finalmente ho un appuntamento
ci voleva proprio
è passato tanto
troppo tempo
e non è una booty call
né un veloce cibecchiamosultardi
è un vero appuntamento
e di giorno addirittura
di mattina: dieci e tre quarti
il sole alto nel cielo azzurro
la mia pelle luminosa
lui mi aspetta a via canova
dopo pochi flirt
e ancora meno storie
c’ho un po’ d’ansia ma stavolta ho una
sensazione
arrivo in anticipo
come al solito
la casa in realtà è solo una stanza
ma è piena di luce
c’è odore di alcool e tutto parecchio
bianco
lui mi apre la porta ci presentiamo ma
subito scorgo che non è solo
un paio di suoi amici gli stanno intorno
e sembrano ammirarlo molto
parlano poco e lo seguono passo passo
sono un po’ eccentrici e portano una
specie di camice bianco
lui è carino ma sbrigativo
sembra si educato
ma mi dà lei
e poi non si vede l’ombra di un drink
dopo pochi e formali convenevoli (già)
mi dice di
-spogliarmi
-sdraiarmi sul letto
-allargare le gambe
rimango malissimo
pensavo fosse diverso
stavolta
e invece subito al sodo
senza nemmeno un bacetto
questo non l’avevo mai visto
questo qui salta del tutto i preliminari
e passa direttamente al fatto
che cafone
che modi
che degrado
che delusione
il deviato infila persino guanti di
lattice
e mentre mi penetra con un sex toy di
plastica di 30 centimetri
ha la sfacciataggine di domandare
-le faccio male?
e dopo tutto quel che c’è stato tra di
noi
continua a darmi del lei
che perversione!
-si rivesta pure
taglia corto il contorto marpione
racimolo i miei vestiti e le mie scarpe
umiliata mi avvio verso la porta
il perversone dice che per il risultato
dovrò aspettare
mi allunga un foglio con suo nome e
numero di cellulare
non penserà mica che lo voglia rivedere
lui e la sua dannata.. come l’ha chiamata…?
ah: ecografia transvaginale!
(roma 4.6.2014)
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