verso la metà dell’ottocento
dei geniali architetti e ingegneri
tedeschi
progettarono e realizzarono POSEIDON
nell’isola di ischia
il portentoso stabilimento termale
costruito sulla ripida collina rocciosa dell’isola e a picco sul mare
all’entrata la severa targa di kneipp:
IN AQUA SALUS EST
(non è un consiglio per cuochi novelli
ma indica il potere salutare dell’acqua)
e in effetti è proprio così:
con il percorso ideato da mister kneipp
si esce dal poseidon rivitalizzati e fortificati
se si sopravvive
naturalmente
ecco perché la nostra deliziosa
accompagnatrice napoletana
ci lascia dopo poco e se ne va
banalmente a fare bagni al mare
ne ho capito realmente la ragione solo
molto dopo:
lei vuole vivere
vasche asimmetriche perfettamente mimetizzate
nel paesaggio naturale
una parete di tufo che si arrotola su se
stessa come un gusto di gelato
alberi fruttati e fiori di glicine dai
colori vivaci
piccole cavità nella roccia da cui
sgorga acqua termale
tutto organizzato e disegnato per far
stare bene
il percorso prevede l’immersione nelle
differenti piscine d’acqua termale
che aumentano in temperatura man mano
che si sale in altezza sulla collina
all’inizio faccio la spiritosa perché
l’acqua è tiepidina
e io mi vanto sempre di essere
resistente al calore o alle basse temperature
dopo due o tre vasche a 27°-30°- 34°
gradi
che già cominciavano a fare il loro
effetto
propongo di salire ancora nel percorso
ho una strana sensazione ma forse mi
sbaglio
arriviamo al percorso sulle pietre a due
temperature
si tratta di camminare in un canale
diviso a metà
pieno di acqua bassa che ti copre appena
il ginocchio:
una parte di acqua bollente l’altra di
acqua ghiacciata
la tortura è qui doppia:
lo sbalzo di temperatura e le pietre
sotto i piedi
ok il concetto è chiaro
si può uscire da qui in due modi
o con i polpacci di naomi campbell
o senza i polpacci (nè di naomi né tuoi)
l’intento dei tedeschi è per me sempre
più cristallino
saliamo ancora e ci troviamo ad un bivio
le scritte sono rigorosamente prima in
tedesco e poi in italiano
(come è umano lei…..)
<--------vasckem 40 grunden- vasca a
40 gradi
< --------- sauna- zaunen
grottin der winen- grotta del
vino --------------à
con lo sguardo supplicante guardo il mio
amico di sempre
ma lui è inflessibile
mi vieta di andare verso quello che mi
potrebbe veramente far stare bene
bere e magnare
è diventato tedesco pure lui
accidenti
si arriva in cima alla montagna con la
prova della morte
due vasche una di fronte all’altra
una con acqua a 40° l’altra a 15° gradi
i tedeschi anche qui confermano la loro
centennale democrazia
infatti qui si può scegliere come morire
puoi passare dall’acqua gelida e a
quella bollente
oppure il contrario
con sensazioni che vanno dalle
pugnalate continue ma superficiali su
tutto il corpo
alla paralisi totale delle funzioni
vitali
riesci a capire la temperatura della
vasca dalle facce delle persone che ci entrano
nella vasca fredda lineamenti tirati e
muscoli tesi
nella vasca bollente le palpebre
scendono a tendina e la bava scende dalle labbra
il virtuoso compagno con cui faccio
questa esperienza
vuole dimostrare virilità e superiorità
(puah)
e s’immerge fino al collo nella vasca a
15° gradi
io lo guardo perplessa con l’acqua
gelida che appena mi copre il collo del piede
e già penso a un pleid e una zuppa calda
ma no
lui tenta di umiliarmi dicendomi
-se non entri non hai le palle
ma io mi difendo
-se stai lì ancora per un secondo
le palle non le avrai nemmeno più tu
si giunge all’incantevole grotta
naturale scavata nel tufo
c’è un portoncino di legno con delle
grate da cui esce il vapore
il vapore forma una scritta (come sugli
specchi dei migliori film horror):
LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CHE ENTRATE
noi entriamo lo stesso
aprire portone-chiudere portone
primo pensiero disponibile:
oddiononvedouncazzostosoffocandoorasiincastralaportaedèfinita
ma piano piano invece scorgo altre anime
seminude e accasciate
mi faccio spazio nel vapore lento e
crudele
mi siedo su uno scalino di roccia calda
il vapore esce anche da lì dannazione
come lo so? mi ustiono una chiappa
ecco come morirò
mi ritroveranno con un costume spaiato
tutta sudata e con i pori dilatati
e con smalto blu sulle unghie dei piedi
si esce dalla grotta dell’ustione
e c’è una vasca a 15° gradi lì pronta a
procurarti un bell’ictus in caso il vapore non abbia funzionato
ora è tutto chiaro
sono contenta di essere qui oggi a
poterlo raccontare
i costruttori e gli architetti tedeschi
con il poseidon
hanno fatto solo delle prove:
è stato solo un bozzetto di un progetto
più esteso
il vero progetto fu maestosamente
eseguito
qualche anno dopo con delle modifiche
necessarie
c’erano più docce e il vapore era molto
più soffocante
ah
e le uscite erano sbarrate
(roma 5.6.2012)
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