dovevi
solo rimanere
seduto
come
fanno gli altri
a
me sembrava così facile
non
stavo chiedendo troppo
e
invece mi sbagliavo
potevi
ordinare un rhum con ghiaccio
un
po’ di patatine
fingerti
saggio
ma
hai scritto invece la fine
sapevi
come fare
e
sapevi che mi avresti perso
a
nemmeno metà del nostro viaggio
dovevi
solo rimanere
sentirmi
guardarmi
mettere
un piede nel mio
giardino
come
fanno altri vicino dietro davanti a te
vedi?
sono
tutti qui
seduti
attenti
silenziosi
non
a tutti piace quello faccio
ma
per
curiosità rispetto o noia forse
rimangono
e tacciono
e
proprio tu
invece
tu
con la scritta
troppo sexy per lavorare
sulla
maglietta
non
riesci proprio
a
farlo
non
puoi proprio rimanere
seduto
attento
silenzioso
o
anche soltanto
incuriosito
è
tutto qui:
quello
che faccio
è
quello che sono
quello
che dico
è
quello che so
e
quello che so
è
quello che vedo
e
quello che vedo è che
tu
te ne vai
senza
un saluto te ne vai
prima
che io salga sul palco
prima
che io stacchi un pezzetto di me
e
te lo dia in pasto
prima
che avvicini il microfono
prima
di rischiare di sembrare
come
ogni altro
ah
ma io non ho bisogno di te
guarda
quanta gente c’è
qui
per me
qualcuno
mi stima
qualcun
altro mi sfida
dovevi
solo rimanere
senza
per
una volta
parlare
schiacciare
prevalere
emergere
brillare
mi
scoccia dover metter a verbale
che
molti
molti
altri farebbero carte false
per
prendere il tuo posto
ma
scusami
me
ne rendo conto solo adesso
io
ti ho veramente chiesto troppo
re
della foresta
ho
preteso molto di più di un tuo
come
è andata?
avrei
voluto io chiederlo a te una volta tanto
come
è andata?
avevo
immaginato un vero amore
avevo
sognato di poterci essere io
laggiù
accanto a te
dietro
tutto quel rancore
ma
oltre ad un gran senso dell’umorismo
qualche
ferita di viaggio
un
po’ di barba
e
lo sguardo distratto
non
ho trovato altro
che
un uomo fragile
polveroso
e
forse
pazzo
Stay
Alessia Piermarini
(PG Major 7)
(roma 25.9.2012)
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