è
venuto il momento del
controllo
dei nei
mi
reco con il mio fedele amico
all’istituto
dermatologico italiano
meglio
conosciuto come
idi
la
sveglia è già stata abbastanza invadente
ma
è una giornata favolosa e io
sono
profumata docciata pettinata
ho
persino i calzini puliti
in
vista della visita dal dermatologo
appuriamo
la condizione difficile dell’ospedale
striscioni
di protesta e nervosismo tra i medici
sembra
che l’azienda sia l’ennesima vittima dei tagli
e
sembra che il personale non l’abbia presa bene
ma
il ragazzo alla cassa sembra gentile: avete una preferenza per un medico?
(gregory
house è libero?..)
-no..
-allora
vi mando dal PRIMARIO
(un
coro di “ooooooooooh” si sente dall’infermeria)
preso
numeretto e pagato ticket
l’infermiera
ci avvisa che il professore manca da almeno mezz’ora
ci
invita a chiedere informazioni in segreteria
cosa
che puntualmente facciamo spaventati di passare la giornata in fila
trenta
secondi dopo il richiamo il professore si presenta in stanza
e
dopo nemmeno un quarto d’ora ci fa entrare
sembra
simpatico barba bianca e cicciottello
vado
ad appendere sull’appendiabito giacca e borsa
e
appena l’ho fatto
il
primario mi consiglia – per favore là no-
sa
qui passa tanta gente con la scabbia
ah
ci
sediamo e consegnamo nelle sue mani sapienti e illuminate
le
nostre due impegnative
con
scritto “visita dermatologica”
il
primario si rivolge al mio amico
-allora
mi faccia vedere la sua malattia-
il
mio amico vanta due problemi di funghi ad entrambi i piedi
su
uno dei due la situazione è un po’ peggiore
il
mio amico fa per sfilarsi i scarpe e pedalini ma il primario lo ferma
solo
UN
piede
…
lo
visita e si risiede
comincia
una spiegazione scientifico-filosofica della natura dei funghi
che
ha il suo culmine nella seguente
-lei
è una persona ansiosa
è
andato a lamentarsi in segreteria
ma
lei capisce
io
insegno in tutto il mondo
ho
cattedre e specializzazioni prese in sei paesi
master
presi in america e in francia
ogni
tanto anche io vado a prendermi un caffè
lei
lo capisce no?
(mmmh…tre quarti d’ora per girare lo zucchero
nella tazzina..?)
-lei
deve essere più egoista e più menefreghista
la
causa dei suoi funghi è l’ansia-
scrive
su una ricetta la cura per debellare i funghi
e
si impunta su un farmaco:
mi
raccomando
canesten
effe
(e
sottolinea con la penna effe)
perché
se non c’è la effe il farmaco ha l’effetto contrario
(e
sorride satanico a ottantaquattro denti- comincio a sentirmi male non so se
ridere o usare il cellulare)
il
mio amico gli vorrebbe tanto far vedere l’altro piede
ma
non se ne parla proprio
il
primario lo rassicura che il tutto
senza
nemmeno averlo visto
è
causato da una postura sbagliata
e
se vuole può fornirgli il numero di un suo amico osteopata
l’unico
di cui fidarsi in italia
per
capirci quello che ha rimesso in piedi wojtyla
e
aggiunge che non visiterà l’altro piede fino a che non il mio amico non avrà portato
uno
studio posturale
…
dopo
venticinque minuti di spiegazione del suo curriculum professionale
finalmente
si gira verso di me
-allora
mi faccia vedere la sua malattia-
mentre
cerco il primo bottone della camicetta che sto per sbottonare
timidamente
dico: io devo solo fare il controllo dei nei..
-no
non si spogli!!
-ah
-non
voglio vedere i nei
lei
ha un armadio? e in questo armadio ci sarà un’anta con uno specchio
-veramente
no…
-bene
allora lei si faccia montare un altro specchio sull’anta opposta..
-a-ah..
-quando
si fa la doccia o si veste o si spoglia si metta tra le due ante in modo da
creare così..la sua personale
mappa
dei nei
-ah
ecco..
-come
se conoscesse ogni strada ogni piazza ogni fontanella del quartiere in cui vive
-..d’accordo
ok però ora le posso far vedere qualche neo.. sa sono stata operata tre
volte..mi hanno esportato dei nei..
mi
tolgo comunque la camicetta incurante di spogliarmi di fronte a qualcuno che
non lo desidera affatto
il
primario (un po’ seccato)
indicando
le cicatrici lasciate dagli interventi: che brutto lavoro che le hanno
fatto..!!!
-suoi
colleghi…
poi
le vorrei far vedere un calletto su un piede e mi sto per sfilare un pedalino
anche io ma…
-no!
troppa carne al fuoco..
dice
l’illustre primario
-per
oggi basta così
(come
basta così? non ha visto nulla!)
-poi
ritornerà con la sua mappa dei nei e vedremo il resto..
io
mi comincio ad impuntare e insisto nel denudamento del mio delizioso piedino
lui
messo alle strette guarda il calletto e mi apostrofa::
conosce
il credo?
io
spazientita ma sollecita
comincio
a ripassare mentalmente le varie preghiere che conosco dagli scout
..santo
santo padre nostro ave maria…ma il credo proprio no..
-compri
il credo in farmacia
(scopro
che è quell’aggeggio che porta via le imperfezioni cutanee dei piedi)
e
rimuova il callo o verruca
io
non posso farlo perché vede- non ho gli strumenti-
(??????????????????????????)
mi
comincio ad agitare come una barchetta in una tempesta in alto mare
-senta
può guardare anche qui sul viso (indico la zona) sa mio padre ha avuto un
melanoma maligno facciale e dunque ….
-lei
da suo padre non ha ereditato il melanoma
ma:
l’ansia
due
impegnative sprecate
una
mattinata buttata
un
primario con patta aperta e fuori di capoccia
una
seconda occasione in cui mi si chiede di “non” spogliarmi
i
miei poveri nei crescono frastagliati e indisturbati sulla mia pelle candida
ma
che accidenti di medico sei??
non
mi ha praticamente visitato aiutato non ha né rimosso il problema né cercato di
capirlo
non
ci ha fatto parlare né spogliare
credo
o non credo
mi
toccherà andare da un altro medico
sperando
che questo
o
non veda l’ora di vedermi nuda
o
almeno che si sforzi di farlo in nome del ruolo ricoperto
-dite
la verità:
IDI
sta per IDI-OTI?!
ps
i
fatti descritti sono realmente accaduti e sono gravissimi in un sistema che si
descrive democratico e basato sulla gratuità della prestazione sanitaria e
l’assistenza al paziente
se
domani dovessi morire con un melanoma fulminante
e
sembra il titolo di un film di stephen king
sapete
già chi subirà un processo per omicidio colposo:
il
primario
(roma 13.4.2013)
Nessun commento:
Posta un commento