it’s very clear (our love is
here to stay cit.)
raianeer
mò ha proprio sforato di brutto
si
ok sarà un volo low cost
ma
quanto low paghi in salute sti soldi risparmiati?!?!
ritardo
di tre ore (non rimborsato)
assistenti
di volo basse e tarchiate
chiedo
some water please
un’hostess
un po’ inglese un po’ lacca un po’ scocciata
mi
porta un bicchiere d’acqua tiepida
l’aereo
fa un rumore molto strano
direbbe
un mio ex amore che “non ingrana”
sto
velivoletto balla più della carrà e beyoncè ai music awards
io
comincio a cantare amacing grace
per
scongiurare il pericolo che avverto imminente
ooo
mai gooooddd
direbbe
il mio amico con odiosa pronuncia british
finally
atterro e sono le tre di notte
mi
metto in fila per comprare il biglietto per il bus
tre
americane finte assorte mi passano davanti in fila
nonostante
l’ora l’età (mia) e la lingua straniera
sento
lo sbrocco lì lì pronto a sopraggiungere
non
ricordo come si dice in inglese
NUN
FA’ LA FURBA CHE T’APPENDO
per
fortuna interviene una signora rivolgendosi alle due
maybe you didn’t realize
there is a line…
ecco
ecco cosa mi è sempre mancato
la
sopraffina arte della
di-plo-ma-zia
shit
damn
motherfuck
arrivo
alle cinque del mattino
mi
butto sul divano del gentilissimo capano
-and pray the stars will
watch over me
ok
sono sveglia (e viva) e in london!!!
mi
faccio un caffè
doccia
senza bidè
a
proposito il bagno qui si dice loo
gireo
per il delizioso quartiere di hackney
sembro
una turista
hei
un momento io sono una turista!
guardo
a bocca aperta i negozi
barbiere
ucraino accanto a fish & chips
take
away arabo accanto al paradiso delle unghie cinese
parrucchiere
tailandese accanto a laundry wash & dry
scelgo
il mio bar e finalmente l’english breakfast sarà mio
la
cameriera del bar è gentile
chiedo
la differenza tra 2 piatti
lei
sollecita ha pronta la risposta articolata
damn
I can’t get a fucking word!
cosa
diavolo stai dicendo willies??!
e
soprattutto
perché
diamine non parla inglese per diooo
del
resto è inglese no?!
fingo
di capire mettendo “oh yeah” a caso ed è fuori contesto
ma
ora che ci penso bene non è nulla di nuovo
lo
faccio anche quando mi parlano in italiano
santo
dio meno male che sono (ancora) magra e che brucio parecchio perché nevrotica
questo
piatto racchiude tutte le possibili disfunzioni del nostro organismo
-colesterolo
-diabete
-colicisti
-colite
-obesità
-asma
ho
davanti il mio pasto:
caffè
(e fin qui..)
salsiccia
uova
al tegamino
bacon
patatine
fritte
fagioli
con ketchup (o almeno è quello che sembra)
pane
e burro
ora
non so come andrà
ma
bar
dell’aeroporto a roma: ligabue
bar
dell’aeroporto a londra: maxwell
ultimo
concerto a roma: queen mania (tribute band dei queen)
primo
concerto a londra: the floacist (al jazz cafè)
mentre
amy (vinocasa) canta I cheated myself…
e
io penso di non averlo mai fatto
mi
sento meno incasinata del solito
certo
ho il blues
ce
l’ho sempre avuto
e
probabilmente ce l’avrò sempre
ma
non mi spaventa
siamo
fatti come ghiande dice il mio amico afro-italiano
il
picciolo è la nostra storia e le nostre radici
la
parte superiore della ghianda sono i nostri maestri e le persone che ci
ispirano
la
ghianda il nostro seme e questo che lasceremo di noi nel mondo
cugino
mio
sei
parte sia del picciolo che della corteccia
detto
della giornata (antica saggezza inglese)
AND EAT IT ANTOHER LITTLE
THING
DON’T YOU?*
*
(E
MA’GNATELA N’ARTRA COSETTA NO?)
(london 2.8.2014)
famoso soul food to go
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