamo la tastiera
montiamo l’asta
il lettore cd collegato allo speaker
un attimo: manca il reggi-tastiera!
-nessun problema
spicco io con il mio problem solving
vedo una pila di vassoi giganti sorretti da un carrello per portare i pasti
me ne impossesso:
ora abbiamo il reggi-tastiera
i prigionieri sono tutti maschi
le guardie sono tutte donne
i tre fantastici soprano, contralto e tenore
attaccano un atto del Così fan tutte a tre voci
io dopo di loro faccio O bella ciao
chiedo ai cantanti lirici di cantare sul ritornello
è un momento meraviglioso
sono commossa e emozionata
e ignara di star per ricevere una proposta eccezionale
la mia performance ha un gran successo
io sono seduta e attendo la prossima esibizione
si avvicina uno dei prigionieri che riconosci perchè indossano la stessa tuta grigia chiaro
è nero distinto con viso gentile e sui 60
impacciato mi fa
-miss, I don't know how to talk to you
non so come parlare con te
e io -beh prego.. dimmi....
esita un attimo
sorride intimidito
poi si avvicina ancora e si accovaccia per venirmi più vicino
-I'd like to LIVE with you: do you think it's possible?
non sono sicura di aver capito bene perchè
'live' in inglese è simile a 'leave'
-I'm sorry... what?' ma lui ripete identico
-I'd like to LIVE with you: do you think it's possible?
-yeah... no I don't think that's possible
ora
non saprò mai se il signore mi ha proposto
-vorrei VIVERE con te oppure vorrei ANDARMENE con te
in entrambi i casi
è la prima volta in vita che un uomo me lo chiede.
Freud che direbbe?
#seguitemiperaltrericette
Nessun commento:
Posta un commento