ho
poche cose di cui andar fiera
(come
ammoniva una persona cara..)
ma
di questa mi posso proprio vantare
-l’arte
del ripassare-
sono
fermamente convinta
che
tutto o quasi possa trasformarsi in qualcos’altro
ingredienti
insignificanti e dal sapore ormai svanito
che
danno miracolosamente luce ad un piatto esotico sexy innovativo
nella
mia padella in effetti
ci
può finire di tutto:
mezza
cipolla a due passi dal farla finita
una
manciata di pomodorini suicidi
mezz’etto
di ricotta di capra
avanzi
di broccoletti lessati
zucchine
romanesche che implorano pietà
prosciutto
cotto a dadini
con
rispetto intelligenza fantasia e un po’ di follia
dò
quasi a tutti una seconda possibilità
è
una vita che ripasso
ripasso
senza ritegno
ripasso
tutto
ripasso
persino parole
parole
di ieri
parole
dell’altro ieri
parole
che ritrovo in frigo abbandonate da mesi
parole
scadute
parole
incellofanate
parole
che hanno perso la loro freschezza
finiscono
in padella con aglio olio e tante spezie
così
di quelle più faticose
non
sento il sapore
forse
serve un po’ più di sale
o
forse il mare
il
mare di quel giorno così ventoso
quando
il tuoi capelli erano ancora corti e il presente non mi sembrava così
odioso
servirebbe
un po’ di quel mattino
di
quella sabbia tra i denti e di onde negli occhi
si
serve
decisamente un po’ più di mare
e
forse c’è ancora troppo rancore
quindi
aggiungerò dell’acqua per stemperare
devo
mischiare girare spadellare
è
ancora troppo presto per assaggiare
aspetterò
che l’intruglio sia andato avanti
che
i sentimenti imbiondiscano
che
i pensieri assorbano il profumo di altri pensieri
che
le idee per il futuro si confondano con il mio pessimismo
alzo
un po’ la fiamma
niente
copertura
il
vapore mi assale violento
strano
non
ho nessuna paura
solo
voglia di trasformare questo intruglio forse infetto
in
un piatto perfetto
dunque
mischio:
le
tue crude parole con il mio ammuffito silenzio
il
tuo sciatto modo di portare i jeans con il mio peggior concerto
l’ultima
volta che ti ho stretto la mano con il tuo sbilenco schiaffo
i
miei -si- poco convinti con il tuo più bel tatuaggio
credo
sia pronto ormai
ora
di spegnere il fuoco
servire
in tavola
chiudere
gli occhi e sentire finalmente sul palato
un
sapore
un
sapore mai provato
un
nuovo cuscino
un
nuovo piatto
un
nuovo palato
un
nuovo assaggio
un
po’ di te un po’ di qualcun altro ma è tutto diverso
più
sano
più
equilibrato
più
così poco ti ho amato
(roma 14.12.2012)
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