oh
no
oh
no
oh
no
è
arrivato
quel
giorno!
il
giorno del matrimonio
piuttosto
prenoto una vacanza all’overlook hotel
piuttosto
mangio un piatto di trippa
piuttosto
guardo in streaming le ultime dieci puntate di chillavvisto
piuttosto
invito a cena i miei
e
invece no
tocca
tuffarsi in un mare di tacchi alti mai messi
minuscole
pochette contenenti al massimo un euro e il rimmel (o un tampax)
maschi
sudati fradici in completo lino-lana-lino-lama
coppie
sposate coppie sposate con figli coppie divorziate coppie separate coppie
divorziate con figli coppie separate con figli coppie separate senza figli
coppie di fidanzati liberi coppie di single invecchiati insomma
coppie
ma
l’evento aimè vede protagonista una mia carissima amica
la
chiamerò C.
la
conosco dalla terza elementare
non
posso mancare
ma
confesso che ho molta paura
tra
gli invitati altre due amiche (delle elementari e delle medie)
con
cui non parlo da anni
spero
la sposa abbia avuto il buon gusto di non metterci allo stesso tavolo
ecco
che scorgo la prima delle due
la
chiamerò O.
o.
ha un caschetto e un vestito da matrioska russa
mi
gira intorno parlotta e mi chiede addirittura di togliere i miei fedelissimi
occhiali gialli da sole
rispondo
che non è possibile
parla
almeno 3 volte a sproposito:
(diretta
a me e al mio impeccabile profilo facebook)- non mi piacciono le foto che ti
fanno erano meglio quelle che ti facevo io
…….
(diretta
alla sposa)- certo ti ci voleva proprio il matrimonio per farti fare i capelli
lisci!!
……
la
minuscola figlia della sposa c. quando le sfioro il braccetto bianco e
cicciotto scoppia a piangere
o.
si sente in vena di battute e dice: ah ah ah non le piaci tu alessia! la fai
piangere!
…..
decido
di salvarla (e salvarci) dal quarto sfondone e le regalo un avvertimento con
minaccia verbale e occhiata omicida
finalmente
si offende e per un po’ si allontana e va a ad importunare altri invitati
però
arriva poco dopo (in ritardo) l’altra amica che chiamerò V.
V.
è sorridente elegante e svampita
purtroppo
mi è sempre stata
simpatica
indossiamo
un vestito identico
lei
me lo fa notare e poi aggiunge: ma il mio è più bello
nonostante
sia inequivocabilmente vero
mi
ricordo perché non le parlo
entriamo
nella “location” e devo ammettere che
il
posto è incantevole
la
sposa C. è bellissima nel suo vestito giallo che richiama i miei orecchini
(come si è permessa?)
lo
sposo svizzero spettinato è delizioso e
sempre sull’orlo di piangere (è un emotivo)
37
francesi
12
svizzeri
4
tedeschi
2
giapponesi
e
non è una barzelletta
faccio
i miei calcoli: non parlo una parola di tedesco giapponese francese
le
uniche persone a cui posso rivolgere la parola sono: la sposa e le due amiche
con cui non parlo
sono
nella merda
però
anche abituata a guardare il lato positivo delle cose
più
andiamo avanti più mi sembra una puntata di sex & the city
mi
chiedo: cosa farebbe samantha o carrie per allentare la tensione?
la
soluzione è pronta e accessibile
mi
dirigo verso il tavolo dell’alcol
già
verso il quarto bellini la situazione non mi sembra poi così tragica
comincio
addirittura a stare a mio agio
sulle
vertiginose scarpe tacco 12
le
due amiche parlano tra loro e O. si tiene a due metri di distanza di sicurezza
dice:
ma
smettila di fare quella faccia da sostenuta che non ti riesce..!
purtroppo
O. ha ragione
purtroppo
mi viene da ridere
purtroppo
mi vorrei ammazzare
purtroppo
vorrei abbracciarle entrambe
si
avvicinano e O. mi fa un buffetto sulla guancia
mi
abbraccia e sbotta in singhiozzi sulla spalla non tenendo conto del mio nuovo
vestito h&m
bene:
ora la festa può solo andare migliorando
dopo
questo ci vorrà un altro drink
ecco
che la serata prosegue al meglio
la
tensione è scesa
il
tasso di surrealità cresce a dismisura
ogni
tanto dico una parola alle due O. e V.
ogni
tanto parlo con un “alexìs” che ha studiato l’italiano
ogni
tanto mando giù un fritto
seduti
ai tavoli sotto un cielo dal colore sospeso e cristallino
tra
i primi e il secondo
prende
la parola il padre della sposa e legge una poesia in romanesco
bel
momento
non
capisco il finale e chiedo delucidazioni
poi
prende la parola il padre dello sposo
svizzero
ma non emotivo
tiene
uno o due fogli in mano dove ha scritto qualcosa in onore degli sposi
comincia
a leggere e tutti pensiamo “che carino”
dopo
un quarto d’ora tutti pensiamo” beh…”
dopo
mezz’ora tutti pensiamo “i fogli hanno un doppio fondo cristo??!?!”
dopo
l’illusoria e ironica premessa in italiano sdentato
lo
svizzero padre è partito con un sermone di quarantadue minuti
in
francese e svizzerese sullo sfondo il cupolone
siamo
in un film di sorrentino o di verdone?
lo
sposo emotivo finisce in lacrime stringendo la mano della mia amica C.
il
perché delle lacrime è evidente a tutti
anche
se non ho capito gran che
non
me la sento di chiedere delucidazioni
ma
al taglio della torta
l’amica
C. sorride felice tra le braccia del suo sposo svizzero spettinato emotivo
dietro
a loro la città più bella del mondo
davanti
a loro genitori amorevoli franco-romano-svizzeri e amici fraterni
accanto
a me c’è V.
ho
un cedimento e dico: eh
V.
si gira e scoppiamo a ridere di brutto
a
me viene anche un po’ da piangere ma assecondo la spontaneità del momento
(oddio
che mi starà succedendo?!?)
arriva
anche O. e si unisce all’ilarità
aia
aia
aia
le
devo tenere a distanza
le
devo tenere a distanza
le
devo tenere a distanza
le
devo tenere a distanza
le
devo tenere a distanza
ma
la complicità di più di 20 anni di conoscenza
ha
la meglio
merda
mi
dispiace che la sposa abbia avuto il buon gusto di non metterci allo stesso
tavolo
dopo
lo spumante perdo ogni inibizione e rigidità emotiva e addirittura
accetto
l’invito delle due sgallettate
mi
lancio con loro nei balli
sul
prato a piedi nudi con la sposa C. la matrioska O. e la chic V.
balliamo
su billie jean e su quell’incalzante giro di basso
le
tabelline mi sembrano roba recente
O.
fa: saranno quindici anni che non ballo michael jackson!
io:
io due giorni
saranno
i troppi drink
sarà
che roma è la città dell’amore
sarà
che billie jean è sempre un pezzone
sarà
che gli invitati sono tutti fichi
sarà
che i bambini non italiani sono tutti educati e ballerini nati
sarà
che il cielo garantisce serenità
sarà
che gli gnocchetti melanzane pomodoro e bufala sono senza precedenti
sarà
che avevo fatto uno scrub al miele su tutto il corpo
stadifatto
che sono felice
accompagno
O. alla sua macchina
e
lei si informa: il tuo cellulare è sempre lo stesso…?
io:
si ma è meglio non utilizzarlo..
lei:
cioè vuoi dire che non ti posso chiamare..?
io:
ahò sei un furetto eh?
lei:
non so cosa sia un furetto…
io:
voglio dire “nun te se po’ nasconde niente..”!
lei:…….?
odio-amore
amicizia-lontananza incomprensioni-risate-litigate
le
destiny’s child
le
charlie’s angels
le
salt ‘n pepa
le
quattro di sex & the city
ci
fanno un baffo
ridacchio
da sola e prendo il largo
(roma 17.6.2013)