sono
un dottore
curo
tutto e in poche ore
ho
un talento naturale
nel
dare conforto a chi sta male
ancor
meglio lì lì per morire:
i
pazienti guariscono
io
mi ammalo
l’unica
controindicazione
inietto
la medicina che allevia le loro pene
e
ago dopo ago il mio sangue attira il loro virus nelle mie vene
lunedì
curo uno schizofrenico:
quella
stessa notte mi sveglio per il gran casino c’è una festa?
se
è così la musica è troppo alta e preme ai lati della mia testa
martedì
ricevo invece un depresso:
vado
a casa mi preparo la cena lascio il gas acceso e un biglietto all’ingresso
mercoledì
la prima violenta influenza di stagione:
poche
ore dopo mi drogo con tachiflu faccio testamento e tremo sotto il piumone
giovedì
arriva una signorile ottantenne che non ricorda nemmeno la strada di casa:
alla
fine della giornata mi abbandono finalmente sul divano ma è della signorile
ottantenne
il
divano
venerdì
è il turno del maestro delle elementari completamente afono:
prenda
questa medicina tre volte dopo i pas…..
sabato
finalmente sono off
vado
a fare una passeggiata con i miei amici del piano di sopra
fanno
un sacco di rumore ma mi tengono compagnia
picnic
sul prato
e
non parlate tutti insieme che non si capisce niente!!
mi
siedo sull’erba e sento il pavimento aprirsi sotto di me
ho
la febbre a quaranta ma non mi basta: vorrei di più vorrei esser già morta
avevo
un appuntamento un appuntamento per pranzo
ma
con chi con chi non ricordo
un
uomo
un
padre
forse
un re
o
magari un ministro
vorrei
mettermi a cantare ma come fare come fare
la
mia gola asciutta
dalle
mie labbra non una sola sillaba
sono
infetta
maledetta
la
sorte che mi spetta
peggio
per me che non faccio sconti
che
dio m’assista che dio m’ass
i
s
…
(london 22.10.2014)
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