torno in prigione
-stavolta ti tratterranno
commenta mia madre
è una delle più antiche prigioni di massima sicurezza londinesi
stavolta tengo un workshop
spiccano tre personaggi degni di nota
Kurt
inglese
nero
sulla cinquantina
bello come il sole
alto due metri
fa rap è timido e sta in disparte
sembra chiuso lì dentro per sbaglio
Joe è bianco basso e secco
ha occhi azzurri e forse un tempo era biondo cenere
ma ora ha i capelli castano scuri in seguito all’assenza di lavaggio
faccia distrutta dalla droga
due o tre denti in bocca
ha in mano 4 o 5 pagine scritte fitte fitte
Red è mixed-race
personalità spumeggiante e dominante
enorme fisicamente e emotivamente
2 denti d’oro
2 tatuaggi in faccia
2 sigarette vape tra le dita
scrive balla canta
ha un sorriso per tutti e una saggezza tutta sua
street smart
come dicono
si ricorda che il mio nome inizia con A
e poi dopo due tentativi si ricorda
A le ss ee a
c’è una sola guardia nella stanza con noi
capelli biondi occhi azzurri e labbra rosa
sorriso dolce e voce d’angelo
non apre bocca e partecipa al workshop con la presenza
oggi dopo aver usato le carte della musica do circulo per il warm up
suono un chorus di un pezzo di Common
letter to the free
l’altra cantante si chiede se sia appropriato (in prigione)
io fingo di non capire che intende
attacco a suonare gli accordi
su una tastiera giocattolo di quelle che hanno i beats
premo il tasto e parte un beat
lo rallento e lo adatto al mio groove
Kurt il bello si avvicina
comincia a dondolare la testa impercettibilmente
come solo i neri fanno
quando approvano
io mi vedo già con il velo e un matrimonio attraverso il vetro
attacca un free style e poi si ferma e fa
-no I can’t
-perchè?
-perchè quello che stavo per dire non è ‘appropriate’
sto per dirgli
tranquillo hai la licenza poetica
ma non vorrei creare problemi in prigione
ai prigionieri
Red entra in gioco
meno timido e più sfacciato
attacca un rap multidisciplinare
le liriche sono intense ma lo stile è rilassato
in alcuni momenti squittisce come un ratto parte della performance
si alza in piedi
fa twirking
le liriche sono così veloci e strette che fatico a capire tutto
ma capisco di certo quando fa
-I been thinking
been thinking about ESCAPING-
(sono stato a pensare parecchio - a pensare di EVADERE)
e la guardia
che finora ha tenuto un sorriso angelico
torna immediatamente seria
lo fissa e gli lancia uno sguardo da ergastolo
dicono che sia una delle guardie più dure
quando Kurt riattacca la sua strofa
ha uno stile completamente diverso da Red
rimane seduto
è dimesso
ha una voce scura non sorride
è meno violento e meno espressivo
si impappina dopo circa 4 minuti straight di liriche strettissime
ma tutti siamo in estasi e lo incensiamo
comincia una rap battle tra Kurt e Red
c’è un gran rispetto e poca competizione
i problemi cominciano quando il bianco con due denti
Joe
pensa di saper rappare e vuole dire la sua
i due fratelli lo lasciano fare
ma sono tesi e hanno un sorrisetto sarcastico
ma sono sempre tutti inglesi
anche in carcere
e lo lasciano finire
il brasiliano nel suo pessimo inglese mi dice
-you’re my favourite guest
ma tutti capiamo -guess
e gli facciamo ripetere la frase 4 volte
finchè lo capisco arrossico e mi si scioglie l’intestino
uno dei nuovi chiede se si può avere il laboratorio di musica
2 volte a settimana invece che una sola
sembrano dei bambini in un kindergarden
quei bambini definiti ‘disruptive’
mi sembrano tutti belli
non so e non chiedo cosa abbiano fatto
non è per quello che sto lì
so che c’è un talento enorme in quella stanza
e il talento è separato dal giudizio personale
cosa che non ci riesce quasi mai
perchè è umano mettere assieme tutto
e fare il binomio bello = buono
talentuoso = integgerrimo
attraente = intelligente
quando ci chiudiamo la porta alle spalle
ho la testa in fiamme
e lo stomaco rigirato
alcuni dovrebbero stare su un palco no dietro alle sbarre
quasi ci si dimentica che anche il peggiore dei criminali
ha bisogno di esprimere sè stesso
e che nel 90% dei casi il motivo per cui è diventato un criminale
è perchè non gli è stato permesso
di esprimere sè stesso
food for thought
(londra 18.10.204)
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