devo
fare una rmn
sigla
che sta per risonanza magnetica (nucleare)
sul
foglio tra le varie domande
già
ne spiccava una piuttosto inquietante
soffrite
di claustrofobia?
sul
no
la
mia crocetta
ma
la risposta non era corretta
una
dottoressa giovane e bella
mi
chiede il perché dell’esame
ho
male ad un braccio ma sai suono sempre il pianoforte
potrebbe
essere un infiammazione professionale
ah
che meraviglia sei una musicista!
eh
già!
porgendomi
camice e babbucce in carta verde
mi
invita a cambiarmi per l’esame
butto
lì due tre battute spiritose
atte
ad annientare il possibile nemico
e
lei è già mia
m’adora
non
mi farà del male
esco
dallo spogliatoio che sembro un fagiolino sbiadito
che
importa
il
mio look è da sempre piuttosto ardito
-dottoressa
(estraendo due cosi arancione fosforescente a forma di pillola):
metti questi per favore
-io:
ah che fico la asl passa anche l’ecstasy adesso!
-dott.:
ah ah! no sono i tappi per le orecchie! ora sdraiati qui e posiziona
la testa in questo modo…
-io
(zelante): ah ok!
-dott.
(preparando due sacchettini fatti di una lastra di metallo e
stoffa…): sempre per le orecchie…
-io
(curiosa e intrepida): ah!
la
dottoressa caccia un vassoio vuoto e me lo mette sulla faccia
incastrandolo bene sul lettino che mi vede sdraiata
somiglio
sempre più ad Hannibal Lecter
-io
(spiritosa frizzante e collaborativa): perché mi fai questo ?! ti
sto antipatica?
-dott.:
ah ah che simpatica! si..in realtà mi sei antipatica perché tu
suoni il pianoforte e io no!
-io:
ma….ti assicuro che lo suono di merda…..
-dott.:
ah ah !!
-io:
…non vado a tempo….
-dott.:
ah ah! ecco adesso mantieni le braccia lungo il corpo e questa è una
pompetta che tieni in mano…
-qualsiasi
cosa-
la
schiacci
io
sarò dietro quel vetro e potremo comunicare durante l’esame
non
durerà più di 10 minuti
tutto
bene?
(si
certo tuttobene soltanto
quel
-qualsiasi
cosa-
si
insinua strisciando nel mio sistema nervoso già stanco)
-io
(con voce in falsetto): perfetto!! si si nessun problema sto
sistemata per le feste!! ah ah!
-dott.:
ah ah!!
la
buona dottoressa spinge il bottone che fa muovere il lettino e lo
dirige come un vagone di un treno all’interno della galleria che
fotograferà la mia colonna cervicale
durata
dell’entrata del lettino (con me incastonata dentro): 3 secondi
dopo
soli 3 secondi
si
sente una voce cavernicola e baritonale provenire dall’interno del
tubo:
MI
DEVI FARE USCIRE IMMEDIATAMENTE
9
anni di psicoanalisi con o senza lettino: buttati al secchio
discorsi
sull’evoluzione della mente e sul controllo della mente sulle
emozioni: azzerati
immagine
della donna forte indipendente impavida insomma bionica: sgretolata
eccomi
qui a frignare sul lettino della morte
io
lì dentro non ci voglio tornare!!!!
la
dottoressa mi dice
non
ti preoccupare forse devi solo un attimo fare due passi e
ragionare
uno
spiritosissimo inserviente assiste alla scena
e
commenta
’nnamo
bene una donna che dice a un’altra di ragionare….!!!!
esco
fuori dalla stanza dell’orrore
cerco
il mio amico del cuore
mi
tremano le gambe
ma
lui mi saprà consolare
ma
alessia che mollacciona che sei! ci devi almeno riprovare!
lo
fanno tutti e non hai niente da temere
ecco
che arriva persino il simpatico inserviente
che
nonostante le mie gote bagnate dalla paura
infierisce
senza timore
si
rivolge al mio amico del cuore
come
questa ce ne stanno tanti….
questa
se si ritrova chiusa dentro una bara nun je la fa proprio!
il
mio amico del cuore
recupera
finalmente un po’ di barlume
e
gli risponde (meno male)
perché
scusi invece lei chiuso dentro una bara s’ammazza dalle risate?
io
lì dentro non ci torno nemmeno
se
mi date un milione
è
chiaroooo?!?!?!
i 3
secondi più spaventosi della mia vita intera
ecco
che significa essere inghiottiti dalla morte in persona
due
led verdi di fronte ai miei occhi azzurri
sembravano
volermi solo schiacciare
soffoco
per dio lo so è irrazionale ma che vogliamo fare?!
4
persone su 10 si sentono male
l’unica
cosa positiva
è
aver scoperto di essere
ebbene
si pure questa
cla-ustro-fo-bi-ca!
anche
se i posti chiusi non mi fanno nessun effetto
quella
bara magnetica mi ha ridotto uno straccio
non
mi ci rifregate mai più
alessia
che vuoi fare?
chiede
propositivo il mio amico
voglio
tornare a casa miaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
infilo
una mano nella borsa in cerca di conforto alimentare
tocco
qualcosa di molliccio e appiccicoso
e
lì realizzo che al peggio
non
c’è mai fine
la
banana che avevo portato per colmare il digiuno
si
è suicidata sul fondo della mia borsa di pelle
sarò
una lagna ma io di questa giornata
ne
ho piene
le
palle
Lucida consapevolezza, o consapevole lucidità, decidi tu. Anch'io entrai nella bara, a farmi quattro risate. 20 minuti per una total body, ma non ricordo la mia mise. E pure con un ago nel braccio; sai ....il contrasto. Il giorno dopo "sa, dobbiamo rifarla, non è venuta bene", come le foto di gruppo di famiglia che faceva quell'incapace di mia sorella grande con la minolta di papà.
RispondiEliminaE quindi ho scoperto di non essere claustrofobico; che culo.
Ogni tuo rigo una chiara immagine nella mia mente, una definita emozione dentro di me. Che bello sapere che si può comunicare così. Non seccarti, io elimino il tuo essere claustro-ob e mi tengo il resto.
Povera Ale...Ma mica è un'onta essere claustrofobici!
RispondiEliminaCi sono RMN aperte...problema risolto ;)
Alla borsa al potassio non so, ma forse si rimedia anche a questo :)
Corto Maltese, pure con l'ago....ma sei superman!!!
RispondiEliminaValeria: valle a trovà!
grazie!