briciole
quante
briciole si riescono a ricavare dalla pancia di una rinsecchita fetta di pane
casareccio?
decine
centinaia
migliaia?
le
dita separano attente le briciole sulla tovaglia di carta
le
raggruppano
poi
le separano di nuovo e le fanno in pezzetti ancora più piccoli
devono
essere tutte uguali
le
briciole
ma
la mollica è secca e alcune sono ancora troppo grosse
non
va bene
non
va ancora bene
le
dita si muovono stanche sul mucchietto di briciole
non
conta nient’altro che
creare
un mucchietto di briciole omogenee
dare
un ordine almeno alle briciole
eccola
che stacca un altro pezzetto dalla mollica
ne
escono altre quattro briciole
le
lavora e le spinge verso le altre
il
mucchietto si fa sempre più consistente
sparisce
l’intorno
occhi
dita mente bistecche fettuccine disinteresse pensiero
unico
obiettivo: creare un mucchietto di briciole che si rispetti
ed
ecco che mentre le decine di briciole si abbracciano silenziose
e
una poltiglia bianca si fa larga e alta su una tovaglia di carta di una
trattoria selvaggia
ecco
che
spariscono
le parole imbecilli e gettate a terra come un fazzoletti sporchi
spariscono
le bocche affamate e ignoranti
spariscono
i canti delle cicale
spariscono
gli orecchini i rossetti le patate fritte troppo salate
spariscono
gli amori annegati
spariscono
gli invidiosi e i loro gesti sabotatori
sparisci
finalmente tu
le
tue meches
le
tue perle
la
tua sciatteria nei confronti dell’ultima briciola che ti era rimasta
la
tua insofferenza a ciò che avresti dovuto
potuto
forse addirittura saputo
amare
(roma 17.7.2013)
Nessun commento:
Posta un commento