catapultato
non si sa da dove
si
attorciglia nell’ombelico calandosi dal camino
si
fa spazio nell’intestino
raggiunge
lento e sicuro posto più nascosto
e
una volta lì
si
attacca con forza alle pareti e mordendo tutto intorno
pochi
secondi
a
volte un minuto intero
strappa
un pezzetto con la violenza della fame accumulata
se
ne frega che il corpo è il tuo
non
ci sono medicine o cure per fermarlo
aimè
sono contraria alla droga
altrimenti
forse solo quella sarebbe un’idea
ma
non ne sono poi così sicura
l’alcol
a volte ci prende
ma
dovrei tenerne un po’ in borsa pronto per l’attacco
e
sembrerei un’alcolista
A.P.
e il dolore della perdita eterna
mangio
un hamburger rosa
è
da paura
vorrei
raccontarlo a te
ma
il numero che continuo a fare squilla a vuoto
06
4881873
ah
certo ho scordato il prefisso internazionale..
0044
06…
ancora
niente
è
veramente passato troppo tempo
merda
devo
dirti e chiederti tante cose
0044….
una
voce metallica mi ricorda: you have 430 minutes left
fanculo la talktalk
questa
telefonata (o la vita?) mi lascia senza fiato
maledetto
avrei
bisogno di parlare con te
ti
direi: sto mangiando un hamburger rosa
è
da paura!
è
doloroso
eppure
si sapeva dall’inizio
si
nasce si cresce si fallisce si peggiora si muore
ma
l’hambuger rosa ha svelato il suo trucco
beef
with beetroot
ricordo
le rape rosse di tua madre
l’odore
mi dava la nausea
amavo
tua madre e ora anche la rapa rossa ha un suo perché
sembrano
cento anni che non ci sei più tu
un
secolo da quando anche lei non c’è
tu
mi diresti di restare
di
fare questo e quello
di
parlare con la gente
osservare
gli alberi
ascoltare
i suoni
annusare
gli odori della città
io
sto qui ad un bistrot fichetto nell’est della città nuvolosa
ad
un tavolo di marmo
con
un hamburger rosa nel piatto
ci
piango su
tanto
mancava di sale
ma
dimmi di te
cosa
farai?
haia
iai
non
lo saprò mai
sale
e pepe
salsa
workchester e ketchup
andai
a genova poi a londra poi a new york
ti
telefonavo sempre quando tua madre già non c’era più
c’eri
comunque tu
ok
ok dovrò smetterla
sto
piangendo sull’hamburger rosa
in
un bar inglese
e
credo che non stia bene
tutti
che parlano di soldi
io
non voglio parlare di soldi
non
voglio pensare ai soldi
non
voglio avere i soldi
non
voglio sentire il bisogno dei soldi
cos’è
che ci fa impazzire quando perdi qualcuno?
quel
dolore se ne andrà
sotterrato
dalle lacrime finirà sotto il pavimento
sotto
la terra dove cammini
sotto
il tetto della tua nuova casa
sotto
le dita che schiacciano i tasti bianchi e neri
sembravo
sorridente divertente allegra solare
e
invece sono così
meglio
smettere di leggere il mio blog
e
fare le parole cruciali
ma
ora mi devo alzare
pagare
il conto
prendere
il bus che mi porta verso ovest
lì
mi aspetta colui che mi ama
lì
troverò la pace per un po’ di ore
ma
per ora
come
dicevi sempre tu
THE
HEART BITES*
(*ER
CORE MOZZICA)
(london 30.8.3014)