me
tapina!
sono
incastrata
mi
ritroverò nuovamente
a
cena a casa di una mia cugina adorata
sembra
che l’invito sia esteso anche ad altri 20 invitati loro amici
l’astuto
marito di mia cugina
sta
per convincermi a rimanere
nonostante
io mi trovi sulla soglia della porta
con
giacca e borsa a tracolla
mi
ha intortato con il solito argomento
vorrebbe
farmi da produttore (è architetto…)
e
dal momento che sulla scrivania dell’architetto scorgo:
3
schermi (2 pc e 1 mac)
1
tastiera
un
mouse a forma di posacenere e
soprattutto
un
martello gigante accanto alla tastiera
scelgo
di rimanere
alla
prima scampanellata…
oddio
no…sarà una di quelle serate!!!
coppie
eterosessuali felici (?)
adolescenti
troppo magri brufolosi e maleducati
cinquantenni
realizzati e palestrati
-ho
preso casa a porto santo stefano sai…?
-ah
che meraviglia…io ci vado tutte le estati…
-alessandro
fa nuoto agonistico al santa maria ..e violetta dove va invece?
-mi
passi per favore dell’altro sformato di cavolfiori? o broccoletti? o verza…
già
dopo l’antipasto
cerco
un rasoio
basterebbero
anche due pasticchette di cianuro
ma
invece alla mia destra trovo soltanto un coltello da burro
non
servirebbe a molto
due
sale separate
-tavolo
dei grandi-
-tavolo
dei piccoli-
genitori
contro figli
da
sempre è così
e
come sempre io spero che ci sia anche un terzo tavolo
-tavolo
di alessia-
o
-tavolo
degli indecisi-
certo
stando all’anagrafica dovrei sedere al tavolo dei grandi
ma
qui è genitori contro figli
e
io di errori ne avrò pure fatti tanti
ma
figli almeno
non
ne ho di certo!
mi
invitano al tavolo dei grandi
e
nonostante la mia ritrosia trovo un compromesso e infatti
ogni
tanto
faccio
incursione nel tavolo dei piccoli
e
prendo un piatto della loro pasta al sugo
(in
realtà faccio un accordo sottobanco con mia nipote: se lei mi dà un po’ di
pasta al sugo io le passo un po’ di quella ai broccoli)
poi
dopo un po’
ritorno
per prendere le patate al forno che ingiustamente sono state servite solo al
tavolo dei piccoli
infine
tento il tutto per tutto
fingendo
di aiutare a sparecchiare
con
gesto deciso
prendo
la teglia delle patate quasi completamente svuotata dai famelici adolescenti
e
mi metto penosamente a raschiarne il fondo
riuscendo
con grande soddisfazione a prelevarne quattro cinque crosticine celestiache
dopo
i dolci il tavolo dei piccoli si svuota
vanno
tutti
“di
là”
(= in camera delle mie nipoti)
il
più piccolo ha dieci anni il più grande diciotto
in
effetti io ho qualche anno in più
ed
è per questo che sono costretta a rimanere al tavolo dei grandi
-che
buona questa torta ma come l’hai fatta?
-mah
basta poco.. un po’ di mele un po’ di cannella un po’ di polvere di cocco….
cerco
disperatamente il coltello da burro
ma
è stato già portato via dall’attenta cugina
ora
per farla finita mi resta soltanto il tovagliolo di stoffa
ma
sono claustrofobica
-sai
che il prossimo weekend c’è la festa della pantera?
-siiii
andiamoci! una serata-spettacolo di …travestiti!
-da
che?
-no
no….voglio dire di drag queen!!
-beh
ma sarà un ambientaccio…non è molto sicuro…che dite…?
via
via mi assento e sento che non me la sento
il
momento è quello giusto: tre conversazioni diverse ed impegnative si stanno
intrecciando
(ricetta
torta alla mela- serata trasgressiva con drag queen- allagamento delle case in
toscana)
o
ora o mai più
mi
alzo e con passo felpato mi allontano dal tavolo dei grandi
e
nel breve percorso che devo percorrere per raggiungere i piccoli
sento
che è quello il mio posto
tra
i due spazi
tra
le due età
tra
le due stanze
il
mio posto e’ il percorso!
i
due più piccoletti sono staccati dal gruppo e giocano molestamente in un’altra
stanza
mio
nipote urla tutto il tempo nelle orecchie della sua vittima:
una
bambinetta bionda che urla a sua volta sovraeccitata
e
fa volteggiare un pennello roteato per dipingere muri a mò di spada
raggiungo
la stanza dove stanno i ragazzi seduti sparsi
tappeto
sedia poltrona divanetto
-vi
spiace se sto un po’ qui?
chiedo
penosamente con voce supplichevole
fanno
spallucce e mia nipote comprensiva dice
-certo
zia vieni!
mi
ritrovo in un film
mi
siedo per terra come ad indicare
“sono
una di voi”
resto
subito ipnotizzata dal fascino di un ragazzino occhialuto e con aria da
maestrino
la
parola ce l’ha sempre quasi solo lui
è
un appassionato di cinema
sa
tutto di film registi attori e addirittura doppiatori
se
gli dici un nome di un doppiatore ti sa dire che film ha fatto
non
ho parole
poi
mi chiede
-conosci
i fratelli marx?
e
io un po’ in imbarazzo devo ammettere
-beh
non di persona..
lui
mi riporta per filo e per segno il dialogo di uno dei loro film più nonsense
ne
imita le voci e le espressioni dei personaggi
è
un attore nato
gli
altri lo ascoltano attenti
qualcuno
ride qualcuno si gratta la testa
qualcun
altro gli tira un enorme serpentone di gommapiuma addosso
lo
rinomino
“il
regista”
perché
è sicuro che farà questo da grande
a
parte che è già
grande
continua
guidando la serata:
-non
trovate scon-vol-gen-te
…
nessuno
se lo fila…
lui
non si scoraggia: non trovate sconvolgente…
tutti
chiacchierano e non lo ascoltano…
-hei
non trovate sconvolgente…
-cosa?
dico
io mossa a compassione
-non
trovate sconvolgente che:
il
personaggio di gandalf (il signore degli anelli)
visto
che è morto il suo storico doppiatore
verrà
doppiato da un attore … non da un doppiatore?!?!!?
e
indovinate chi è?..
gigi
proietti!!! vi rendete conto!?... si
sarà pure un attore fantastico…a me piace moltissimo…ma non ce lo vedo proprio
a fare gandalf…
le
mie nipoti
quindici
e sedici anni
sono
ragazze intelligenti e sveglie
però
questa sera non sembrano particolarmente in forma
la
più piccola infatti
(a
cui sono cresciute notevolmente le sise e sembra sulla strada della madre)
se
ne sta tutto il tempo su una sedia girevole
con
sguardo fisso agli astanti
con
una torcia ad altezza pube
fa
leva sui piedi facendo roteare la sedia e quindi anche la torcia
oltre
a far molta paura
sembrerebbe
confermare la mia teoria sulle donne (la grandezza del seno è inversamente
proporzionale all’intelligenza)
la
più grande sta seduta di fronte a me a terra
due
cellulari in mano (?)
ogni
tanto scrive un messaggio su uno a caso e ogni tanto qualcuno le tira il solito
serpentone in testa
ad
un certo punto sbuca una parrucca castana con taglio sbarazzino asimmetrico
(confesso
di averla già provata giorni fa quando non mi vedeva nessuno)
se
la provano a turno i maschi
quello
a cui sta meglio è un piccoletto dall’aria ingenua
il
più piccolo dei tre fratelli
che
da indifeso e ingenuo
appena
indossa la parrucca si trasforma in un rocker
caccia
inaspettatamente il dito in avanti puntandolo sul suo pubblico e dicendo:
vi
amo- vi amo tutti
con
fare da navigata rockstar
e
con lo stesso atteggiamento fa un carezza al regista seduto al suo fianco
il
quale gli chiarisce: se ti azzardi a rifarlo mi convinco del tutto che sei gay
il
piccoletto si toglie immediatamente la parrucca
chiedo
come si sono conosciuti
mi
raccontano che le mie nipoti e uno di loro erano all’asilo assieme
per
riassumere di fronte a me ho:
le
mie due nipoti
il
regista
il
ragazzo alto e al collo la targhetta dei carcerati
i
tre fratelli
io
commento che è buffo
perché
in genere succede il contrario:
i
grandi fanno amicizia tra di loro e poi costringono i figli a seguirli alle
cene
dove
magari i figli scoprono che non si sopportano ma sono obbligati a frequentarsi
per via degli adulti
in
questo caso è successo l’opposto
continuo
a ragionare ad alta voce
-voi
vi siete conosciuti e avete fatto amicizia
e
siete voi che state costringendo i vostri genitori a cenare insieme
magari
di là si stanno tutti fortemente sulle palle!
ah
è vero- commentano loro ridendo!
la
cosa incredibile di sti adolescenti troppo magri è che sono
rispettosi
quando
uno di loro parla
gli
altri lo ascoltano
davvero
lo ascoltano!
reagiscono
rispondono ridono prendono in giro gli tirano il serpentone di gommapiuma ma
ascoltano
mi
informo su chi siano i loro genitori
(visto
che tutta la prima parte della serata me la so sparata tra i grandi!)
allora
interviene una voce ovattata
mi
accorgo che a parlare è uno dei tre fratelli
“l’intermedio”
lo
chiamerò io
(mi
sembra il medio d’età dei tre fratelli)
polemico
e acuto
sta
da dieci minuti sdraiato sul divanetto dietro di me
con
una giacca sopra la testa
parla
da lì sotto
l’effetto
è d’oltretomba
per
rispondere alla mia domanda esce fuori con la testa dalla giacca
e
mi comincia a spiegare dettagliato:
i
nostri genitori sono quel signore con i capelli così…e la donna con i capelli
con la riga a metà
poi
la madre di quella bambina piccola è invece mora con una maglia celeste…
io
non capisco nulla e non riesco a far aderire nemmeno una delle sue descrizioni
ai personaggi con cui ero a cena
lui
però noncurante del mio sguardo vacuo continua:
invece
sua madre è bionda e porta la coda..
si
sta riferendo al ragazzo con la targhetta da carcerato
il
quale gli fa: ma che staiadì? non è bionda mia madre!! forse te la ricordi otto
anni fa!
allora
l’intermedio si gira verso di me affranto (ormai sono perplessa e ho perso le
speranze) e confessa:
scusa-
io faccio schifo a descrivere!
lo
trovo fantastico
adorabile
devo
rivedere la mia insofferenza per l’adolescenza
il
regista si alza in piedi
attaccato
alla stipite della porta
al
collo il gigante serpentone di gommapiuma a mò di boa di struzzo
voce
impostata da attore consumato:
se
il mondo ti gira le spalle
hai
una sola cosa da fare
giragli
le spalle pure tu
lo
amo
a
quel punto mia nipote ferma la sedia girevole
spegne
per un momento la torcia accecante
recupera
uno sguardo ispirato
sente
che è venuto il suo momento
sta
per enunciare un detto:
-se
mosè non va alla montagna…
ma
si ferma confusa e mi guarda come a voler dire
e
suggerisci no?...
-se
la montagna non va con mosè…
io
vorrei dirle che non era mosè quello della montagna
ma
non oso e non voglio interromperla…
la
sorella tutta presa dal messaggio al cellulare
trova
comunque il tempo di girarsi e collaborare discretamente:
-cretina
non era mosè era maometto!
adoro
le sorelle!
ma
la più piccola l’ha presa bene
accetta
il suggerimento spontaneo e necessario e continua:
se
la montagna non va da maometto
maometto
andrà alla montagna
ma
se la montagna va da maometto di certo.. è una valanga!!
ilarità
generale
l’intermedio
emerge nuovamente dalla giacca
ma
solo con la testa stavolta
per
annunciare:
io
sono il più saggio
perché
so di non sapere
mentre
io penso tra me e me (per fortuna):
ma
pensa te.. conosce “on & on” di erykah badu
interviene
il fratello più grande per smascherarlo
-ma
questo è socrate!! ah ah !!
il
regista tira fuori una cosa che suona come un aperitivo venuto male
-apeirol
e
tutti (me esclusa) cominciano a discutere sul posizionamento dell’accento
su
quella parola che per me potrebbe indicare sia un filosofo che la bevanda rossa
frizzante che ho sempre odiato
li
trovo brillanti simpatici attenti fichi insomma
poi
la malinconia
gli
mancano un paio di amici che non sono potuti venire e che non vedono da un po’
il
fratello piccolo dice:
non
c’è più il vecchio gruppo..
e
il regista risponde:
no
non è vero !....quanto vorrei che si riformasse il vecchio gruppo
l’intermedio
riemerge stavolta energicamente dalla giacca
e
chiarisce al regista:
è
una contraddizione quello che hai appena detto te ne rendi conto?
…..
-hai
detto “no” e poi hai aggiunto una frase che negava la tua negazione precedente
hai
sia detto che “non è vero che non c’è più il vecchio gruppo” sia detto che “ti
manca il vecchio gruppo” quindi evidentemente-se ti manca- vuol dire che non
c’è più!
io
di mio ho sempre attribuito un fascino smisurato ai polemici
non
so spiegare il perché ma lo trovo un segno di intelligenza
allora
gli dico: ben detto!
e
lui spiega: non mi piacciono le frasi in cui si rischia di sembrare stupidi
ah
il
pensiero allora va agli adolescenti che attaccano il lucchetto a ponte milvio
a
quelli che si sfracellano nelle corse sui motorini
a
quelli che prendono in giro i compagni considerati “sfigati”
a
quelli che hanno tutto e sono lo stesso annoiati
il
regista riprende la parola e approfitto
-lo
sai che una delle mie migliori amiche è una famosa doppiatrice?
lui
in estasi: davvero???? aspè dimmi come si chiama!
dopo
che gli ho detto nome e cognome mi mette in fila tutti i film e i cartoni che
ha doppiato
tra
cui uno di cui non ero nemmeno a conoscenza
un
certo
“l’uccello
di biyomon”
-un
film porno?
chiedo
io
dopo
tre secondi di silenzio assoluto
per
fortuna ridono
è
ora per me di tornare al mio spazio
saluto
i grandi e mi complimento con loro
bei
figli belle teste bella educazione
racconto
due tre aneddoti di ciò che ho sentito
“di
là”
una
delle madri (dei tre fratelli)
è
a bocca aperta e mi chiede se sono proprio sicura
incredula
va anche lei “di là” per cercare di capirci qualcosa
ho
la sensazione che poi non vorrà mai più tornare
di
qua
ps.
mia
nipote di quindici anni
(quella
con la torcia le sise grosse e lo sguardo fisso per intenderci)
scrive
oggi nel suo stato di facebook
-come
mai mi sembra che le persone a cui voglio più bene
siano
le prime a ferirmi?
devo
nuovamente rivedere la fottutissima teoria sulle sise
(roma 18.11.2012)