una
due tre quattro
cento
possibilità
di
salire sulla mia macchina
accompagnarmi
a fare la spesa
darmi
un bacio a sorpresa
o
soltanto scegliere il silenzio al vano e crudo strazio
delle
tue parole svuotate
aggressive
depresse
superficiali
e
per me
aimè
essenziali
faccio
pulizia
mi
dispiace ma non c’è alternativa
do
via maglioni mai messi
lettere
ingiallite
scarpe
vecchie
elimino
amicizie su facebook
foto
in cui sono taggata a tradimento
getto
via dal frigo due mele marcie
via
quella collana che non metterò mai
via
anche il tuo disastroso regalo per i miei diciotto anni
una
penna stilografica? non ti sei mai saputo mettere nemmeno un secondo
nei
miei panni
via
rancore rabbia e delusione
e
le persone che mi fanno solo far male
oggi
faccio pulizia
mi
spiace ma sei tra quelle cose che devono proprio andar via
tutti
hanno bisogno di qualcun altro
ma
alcuni si organizzano
scovano
il modo di ignorare il vuoto
alzano
il volume dello stereo
scelgono
di saltare ostacoli sempre più alti
insomma
se la cavano
anche
quando la notte fa paura
quando
gli spari sembrano essere sempre più vicini
se
la cavano da veri soldati
tutti
qui intorno
hanno
sempre qualcosa da dire
dovresti
essere più..
dovresti
essere meno..
prova
a non..
perché
non cerchi di…
io
ho fatto tutto:
sono
stata più..
poi
sono anche stata meno…
e
si ho provato a non…
e
poi ho persino cercato di …
ora
basta
chi
di voi ha mai combattuto contro
il
vento
l’oceano
i
sogni?
faccio
pulizia
non
una parola in più
questa
qui è pur sempre casa mia
faccio
pulizia
e
non voglio sentire nemmeno un commento
questa
qui è la vita mia
fuori
tutto
fuori
la polvere
fuori
le coperte troppo corte
fuori
i tuoi commenti sciatti
le
tue critiche incompetenti
il
tuo disinteresse decennale
le
tue richieste d’attenzione
attenzione
a che?
stai
tu attento
stai
attento a non bussare alla mia porta
a
non risbucare dalla finestra
a
non scrivere messaggi fingendo che ti importa
da
oggi per te
io
sono già
morta
faccio
pulizia
si
ricordi bene
sono
la solita arpia
ora
però scendi dalla mia macchina
del
resto è quello che chiedi tu stesso
e
io accosto
scendi
e vai per la tua strada
ingoia
lo smog delle altre macchine
il
fumo delle tue inseparabili sigarette
ingoia
il vomito che prima o poi spingerà da sotto la tua afona gola
perché
non hai amato?
perché
non hai mai amato?
perché
non mi hai mai amato?
faccio
pulizia
non
posso più permettermi
un
solo chilo in più
tormentata
parto per il mio viaggio
e
il viaggio sarà lungo
a
volte avrò sete
a
volte avrò sonno
quasi
sempre mi sentirò persa
ma
non posso portare con me nient’altro
che
i miei ricordi migliori
un
paio di dischi
scarpe
resistenti
la
chitarra ed una penna
nessuno
spazio per chi succhia il sangue come fosse una zanzara
no
non
c’è più spazio per te
faccio
pulizia
e
quante volte non so più
una
due tre quattro cento
ho
cercato di dirti
il
perchè
(roma 2.7.2013)
wowowowo!!! bello!
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