tu
non mi sopportavi
io
avevo bisogno di conoscere il mondo
tu
ti addormentavi davanti alla tv
io
riempivo fogli su fogli con parole di rabbia che non contenevo più
tu
silenzioso ed impotente
io
frenetica e distante
tu
atterrito da tanta violenza
io
delusa e pentita di aver lasciato così presto la mia soppalcata stanza
tu
avanzavi
io
mi giravo dall’altra parte
tu
tornavi sui tuoi passi
io
ti venivo incontro
ma
nascondevo nelle tasche pesanti sassi
ora
eccoci qui
su
un divano troppo stretto
dopo
tanto penare
parole
alla mano e tisana di melissa zenzero e miele
mani
intrecciate come due corpi in un letto
io
azzardo un’ipotesi
tu
trattieni invano ciò che sbuca prepotente dai tuoi occhi
non
te l’ho mai detto
ma
ecco che una volta tanto sono sincera
tu
parli finalmente
verità
mai rivelate
dure
necessarie
ritardatarie
tu
non mi sopporti
io
incasso e penso di dovermela beccare
solo
che dopo tutto questo dolore
credo
che dovresti almeno fare qualcosa per farmi sentire molto
bene
ma
non lo sai cosa fare
gli
occhi tradiscono il tuo smarrimento
e
di certo non sarò io a dover suggerire
come
scopare una donna
come
farla crollare
come
farla urlare implorare e giurare che questo non è tradimento
tu
non mi sopporti non mi sopportavi eppure taci
e
io voglio al contrario litigare
in
continuazione
voglio
essere odiata
adorata
leccata
schiaffeggiata
annusata
risucchiata
giammai
sopportata
guai
a te se ripeti ancora quella parola
odiosa
ora
è tardi
torna
dalla tua fidanzata
noto
che non ti mangi più le unghie fino all’osso
si
vede che stai molto molto meglio
tu
dici volevo solo una storia normale
io
faccio una smorfia
tu
non hai pietà nemmeno a natale
io
andrò a londra
tu
ti farai una famiglia
la
tua donna rimarrà incinta
io
verrò alla vostra festa stringendo in mano il mio regalo
il
mio ultimo disco
tu
mi sorriderai con gli occhi rossi
gli
stessi di quando ti lasciai
gli
stessi di tuo figlio
gli
stessi di settembre
ma
forse è un abbaglio
e
vedo solo ciò che voglio
(roma 8.1.2014)
Nessun commento:
Posta un commento