quella
ragazzina aveva un desiderio
scoprire
di che cosa sono fatte le nuvole
genitori
e fratello minore avvistati l’ultima volta nella loro auto sgangherata
in
fondo al burrone
lei
affidata alla cugina del padre
ruberò
un pezzetto di nuvola
si
disse una sera prima di addormentarsi protetta dalla luna
non
è nemmeno l’alba quando si sveglia
salta
giù dal letto
si
veste di corsa
spacca
il salvadanaio sotto la coperta per non far rumore
recupera
i suoi risparmi
mette
il guinzaglio a sebu l’anziano ed inseparabile setter
esce
di casa nel viaggio verso il pezzetto di nuvola
romina
la sua amica del cuore
perplessa
ed assonnata
la
sta aspettando pochi metri più avanti davanti ad un lampione ancora acceso
il
cielo è limpido e azzurro
ma
in effetti all’orizzonte si intravedono un paio di striature biancastre
la
ragazzina e i suoi compagni di viaggio iniziano a camminare in direzione delle
nuvole
passano
due strade trafficate
poi
continuano attraverso un enorme campo di girasoli
poi
lungo i margini di un fiume
il
sole è alto e fiero nel cielo
sembra
suggerire il momento
la
fame non tarda a farsi sentire
decidono
di fare una sosta
entrano
da un droghiere e la ragazzina tira fuori il suo borsellino a forma di gufo
con
i risparmi del salvadanaio compra due panini due aranciate e della carne
tritata per sebu
la
compagnia si ferma all’ombra di un albero
i
tre si addormentano dopo poco al suono delle cicale
al
risveglio il borsellino è sparito
le
lacrime lasciarono presto il posto all’azione
le
chiare nuvole sono ancora lì e aspettano loro
si
rimettono in cammino
il
vecchio sebu dietro alle due ragazzine arranca e annaspa
un
lungo sentiero tra due fiumiciattoli li porterà alle nuvole
due
tre ore di cammino sembrano non averli avvicinati di nemmeno un metro alla loro
meta
romina
ha di nuovo fame e cominciano a farle male i piedi
non
dice nulla ma è provata
la
ragazzina le dà i tre biscotti messi in borsa prima di partire
il
cane si ferma vicino al fiumiciattolo per bere ma poi non accenna a voler
riprendere il cammino
si
getta a terra esausto
romina
comincia a piangere e vuole tornare a casa dai suoi genitori
la
ragazzina le dice
-resta
con me
ma
romina è spaventata e non ce la fa più e poi rubare un pezzetto di nuvola non è
il suo
di
sogno
le
volta le spalle e piangendo comincia a camminare nel verso opposto alle nuvole
la
ragazzina prende in braccio sebu
sembra
svenuto
è
pesante da morire
non
si sente nemmeno il respiro e tiene gli occhi chiusi
dopo
alcune curve sebu non c’è più
la
ragazzina lo adagia sull’erba
accanto
ad un sasso bianco
coglie
una margherita
e
prosegue il suo cammino
la
sera si avvicina e le nuvole striate di un rosa acceso
sembrano
sempre più lontane
la
ragazzina è sfinita ma continua a camminare
deve
prendere un pezzetto di nuvola
e
non si può fermare
eccola
dopo ore finalmente giungere alla fine del sentiero
c’è
una vista che toglie il fiato
chilometri
e chilometri di campi verdi
alberi
cielo
a tonnellate
nuvole
di tutte le forme e grandezze
la
ragazzina deve fermarsi
sollevare
lo sguardo sulle nuvole
lì
con gli occhi al cielo e i piedi a pochi centimetri dal nulla
solo
lei e l’infinita spietata natura
non
c’è modo di sollevarsi e staccare un pezzetto di quella morbida e lontanissima ovatta
ogni
cosa è persa
e
ora anche il suo sogno è perso
nella
testa della ragazzina affacciata sul burrone
ecco
che arrivano le prime note in soccorso
il
pronto soccorso note!
si
intrufola una flebile melodia
poche
note suggeriscono il da farsi
la
melodia culla un pianto sul ciglio
storie
di altre ragazzine
tutte
in bilico sul burrone
le
nuvole così lontane si dispongono come un pentagramma
la
musica salverà la ragazzina dalla follia
e
lo so bene
perché
quella è la storia anche mia
(roma 17.7.2013)
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