don’t let me hanging
il mio appuntamento settimanale con la prigione arriva
oggi il mio boss non c’è
e mi ha lasciato l’incarico di gestire la classe
nessun problema:
che ci vuole a mettere in riga e far cantare come usignoli un gruppo di venti giganti chiusi in una prigione di massima sicurezza?
una delle mie amiche più cattive commenta:
-ma i detenuti che frequentano il tuo cor
so non hanno uno sconto della pena?
oggi i detenuti si presentano con quarantacinque minuti di ritardo
dipende dalle guardie
li devono andare a prendere dalle celle e portarli in cappella dove si svolge il workshop
e li fanno quasi sempre ritardare
io sono la più arrabbiata di tutti
i detenuti sono invece tranquilli
alcuni portano dietro fogli scritti fitti fitti
non vedono l’ora venga il loro momento
comincio con un paio di icebreaker
un esercizio da fare in cerchio che comporta l’uso della
-zzzzzzzt
una specie di ronzio che serve ad allenare il fiato con un movimento coordinato
la situazione è la seguente:
io al centro di un cerchio di 15 omaccioni di ogni razza statura dimensione e fattezza
che come zanzare volano sbattendo le ali e corrono per la sala dicendo ‘zzzzzzzzt’
sono fiera di me
io ho il mio preferito
ma non lo dico
e oggi è di umore pessimo
è stato in corte e non mi sembra sia andata come sperasse
si scusa
-mi spiace ma non sono riuscito a scrivere niente questa settimana
ti prometto che la prossima scrivo qualcosa
anzi: scrivo un pezzo per te
c’è anche Maddy la transessuale
ha due tre piercing in viso
un accenno di barba appena rasata
capelli di cindy lauper
corporatura di maradona
ha l’accento incomprensibile del nord inghilterra
i vergogna di prendere il microfono
è lei la mia nuova missione
racconta a Kurt che tra un pò uscirà
ma non è contenta perchè qui dentro ha gli amici e fuori nessuno
un pò di nuovi personaggi
F. nero e basso con viso d’angelo
lo so che vuole agguantare quel microfono
e so anche che sono tutti intimiditi dalla superstar
Red
che con carisma e talento si prende spesso tutto lo spazio possibile
c’è poi l’irrequieto
Chris
bianco occhi azzurri e faccetta giovane
un talento immenso del rap
tatuaggi sulle dita
ADHD a livelli altissimi
non sta fermo mai
viene al pianoforte
mentre sto per suonare e comincia a suonare a caso i tasti
lo fulmino con lo sguardo
non basta
gli dico ‘please stop that’
non basta
-Miss miss ‘can you rap?’
so fare rap?
hmmm vorrei dire ‘no’
e lasciare loro lo spazio
anche perchè che ti metti a fare rap con quelli che il rap se lo mangiano a colazione tutti i giorni?
ma dico ‘si’
perchè è dagli anni ’90 che aspetto il mio momento
mi metto al piano
seleziono ‘hip hop beat’ sulla tastiera giocattolo
attacco gli accordi e comincio quasi in un solo fiato l’unico rap che veramente padroneggio
-I need love (LL cool J)
imparato a memoria nel 1987 tirando giù il testo a fatica
quando c’erano le orecchie al posto di Google
mi guardano tra l’incredulo e il divertito
alla fine del pezzo
(il massimo del rispetto)
Chris e gli altri avvicinano la mano chiusa a forma di pugno in verticale
ma io non so che farci
-don’t let me hanging
allora prendo il pugno dentro la mia mano
tutti ridono
ok lesson learnt
la prox volta sarò più ‘street cool’
oggi mi sento in vena da ted talk
quindi prendo un paio di minuti
mi metto al centro del cerchio formato da una quindicina di detenuti il cui umore è cambiato sensibilmente
-questa è un’esperienza per me irripetibile
non solo è un’esperienza lavorativa e umana di valore immenso
ma sta diventando un’esperienza musicale importante
l’ammontare di talento in questa stanza è incredibile
vi voglio ringraziare perchè è un piacere fare musica così!
cala il sipario
si spengono le luci
le sbarre separano il giusto dallo sbagliato
l’aggressore dalla vittima
la musica fatta per hobby dalla musica fatta per urgenza
la musica creata per i social media dalla musica che diventa una questione di vita o di morte
(londra 19.10.2024)
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