eccolo arrivare il blues
molto tempo fa.. direi decenni fa…
eccolo che arriva alla fermata della metropolitana
Laurentina
si presenta piacere il blues..
piacere alessia ho letto il tuo annuncio..
mi arriva sotto la spalla
ma già mi comanda
è piccolo determinato e suona la chitarra
anzi direi piuttosto che la strazia
e vuole un cantante, maschio, non una “femmina”
capisco subito che è il mio uomo
da subito mi tratta come un essere inferiore
in saletta, al bar, davanti agli altri musicisti alle prove…
il repertorio?
solo pezzi decisi da lui: su questo è perentorio.
e io giù a cantare e a studiare e a sputare il sangue su quella musica maledetta
perché lo volevo, volevo lui la sua spocchia e pure la sua sfrontatezza
lui non aveva occhi che per la bellissima fidanzata e a volte anche per qualcun'altra
ma mai io la fortunata
i miei occhi su di lui
le mie orecchie ai dischi di Muddy Waters e Aretha Franklin
non sono serviti a molto
ai miei desideri rimasti sospesi
tante volte ho cercato di capire “cos’è il blues”
sui libri si legge….la pentatonica….il giro “primo/quarto/quinto” …gli accordi di settima….
naaaa
ho io la mia risposta, ce l’ho da decenni
il blues non è qualcosa che puoi leggere su un libro
comprare o farti insegnare
il blues è una mancanza
è quello che senti quando ami qualcuno che ti tiene a distanza
ti toglie il fiato ma purtroppo non t’ammazza
e non hai altro con te
che un po’ di note per dire…..
il blues (parte seconda)
passano
i mesi gomito a gomito con il blues
la
mia cotta è diventata una sfida
studiavo
i pezzi
arrampicavo
la voce
cominciavo
a diventare piuttosto bravina
ma
a lui sembrava non bastare mai
voleva
più energia più sofferenza
su
tonalità irraggiungibili e maschili per giunta
se
mi azzardavo a chiedere di cambiare la tonalità
minacciava
di sostituirmi al volo e senza nessuna difficoltà
ma
a me il blues cominciava a piacere proprio parecchio
a
lui invece sembrava interessargli soltanto il mio orecchio
si
suonava si litigava si facevano concerti nei club più malmessi
poi
si tornava in sala si suonava si litigava di nuovo
i
motivi sempre gli stessi
sarà
che da sempre scambio per attrazione
lo
scontro tra i due sessi
più
lui mi trattava male
più
sembravo certa del suo amore
per
non parlare poi dei suoi sbalzi d’umore
se
un giorno entusiasta mi ricopriva di complimenti
il
giorno seguente mi teneva il muso senza motivazioni apparenti
ma
il blues si sa
o
si ama o si odia
e
io non lo odiavo affatto
accidenti
un
giorno d’estate
si
soffocava in saletta
suonavamo thrill is gone di bb
king
lui
nella sua salopette jeans
accaldato
si toglie la maglietta
a
petto nudo e ad occhi chiusi si lancia in un assolo
le
dita sudate scivolano sulle corde come fossero slide
è
concentrato scocciato ispirato nervoso
suona
come fosse un sopravvissuto
vi
posso dunque giurare che il blues è molto più di un dolore al petto
è
vento e fiamme che ti sollevano il corpetto
una
volta che l’hai provato non hai più scampo
in
un attimo ha annebbiato il più fine intelletto
ecco
perché dicono che chi fa il blues
è
(per sempre) maledetto
il blues (parte
terza)
una
sera dopo le prove a san lorenzo il blues mi fa:
ti
va di bere una cosa nel pub qui accanto?
io
il blues un tavolino e due birre calde
se
esisteva qualcos’altro al mondo in quel momento
a
me non era dato di saperne
muddy
water buddy guy e aretha franklin -ricordi sbiaditi
i
dischi consumati fino ad allora -tutti rigati
i
miei malditesta ricorrenti -del tutto spariti
nel
mio viaggio a mare aperto con il vento tra i capelli
non
avevo però fatto i conti
con
l’alta marea e con i suoi improvvisi scogli:
la
cameriera del pub protagonista dei suoi sogni
qualche
anno più di lui
qualche
misura più di me
un’anonima
creatura con un maglione di lana grezza marrone
maglione:
fuori moda - lei: fuori ogni tentazione… non diceva così la canzone??
lui
all’improvviso si avvicina così tanto da potermi baciare
e
con cattiveria ingiustificata e disarmante mi confida indicando la tipa:
-----la
vedi quella?.. quella –a fascino- ti mangia in testa..!-------
meno
male che in alcuni momenti
interviene
la censura emotiva
la
mente o quel che resta di lei censura il troppo
si
tinge di prati verdi ed unghie viola
mi
spedisce così in alto che i due puntini neri che scorgo
sembrano
due formiche in un pub sfigato o un’oliva che parla con una suora
rimando
il vomito a poco dopo
giusto
il tempo di finire la birra
mentire:
ho un cerchio alla testa
prendere
il tram ed abbandonare la festa
proprio
in quell’occasione cominciai a mischiare
sentimenti
all’apparenza contrastanti:
due
etti di passione
mezzo
cucchiaio di frustrazione
170
grammi di voglia di rompergli tutti i denti
il
conflitto divenne dunque il nostro menu del giorno
ognuno
di noi due si sentiva un grande chef
il
servizio filò liscio fino al momento in cui
un
fumo nero cominciò ad uscire dal forno
la
domanda venne perciò spontanea:
possono
due chef lavorare e sopravvivere in una stessa cucina?
no
se
uno dei due è uno spietato bluesman
e
l’altro è una ragazzina ferita
il
blues (la rivelazione)
è
il mio compleanno
dopo
più di un anno di tormento
svelerò
quello che sento
dirò
al blues tutto quanto
anche
i bluesman più tosti prima o poi
hanno
un cedimento
gli
indizi portavano tutti ad una sola evidenza:
la
cosa non era certo reciproca
ma
io
non
potevo più tenere a freno quell’ansia tipica
l’ansia
di chi non può più aspettare
deve
informare conoscere agire prima di impazzire
mi
decido dunque a sfoderare la mia arma migliore
voi
penserete al canto
a
una minigonna vertiginosa
a
un rossetto color sangue
a
una spaghettata favolosa
niente
di tutto questo
scrivo
un biglietto:
si
può forse resistere alla carezza della mia penna
o
all’ironia di una donna?
Un
amico fece da piccione viaggiatore
e
il blues fu raggiunto dal mio biglietto d’amore
ecco
che poco dopo squilla il telefono
è
il blues
-posso
passare da te- sei in casa?
mi
partono immediatamente le fantasie sul vestito da sposa
mi
bacerà subito o ci diremo prima qualcosa?
noterà
il mio nuovo taglio di capelli stile madonna-prima-maniera
o
sarà abbagliato dai miei occhi già pieni di “dove mi porti stasera?”
suona
il campanello
entra
il blues e come sempre è troppo bello
guarda
un po’ a sinistra e un po’ in basso
strano
è il tipico atteggiamento del criminale che mente al processo
ci
sediamo in cucina davanti ad un caffè
io
sfoggio un innaturale sorriso a tutti denti
lui
continua ad evitare i miei occhi impazienti
…..possibile
che una piccola crepa si stia già formando proprio in mezzo al petto?...
lui
prende la parola dopo un sospiro
ringrazia
del biglietto:
-senti
alessia…
io:
si?!
-tu
sei una donna.. simpatica…carina…di talento….MA..
ma……?
ma….
ma…???
a
quel “ma” sento che la crepa non era solo un sospetto
si
allarga come una macchia d’olio e somiglia parecchio all’infarto
-…ma
è nata come ‘n’amicizia…te vedo come un’amica e nient’altro mi dispiace..
buio
totale
spiace
a me di non avere un bel finale
non
ricordo altro che
un
gran dolore
nessun
medicinale
niente
ospedale
ah
si e un incontrovertibile dettame nella mia mente geniale:
mio
caro blues
è
proprio ora di andare
dieci
anni dopo
la
mia cartella clinica di rilascio
il paziente presenta:
-scarsa
autostima
-rapporto
conflittuale con l’altro sesso
-propensione
al vittimismo
-tendenza
alla dipendenza ossessiva e al masochismo
ha perciò sviluppato:
-una
realtà parallela rassicurante
-una
serie di contorte tattiche difensive
con
probabile conseguente contagio del blues e di altre malattie
FINE
p.s.
se siete arrivati sin qui e se siete curiosi di capire come questa esperienza mi ha "formato" artisticamente...
canterò e suonerò un pò di blues con il mio trio nel progetto:
"Il blues e altre malattie"
- 18 Gennaio per il Festival Blues della Casa del Jazz di Roma
- 30 Gennaio B-Jazz (ristorante della Casa del Jazz)
- 7 Giugno- Aperiif sound Biblioteca Comunale di Lanuvio
Dr Feelgood
Aretha Franklin
(roma 2.12.2012)
Che bella storia di passioni!
RispondiEliminaChe dire.
Speriamo che il contagio si diffonda a macchia di blues.
Da un runner distante per poterti applaudire dal vivo un " in bocca al blues " e falli sognare.
Ciaooo easy runner.